21/05/2017 17:09 |
|
| | | OFFLINE | | Post: 2.735 | Registrato il: 21/02/2010
| tranviere veterano | |
|
Ancora riguardo gli organi di presa corrente: in effetti, tra le grandi città italiane,in epoca pre-pantografo solo Roma adottava l'archetto, sia il Siemens sia quello "romano", mentre le altre (Milano, Torino, Napoli, Genova e Bologna finchè i tram vi circolarono)adottavano l'asta. Probabilmente, questo era dovuto al minor ingombro trasversale dell'asta rispetto all'archetto, particolare utile specie quando il tram percorreva vie strette e tortuose (come molte di Milano) oppure passava sotto alberate (come frequentemente a Torino). In particolare, a Torino, in origine vi erano due reti tranviarie di società diverse, una facente uso dell'asta e l'altra dell'archetto: quando nel 1923 le due reti vennero unificate nell'Atm, si decise anche l'unificazione dell'organo con adozione dell'asta, proprio per i molti viali alberati percorsi dalle rotaie.
Forse a Roma questi problemi erano meno sentiti che nelle altre città, per la conformazione delle sue strade.
Aggiungo che, almeno a Torino, dall'adozione del pantografo sono diventate ben più frequenti le necessità di potatura degli alberi a fianco dei binari, con interruzione o deviazione del servizio. |