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FILOBUS DI BOLOGNA

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2023 13:56
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08/01/2008 00:12
 
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tranviere veterano
Dall'edizione odierna del Resto del Carlino:

Civis: in marzo la posa della prima pietra
Sono previsti 1000 giorni per completare l'opera che porterà in città il tram su gomma entro la fine del 2010. Tutto il calendario dei lavori in citta'

Bologna, 7 gennaio 2008 - Si parte a marzo 2008 dal Savena. L'ultima pietra sara' invece deposta nei cantieri di via San Felice e via Marconi entro la fine del 2010. E' questa la tabella di marcia (se verranno rispettati i 1.000 giorni previsti per completare l'opera), in sette "step", del Civis, il futuro tram su gomma in servizio a Bologna.
Il calendario dei lavori in citta' (a San Lazzaro la prima pietra e' stata posta a settembre) della maxi infrastruttura da 182 milioni di euro e' stato illustrato questa mattina da Maurizio Zamboni, assessore alla Mobilita', e Francesco Sutti, presidente di Atc, ai presidenti dei nove Quartieri cittadini. Gia' dal mese di gennaio, inoltre, amministrazione e singoli quartieri interessati dal percorso del Civis inizieranno la fase del confronto diretto con i cittadini e le associazioni di categoria. L'obiettivo e' quello da un lato di scongiurare "l'effetto Tav", vale a dire la catena di complicazioni e disagi che ha accompagnato i cantieri per l'Alta velocita'. Dall'altro si tentera' di recuperare qua e la' alcuni dei posti auto destinati a scomparire per far spazio al tram: "Ne discuteremo, pronti a piccoli accorgimenti per alleviare i problemi della sosta- promette Zamboni- ma l'unico aspetto per noi immodificabile e' quello del tracciato complessivo di transito del filobus".
I cantieri saranno piazzati in citta' "in lotti contemporanei", spiega Zamboni, per ridurre al minimo i disagi alle persone e non chiudere al traffico direttrici strategiche di Bologna. In sostanza, si procede per progetti esecutivi parziali, altrimenti ogni minima modifica al piano renderebbe necessaria l'approvazione di un'apposita variante progettuale.
Nelle previsioni, dunque, i lavori del Civis lungo la tratta Caselle-via Pertini nel perimetro del Comune di San Lazzaro dovrebbe concludersi entro il marzo di quest'anno. Poi partiranno i cantieri, con una chiusura prevista a settembre 2008, lungo la via Emilia Levante ed in contemporanea quelli per agganciare il percorso del Civis alle vie Genova e Longo. Con la fase "tre", dal 15 giugno al 15 settembre di quest'anno (ma le date, puntualizza Zamboni, "sono puramente indicative e riguardano i soli lavori sul manto stradale" e non quelli connessi alla riqualificazione dell'arredo urbano) gli operai "sfonderanno" lungo via Mazzini per poi raggiungere Strada Maggiore e via Rizzoli.
Da settembre 2008 e fino al marzo 2009 tocchera' invece a via Irnerio ed insieme a via Riva Reno (uno degli snodi piu' problematici per via dei quasi 400 posti auto che scompariranno).
Tra giugno 2008 e settembre 2009 i lavori approderanno in via Ugo Bassi ed in via San Vitale. Sull'ultimo tratto di via dei Mille in direzione piazza dei Martiri e su alcuni spezzoni della via Emilia si lavorera' invece a partire dal settembre 2009, con la previsione di archiviare i cantieri entro il 2010. Per la settima ed ultima tappa dei lavori il verde si accendera' dal 15 giugno 2010 fino alla scadenza prevista: le ultime in lista saranno via San Felice e tutta la striscia che scorre da via Marconi fino alla stazione Centrale. Tra gli accorgimenti studiati per limitare al minimo i disagi si pensa, ad esempio, dove possibile, a chiudere al traffico le strade soltanto in un senso di marcia per volta.


Innanzitutto sottolineo sempre la stessa cosa: da questo ennesimo articolo, cui certo ne seguiranno tantissimi altri tutti uguali, non viene assolutamente spiegata la descrizione non dico dettagliata, ma neppure a grandi linee, di cosa sia questo progetto. Il filobus viene costantemente denominato Tram senza che una sola riga possa spiegare ai lettori che in realtà non lo è per niente... ed è per questo che decine di migliaia di persone sono tenute prudentemente del tutto a digiuno sull'argomento. Si parla di tram ma non un solo accenno a rotaie e neppure a bifilari, tensioni, sottostazioni o qualsiasi altra cosa possa fare un minimo di chiarezza a queste persone che certo non le si possono costringere a navigare in Internet fra Forum specializzati o Blog di protesta...

Poi un altro fatto: mi informano che la produzione dei 49 veicoli sia ormai avviatissima! Posso provare ad approfondire ma in Francia sembra che la linea produttiva lavori a pieno ritmo...



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A mio avviso uno degli ultimi spiragli di manovra rimane quanto scrissi a suo tempo: organizzare l'utilizzo della modalità assistita solo per l'avvicinamento alle nuove banchine di fermata evitandone l'uso in crociera. Si potrebbe prevederne l'uso in alcuni punti critici ( che so, la penetrazione del Torresotto di Piazza Aldrovandi ) ma questo se non altro eviterebbe il fissaggio dei letti in calcestruzzo per evitare l'effetto " rotaia "... Nessun politico affronterebbe mai l'opinione pubblica, che abbiamo già visto facilmente orientabile, per ammettere di volere pagare 30 miliardi delle vecchie lire in penale e cambiare tipologia di filobus... Ormai il tutto mi sembra già innescato e senza ritorno... Peggio di così non poteva andare: città più piccole come Padova, Mestre, L'Aquila e Latina almeno avranno i Translohr di 32 metri mentre Bologna ( più grande sia come area che bacino di utenza ) avrà dei filobus di 18 metri ( con la proboscide )...





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Immagini del tempo che fu: una S.Lazzaro del tutto irriconoscibile. Siamo a quello che fino al 1961 era il capolinea della linea tramviaria 20 S.Lazzaro, sullo sfondo il campanile, nella centralissima Piazza Bracci, della Parrocchia di S.Lazzaro. Il tram viaggiava in aperta campagna su strada riservata ed arrivava velocissimo al Bitone e poi lungo la via Mazzini fino a Porta Maggiore, qui giunto percorreva in entrambi i sensi ( incredibile ) Strada Maggiore e quindi il capolinea di Via Orefici... I tempi di percorrenza, in entrambe le direzioni, erano poco superiori ai 25 minuti del tutto oggi impensabili.



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Ed ecco come siamo riusciti a far diventare quei posti: il campanile della Parrocchia è sempre lì, in alto a sinistra, il resto è leggermente mutato...
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