Sangue pazzo di Marco Tullio Giordana!
Su segnalazione del germano, ho visionato il film in oggetto rinvenendo alcuni fotogrammi di carattere tranviario. Non molto a dire il vero ma il tram 1723 merita un appunto. Ma andiamo con ordine.
Il film ha un ritmo televisivo ed io mi aspetto una sua trasmissione sul piccolo schermo. D'altro canto anche l'altra opera dello stesso regista Marco Tullio Giordana ossia "La meglio gioventù" fu proiettata sia al cinema che in televisione.
Il soggetto di questo film è davvero per amatori del cinema. Narra in maniera in parte romanzata, della storia d'amore tra due attori, realmente esistiti, del cinema italiano all'alba del secondo conflitto mondiale. Si tratta di Luisa Ferida ed Osvaldo Valenti. La storia è anche una finestra sul mondo corrotto della celluloide, tra sesso, droga e trasgressioni. Il film, e la vera storia, si conclude con la fucilazione dei protagonisti (ella era incinta) avvenuta all'ippodromo secondo storia; ed in una fabbrica abbandonata secondo film. I reati attribuiti furono di colloborazionismo con la X Mas. Negli anni '50 la madre della Ferida, dimostrando che la figlia era innocente, riuscì anche a farsi riconoscere una pensione quale madre di una vittima della Repubblica di Salò. L'ottima intepetrazione dei protagonisti è affidata ai noti attori Monica Bellucci e Luca Zingaretti (con qualche capello in più rispetto a Montalbano).
Il tram centra in quanto il "nostro", ufficiale repubblichino all'epilogo della Guerra, vi effettua un rastrellamento a Milano. Il 1723 (ben visibile nel primo frame) è una vettura ATM utilizzata per scopi diversi da quello peculiare. Uscito dagli stabilimenti reggiane nel 1929, serie delle 28, ebbe l'aggiunta in itinere, prima di una mezza porta e poi di una porta intera posteriore. Riconosiuto come veicolo storico, fu restaurato in biverde e destinato a giro di città turistico. In questa veste era in parte ricoperto di adesivi. In occasione delle riprese di questo film, la sua livrea fu semplificata e furono aggiunte le fasce pro oscuramento.
Non conosco Milano a mena dito, ma ho rilevato che le scene del rastrellamento furono girate nell'estate 2007 in Via Messina.
Il secondo frame ci mostra l'interno della vettura con la posizione dei sedili in senso longitudinale.
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PS La definizione "sangue pazzo" che da il titolo al film. è un modo di dire siciliano che indica una testa non proprio a posto. Il regista l'apprese durante le riprese di un altro suo film: "I cento passi"
[Modificato da filobustiere 01/02/2009 00:38]