Vi è da dire che la capacità dei supercap ibridi al Li non è interamente utilizzabile ma si usa fino ad una tensione minima con una potenza sufficiente e competibile con gli azionamenti, grazie all'ampie tensioni ammesse nel servizio filoviario.
L'autonomia che ho riportato tiene già conto di queste limitazioni ma anche dell'assorbimento dei servizi ausiliari, in primis l'aria condizionata d'estate.
Non nascondo che la questione è complessa, ritengo però che queste sperimentazioni servano solo per centri ricerca, università e ditte per farsi notare ed avere finanziamenti: in questa situazione di depauperando di servizi, linee e risorse nel TPL, questi soldi sarebbero certamente meglio impiegarli per mantenerlo, con questa crisi si ha proprio maggior richiesta visto che diventa sempre più caro mantenere la propria auto.
Non è che sia un detrattore dell'innovazione tecnologica ma purtroppo filobus, autobus elettrici, idrogeno, ibridi ecc. sono tutti sistemi che, rispetto ad autobus, sono comunque più costosi a livello di investimenti mentre non danno vantaggi come costi di esercizio (manutenzione e costi energetici) è il personale di condotta il costo principale (60-70 %).
L'unico caso in cui si potrebbero avere vantaggi in termini infrastrutturali e di esercizio sarebbero i filosnodati a tre casse da 25 m da 200 posti rispetto ad analoghi tram ma si persiste (apposta?) ad impedire il loro utilizzo in Italia.
Buon anno da Flavio Menolotto
[Modificato da Flavio Menolotto 31/12/2013 14:10]