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Litio...K-Bus a Napoli ?

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2014 18:09
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14/01/2014 20:09
 
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progetto Tosa e foto dei particolari

"Il caricatore viene collegato al bus fermato in meno di un secondo e quindi invia il power ad una velocità di 400 kW . In meno di 15 secondi.."

"Alla fine della linea-corsa del bus, TOSA lo ricarica completamente in 3-4 minuti.
Il nostro dimensionamento per la capacità della batteria (SCiB)
e' nel range di 20-25 kWh, dimensione che è di circa quella del pacco della Nissan LEAF "

(10/20 volte piu piccola di quello usato su un bus elettrico NORMALE)

(DoD = Deepth of Descharge, profondita di scarica)

Fastfill o fastcharge USA un pacco batterie che
potrebbe dare un autonomia di soli 10 kilometri ma, caricandosi ogni 2Km ha un DoD 20%,
invece di un pacco da 100km (200-250kWh) che nei "bus elettrici" si scarica fino a zero con DoD 100% !!

Risultato: COSTA 10 volte meno e DURA (5^2) 25 volte di piu...

[IMG]http://oi42.tinypic.com/xljwy1.jpg[/IMG]

Credo si veda anche che cosi, può essere ben gestibile anche su un ibrido extraurbano che nell extra va a gasolio....
ma che potra' venir "intercettato otticamente" in citta' (con gestione interattiva con la mappa? [SM=x346240] )



naturalmente, potra essere alimentato da linea metro, a napoli a 1500 V, su cui prevediamo anche il terzo contatto...la terra...
[Modificato da sangal 17/01/2014 14:06]

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14/01/2014 23:36
 
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tranviere veterano
del progetto Tosa ne parlammo tempo addietro.
a Ginevra le cose stanno moooolto diversamente che da noi, non fosse altro che per i danari (TANTI) a disposizione.
fin'ora il costo per attrezzare 1.8 km di linea ed 1 mezzo è stato elevato. Però alla fine possono permetterselo e forse tra un anno penseranno a costruire una vera linea urbana con tale sistema.
nella città svizzera circolano centinaia di filobus e tram, pagati fiori di Franchi (uno Swiss Trolley 18mt costa un milioncino di euri...). Non vedo ostacoli quindi alla sperimentazione ed alla spesa...

In Italia?
E chi caccia li sordi ???????????????????????
non ci sta il becco d'un quattrino per comprare bus nuovi ed in alcuni casi per fare manutenzione sui vecchi e si vogliono proporre simili iniziative come la panacea del mal da inquinamento?????

Ti rinnovo, con estrema cortesia, Sangal l'invito a snocciolare due costi per non rendere questo comunque prezioso studio alla stregua della solita favoletta verde...

A me sta storia fa irretire per una cosa fondamentale:
da quel che sò a Napoli molti filobus e bus non camminano per problemi soprattuto economici (ricambi, assicurazione, ecc) o per mancata costruzione/ricostruzione di parti della linea e ora si spenderebbero soldi pubblici per sperimentare super batterie e ricariche flash....
15/01/2014 10:33
 
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apprendista tranviere
posso capirti bene, vedendo la situazione a napoli, ma gia te lo avevo detto....
la legge di stabilita mette milioni all anno per fare retrofit-presso il MIT (e riaprire Irisbus!)
http://ivancatalanom5s.blogspot.it/2013/12/emendamento-per-lo-sviluppo-del-retrofit.html
cioè lo stato da una disponibilita' destinata alla trasformazione dei bus diesel esistenti,in ELETTRICI...e NON sono di ANM !

e questi verranno retrofittati con la predisposizione alla ricarica veloce
dato che invece della spina, serve solo un portapacco a tre contatti
(con emettitore led a frequenza x il riconosciment; ad uso puntatore per guida ottica)
da 3600 euri + iva cablaggio compreso

Calcola anche che SULL AUTOBUS che ricarica ogni 2 km, useremo un pacco da 20kWh
e risparmieremo 45.000su50.000 del costo di un pacco da 200kWh dell elettrico normale!!

Mentre la parte infrastrutturale SMART di ricarica veloce sarà a carico della SmartCity e finanziata dall UE ;
ed anche qua, non da ANM che farà solo da figura giuridica di coordinamento assieme al comune (Sodano)
dato che tutti i progetti europei vengono finanziati per stato di avanzamento...

morale...ti capisco, e personalmente (anche se non ci conosciamo)stò-stiamo cercando solo di fare alcune cose (LAVORO) fatte bene...
"Anche" nel settore della metalmeccanica [SM=g10082]

Un filobus AB F19 e' costato 900 000 000 lire nel 2000 , mentre un retrofit che farebbe lo stesso servizio costerebbe circa 100 000 euro oggi...
E, per ANM in elettrico consuma 100kWh (ca.12 euro)per 50Km -meno- 75kg di CO2 (cert.Verdi)
un diesel 240 avancity 30 Lt (ca.40 euro + IVA) ed emissioni in citta'.

E MAGARI la regione , risparmia un po di CIG ad irisbus (e paga gli arretrati ai dipendenti SEPSA) ;)
[Modificato da sangal 17/01/2014 14:13]

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15/01/2014 19:48
 
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tranviere junior
Egr. Sangal è giusto essere entusiasti, ci mancherebbe, ma purtroppo ci si deve scontrare con la dura realtà dei costi.

Il motivo del costo doppio di filobus e filosnodati odierni rispetto ad autobus da 12 e 18 m sta sia nel maggior costo di allestimento (bassi numeri, porte e mancorrenti isolati od in mat. isolante) ma soprattutto nell'equipaggiamento elettrico (convertitori dc/dc ausiliari, aste ed impianto trazione a doppio isolamento) oltre al gruppo per la marcia autonoma (Diesel+gen.).

Quindi andiamo dai 500.000 € per filobus da 12 m ai 700.000 € per i 18 m.

Egr. Trollino il milioncino dei swisstrolley è un pò esagerato, stanno sui 800.000 € che però è un pò la mercedes dei filobus con azionamento anche sul 3° asse, per 1 M€ si può portare a casa un filosnodato a 3 casse.
Guarda caso il mercato del swisstrolley è quasi tutto in casa loro (ci credo basta fare le specifiche con il 2° e 3° asse motore).

Egr. Sangal un'autobus elettrico e come un filobus senza aste, quindi i costi di un'equipaggiamento vanno per i 200.000 € e si tenga conto che dentro c'è il gruppo per la marcia autonoma, nessuna azienda vorrebbe un mezzo che si pianti in strada perchè ha finito la carica.

Per autobus con un bel pò di anni sulle spalle non è certamente una bella idea, poi spesso non sono a piano ribassato, come pure su mezzi recenti che sono ancora da ammortizzare.
Giustamente è stato detto che questo non è un bel periodo per mettere in cantiere questi esperimenti.

Non conta molto l'esperienza di alcune imprese di TPL dell'europa dell'est che hanno convertito degli autobus a piano parzialmente ribassato dismessi da grandi aziende in filobus: è un mercato diverso dove azionamenti non recentissimi vengono a costare molto meno di quelli proposti da noi.
Se ne è parlato diffusamento su un'altro forum.

Infine pensare di derivare i 1500 V della rete della metropolitana sarebbe non possibile, sia per la normativa (max tensione in ambito urbano di 750 V) ma anche di sicurezza del sistema, un guasto sulla derivazione od un cortocircuito sul mezzo se non risolti subito bloccherebbero la metro.

Cordiali saluti da Flavio Menolotto
[Modificato da Flavio Menolotto 15/01/2014 19:57]
16/01/2014 00:26
 
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tranviere veterano
Qui ci addentriamo in percorsi economici spigolosi e pericolosi...

Ben venga l'innovazione per ridare lavoro ad un'industria moribonda, Ma che sia vita vera e non una nuova agonia...
Riconvertire Irisbus al retrofit sarebbe una panacea di non lunga durata (poi spiego perchè). Farle produrre autobus e filobus di pregio (il telaio Citelis è odiato ovunque) a prezzi competitivi (per riprendere quote sul mercato nazionale) costituirebbe vera linfa vitale!

Incentivi retrofit.
spiace, ma quell'emendamento economico non è stato approvato. E' stato approvato solo quello relativo alla possibilità di modificare in elettrico anche i bus urbani/suburbani senza la preventiva autorizzazione della casa costruttrice.
Di converso è stato approvato un O.D.G. che "impegna" il Governo a "valutare l'ipotesi" di costituire una parte del fondo nazionale TPL da destinare, quale incentivi (non meglio specificati), nei prossimi anni al revamping/retrofit dei bus over 7 anni.
Le cose stanno un pò diversamente...

La trasformazione dici costerebbe 100.000€ a mezzo. La reputo una cifra bassa, perchè oltretutto i vecchi carcassoni ancora in giro per le città abbisognerebbero anche di interventi strutturali di altra natura...
Aggiungiamo poi il costo notevole comunque (seppur inferiore alle filovie) per l'infrastruttura di ricarica (progetti, SSE, pensiline, feeder, lavori, manodopera,ecc.).
Faccimao il caso di una linea portante di una media città. Poniamo caso lunga (andata e ritorno) una trentina di km, con frequenza corse che necessita almeno di una quindicina di mezzi e quindi con almeno 13 stazioni di ricarica flash + 2 totali.
Fai tu una botta di conti eh...


Mettici l'ammortamento ed i costi di manutenzione.
Mettici il costo kilometrico generale
Fai il calcolo del trasportato e quindi poi del costo unitario.
Calcola i ricavi netti.

Infine TIRA LE SOMME del quadro economico generale dell'investimento!!!!

Se vuoi, poi paragona tale costo a quello per l'acquisto di autobus nuovi a metano (non ecologici al 100% certo) che vengono mediamente 250.000€




p.s.: lasciatemelo dire una volta per tutte: ma che male vi fanno due fili per aria ???????????????????????
Sangal non sarai per caso un reduce o un figlioccio di Italia Nostra anni 70?????
16/01/2014 09:25
 
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maestro tranviere
e poi io aggiungo che, se queste batterie sono volutamente progettate per un'autonomia minore, sarebbe necessario provvedere a stazioni di ricarica anche su eventuali percorsi deviati
ed inoltre anche le stazioni di ricarica su percorso normale devono essere più frequenti rispetto a quanto calcolato teoricamente, perchè occorre prevedere situazioni di traffico intenso, con continui avviamenti e arresti
16/01/2014 09:40
 
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maestro tranviere
una piccola nota storica:
non so se tutti sanno che negli anni 50 una cittadina svizzera (Yverdon... non so se ho scritto correttamente il nome) sperimentò un sistema simile, con stazioni di ricarica distribuite lungo il percorso.
la tecnologia del tempo non consentiva di avere batterie e condensatori leggeri e ad alta capacità come quelli attuali, per cui gli sperimentatori si erano inventati un sistema del tutto inconsueto:
l'energia veniva caricata in un grosso volano posto in rotazione dalla corrente prelevata alla stazione di ricarica
il volano era collegato con una generatrice elettrica e, fino a quando continuava a girare per inerzia, assicurava l'energia ai motori e la vettura poteva viaggiare fino alla prox staz di ricarica.
16/01/2014 11:01
 
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apprendista tranviere
certo trammue...per noi tecnici, il mitico Gyrobus! [SM=x346244] Volano-Flyweel Porche 2012

@Trollino... assolutamente NULLA contro i fili sospesi;
ma al contrario cerchiamo di portare cominciando dal centro citta' i BUS a emissioni locali zero, e quindi ad integrare gomma e ferro.
fatto salvo che comunque (spiegato in ANM) la catenaria in zona porto, causa qualche problema per i carichi eccezionali (quanti? mah...)

Poi, IO, essendo in contatto "diretto" con De Luca e le IX commissione trasporti e XI comm.Lavoro, posso assicurarVi che
i fondi per retrofit sono stati resi disponibili... OdG presentato ed approvato il 20-12-2013 9/01865- A/194
e, molte altre connessioni ministeriali sono in corso tramite sindacati, universita, comuni-PPAA... e aziende...

per ora siamo "SOLO" al finanziamento del prodotto, ma poi, si stà parlando anche della fabbrica Ex-irisbus... che e' tutt'altra linea.

@trollino e Munerotto... per l'infrastruttura, calcolo consumi su morfologia, studio della rete e SSE, posizionamento ricarica flash,
la competenza e' di ing,Napoli e posso assicurare che sanno molto bene cosa si sta progettando, nulla e' improvvisato! STEP = stato dii avanzamento

@Munerotto la 1500V alimenta il trasformatore (forse in superficie, ma forse all inizio della deviazione...ma la carica sara a 750V
e forse anche 400v, per furgoni RSU e consegne ultimo miglio (richiesta metropark)

Il terzo contatto, e'anche per permettere (da colloquio che non ho ancora verificato) di avere un unico isolamento e non doppio; grazie per avermelo ricordato.
Anche se comunque dietro a me', c'e il Polimi che fara la gestione tecnologica della produzione (chain supply) E che spero risolvera eventuali MUST

IL tutto rientra nel PIANO per un: POLO UNICO del TPL
che preveda sia retrofit, che integrazione ferro e gomma
direttiva polo unico tpl
ed a cui per ora pare che..., ma di certo e' gia seduta al tavolo come osservatore, anche MetroPark (MetroNapoli) az.FFSS

per quanto riguarda la contabilita ordinaria di gestione delle aziende TPL, mi spiace, ma non sono all altezza di fare prospetti.. sono tecnico!
ma credo che anche i possibili sviluppi (cambiamento=lavoro) siano interessanti anche per FINMECCANICA (che e' l' "altro" osservatore)
[Modificato da sangal 16/01/2014 13:37]

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16/01/2014 20:23
 
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tranviere junior
In relazione al progetto TOSA di Ginevra nel sito di tale progetto sono indicate le spese di impianto per una linea di 5-6 km se non sbaglio con 11 veicoli in linea; ebbene il costo di impianto E' IDENTICO a quello di un alinea filoviaria e si aggira sui 25 mln di euro!! Inoltre si fa cenno ovviamente in modo piuttosto fugace che le stazioni di ricarica flash devono essere sotituite dopo 10 anni di funzionamento (altra botta di soldi). Ora, pensando che qui a Riccione il prolungamento filoviario inaugurato nel 2000 se non sbaglio dopo 14 anni non è sicuramente da rifare... anzi...!, la strada attualmente più comoda se si vuole avere un mezzo elettrificato rimane il filobus con il suo semplice bifilare.
Ovviamente questa non vuole essere una critica al TOSA, anzi ben vengano le sperimentazioni, ma allo stato di fatto si tratta di un sistema che comporta spendere molto più che per una filovia con un'affidabilità tutta da dimostrare! A Shanghai per fare un esempio hanno appena deciso di rinnovare il parco filoviario e di non abbandonare le filovie, nonostante simili analoghi tentativi ed anche a Vancouver e Seattle hanno o stanno per aquistare nuove filovie quando negli anni passati si favoleggiava di un uso in larga scala di un altro sistema discutibilissimo dal punto di vista energetico: il bus ad idrogeno.
Il bifilare al momento rimane ancora pienamente valido (pensiamo alle filovie in costruzione attualmente: Bari, Avellino, Roma, Pescara, TRC Rimini,Verona...)
16/01/2014 20:50
 
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Vi mando una cattiva (ma comprensibile traduzione dall'inglese fatta da google traduttore) di quello che vogliono fare a Pechino nei prossimi anni, si tratta di un enorme impulso al sistema filoviario di Pechino, con filobus di nuova generazione...buona lettura!




Con Zheng Xin (China Daily)
2013/12/13 07:52

Commenti
Pechino sostituirà l'80 per cento dei suoi autobus con veicoli di nuova energia e clean-carburante entro la fine del 2017, nel tentativo di ridurre le emissioni dei veicoli e la facilità di inquinamento.

Un totale di 13.825 autobus, tra cui 4.058 alimentato elettricamente e 7185 funzionante a gas naturale, andrà a sostituire il gas e gasolio, la Commissione di Pechino dei Trasporti ha detto Giovedi.

La commissione si è anche impegnato a sviluppare linee di autobus e ondeggiare più pendolari con auto private per utilizzare i mezzi pubblici.

"L'obiettivo è quello di ridurre costantemente le emissioni di automobili nelle aree del centro della capitale, mentre ridurre la congestione del traffico", ha detto Wang Hao, un funzionario dell'ufficio trasporti della commissione.

La Commissione stima che entro la fine del 2017, la città avrà il 65 per cento dei suoi autobus alimentati da energia pulita, con il 20 per cento di loro alimentato da energia elettrica e 50 per cento dal gas naturale.

Gli statali di Pechino Trasporti pubblici Holdings sostituire più di 10 rotte operate da autobus diesel con più di 4.700 autobus elettrici entro il 2017.

"Sostituiremo tutti gli autobus in esecuzione all'interno del quinto Ring Road con i bus di energia pulita entro quattro anni", ha detto Wang.

Nan Tao, capo servizio dell'ufficio della compagnia di autobus, ha detto che sostituendo gli autobus tradizionali con veicoli a energia pulita riduce il consumo di carburante da 150.000 tonnellate all'anno.

Emissioni di biossido di azoto diminuiranno del 50 per cento e di particolato del 60 per cento, ha detto. Secondo il piano d'azione per pulire l'aria di Pechino, la capitale aggiornerà più di 700 veicoli elettrici e 1.950 alimentati a gas naturale entro il 2014, riducendo l'intensità delle emissioni auto della metà entro il 2017.

Wu Di, un funzionario con il Beijing Environmental Protection Bureau, ha detto che il passaggio a energia pulita nel trasporto pubblico porterà un enorme miglioramento per la qualità dell'aria della città.

Filobus, che ha preso un sedile posteriore a seguito di un rapido aumento del numero di e gas-bus a gasolio sono sotto i riflettori di recente, con molto più dei veicoli programmati per colpire le strade di Pechino nei prossimi anni.

Wu Yongzhi, vice capo del dipartimento di tecnologia della società di autobus, ha detto che la capitale ha attualmente circa 590 filobus, con 15 itinerari che coprono più di 200 km.

Xu Kangming, un esperto di trasporti e fondatore di 3E Transportation Systems, ha detto che quando si è ampiamente introdotto il filobus sarà molto efficace nella lotta contro l'inquinamento e ridurre la congestione del traffico.

"Con poco rumore, emissioni zero e un basso costo per mantenere e gestire, il filobus ha dimostrato di essere efficace in tutto il mondo a proteggere l'ambiente", ha detto.

Xu ha aggiunto che il filobus ha anche un vantaggio rispetto bus interamente a trazione elettrica, che richiedono molte stazioni di ricarica sulle risorse territoriali limitate nella capitale.

Le batterie di questi autobus hanno una vita breve, che li rende molto più costosa da gestire rispetto ai veicoli a benzina e diesel.

Xu ha detto che più di 25 città in Cina usati per eseguire filobus, ma molti smesso di farlo, e ora sono gestiti in meno di 10 città, tra cui Pechino, Guangzhou, Shanghai, Wuhan e Jinan.
16/01/2014 21:38
 
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Mi sfugge il motivo per cui dopo 10 anni si dovrebbe cambiare la stazione di ricarica...mah...
vuoi vedere che questi sono i trolley-bus di nuova generazione ?

k-bus a Shanghai
[Modificato da sangal 17/01/2014 00:57]

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17/01/2014 07:41
 
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No, questi sono i bus a supercapacitori sperimentati ormai da 5 anni e che hanno dato fornito spunti di interesse assieme a manifesti problemi di affidabilità.
Shanghai acquisterà circa 200 nuovi filobus con marcia autonoma a batteria, Pechino un numero notevolmente superiore sempre dotati marcia autonoma a batteria in grado di allontanarsi dalla linea aerea per parecchi km.
Per quanto riguarda Tosa un altro punto dubbio è che mentre una linea di contatto filoviaria può essere installata e manutenuta da CHIUNQUE, una cosa del genere lega mani e piedi ad una tecnologia proprietaria che definisce costo di realizzazione e di manutenzione, manutenzione che può essere eseguita SOLAMENTE da ABB, con le ovvie conseguenze economiche del caso.
17/01/2014 14:22
 
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Dovrei provare a spiegarti quanto me ne frega di ABB, di Tosa e dei Cinesi...ma non lo faccio, contando sulla tua intuizione.

Se leggi le slide, i problemi sono dati dal sistema di aggancio, che se bus e catenaria non sono perfettamente IN LINEA non riesce a agganciare il PlugIn

cosa che e' stata risolta in 2 modi, entrambi a guida ottica (MUST)...
o con una SPINA a piu contatti (TOSA) montata su carrello "cartesiano" con barra avan-indietro (X) e movimento sx-dx (Y) montato sul tetto del bus
spina che va a centrare il binarietto fisso sulla palina (ma avrebbe problemi in altezza (H) su mezzi diversi)... oppure il preferibile!!
con due barre-contatti fissi (noi pensiamo a tre) sul tetto, cosi che il braccio robotizzato a guida ottica sulla palina lo intercetti: X,Y e H

non causando STRESS all autista, dato che si ha una tolleranza che va da 70 cm (tosa) a 1,20 del braccio...

cosi come mi pare una contestazione pretestuosa la differenziazione tra condensatori/batterie che oggi sono molo piu SIMILI di tempo fa...
e comunque riguarderebbero il solo veicolo (cosa che nemmeno ho cominciato a descrivere)

per il resto, quelli che descrivi TU di Pechino,
"sempre dotati marcia autonoma a batteria in grado di allontanarsi dalla linea aerea per parecchi km "
...sono proprio SIMILI a quanto sopra descritto.
ma proprio UGUALI a quelli del progetto iniziale di Napoli (e l'F19 non e' ABB ma solo AB !) bastava leggere ....sotto:

https://www.dropbox.com/s/t370nex284625bi/Progetto_E_Bus.pdf?n=176329186
[Modificato da sangal 18/01/2014 18:13]

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19/01/2014 23:00
 
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un pacco di 25kWh non avrebbe nessun problema ad essere caricato a 400A (ne scaricato a 200A = 150kWe) ,
cosi come non avrebbe nessun problemi a fornire i 5kwh di energia necessari a rendere autonomo un bus per 1,5/2 km....
e un DoD 20% e' un ottimo punto di flessione dei cristalli di Litio...ed allunga certamente di molto la vita del pacco.

Questo non deve essere visto solo come un un problema di fare marcia autonoma di filobus,
ma SPECIALMENTE di proporre un integrazione organica tra tutto il TPL su gomma e il ferro!! [SM=g9943]

Quindi si puo cominciare a valutare i bus normali bus elettrici urbani,
mi pare evidente che sia veramente fuoriluogo insistere su una ricarica giornaliera e
utilizzare un pacco che dovrebbe garantire 8 ore di lavoro...
sui quali per 70km di servizio non potremo montare meno di 200kWh di pacco.
Questa si che dovrebbe essere certamente indicata come ROBA VECCHIA,|
(ma fortunatamente sarebbero facilmente modificabili con un altro Plug-In che non sia la STUPIDA SPINA,
ad esempio tre contatti sul tetto, ed avere SOLO accesso alla rete in giro per la citta'.

QUINDI, Oltre ai puri elettrici urbani....
La proposta che vorremmo almeno sottoporre, e' di rendere accessibile ANCHE l' integrazione dei bus ibridi extraurbani....
i quali una volta entrati in area coperta (centro citta') da questa struttura a ricarica veloce,
possono essere ANCHE LORO ad emissioni locali zero ...
Intendo per esempio, il fare 6km a ZEL (Zero emissioni Locali), tra la tangenziale fino alla stazione centrale , basterebbe prevedere anche solo 3 ricariche veloci sul percorso. usate da piu provenienze, naturalmente....

sempre cambiando SOLO il tipo di Plug-In

si tratta di una visione che vada oltre l' Euro6 ,
il quale se pur a combustione ottimizzata, non recupera NEMMENO l'energia di frenata e che comunque in questa conformazione non potra mai esserle a ZEL.
e probabilmente, nemmeno entrare in aree ZTL... [SM=g1885122] [SM=g1885122]

Difatti, lo schema che proponiamo per Irisbus
(che e' in definitiva il VERO MOTIVO della proposta di nicchia)
e' quello di immaginare un normalissimo ibrido a trazione elettrica, diciamo tipo Prius,
in cui la differenza starebbe solo nel poter essere predisposto a questo OPTIONAL (fastfill),
cioe passare dalla spina semplice, "anche" al Plug-In automatico a guida ottica per non dar noia al conducente....

tecnicamente niente di rivoluzionario...ma solo....di "visione" all Horizon >2020

Nb: anche il fastfill, presso uno store di energia sull isola smart in BT, non e' una trascurabile possibilita per espandere il range in ZEL.

Nb2: il ricevitore dell induzione sul veicolo, graverebbe di costi esorbitanti il veicolo stesso, quindi NON sarebbe proponibile per in integrazione definitiva tra gomma e ferro, ma solo per una linea dedicata a mezzi appositamente allestiti

Nb3: le aste come plugin su bus, anche con telecamera, sarebbero troppo impegnative per l'autista.
[Modificato da sangal 19/01/2014 23:14]

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http://www.trolleymotion.ch/index.php?id=115&L=3&n_ID=1841
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Ritento....
DOMANDA !! a voi...
Vedo che Trollino e Menolotto, insistono sul proporre aste...

quindi, visto che prima bisogna comprendere che ABBIAMO LA NECESSITA di avere 3 CONTATTI;
vi vorrei chiedere Secondo voi:
quanto potrebbe essere fattibile mettere TRE aste su bus urbani (elettrici), ed extraurbani (ibridi)??

e, visto il costo, siete certi che costerebbe meno E SAREBBE MEGLIO di tre contatti-barre sul veicolo
con il braccio robotico alla pensilina??

Il vantaggio delle aste, sarebbe che si puo avere il contatto anche con un disassamento di metri tra il veicolo e la catenaria
(anche come quella dell mi avatar...con barre di 5 metri a Shangai)

quello che vorrei EVITARE e' di dare un carico di lavoro ogni fermata all autista, che mi manderebbe afff... ;)

ora mi pare si usino telecamere sul tetto per agganciare...
magari, che ne pensate se si facessero a guida ottica?
o gia sono automatiche ??

NON mi spiacerebbe, anzi sarei felice di avere consigli UTILI dal forum!!!
spero mi volgliate dire i Vs pareri...

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tranviere veterano
oggi quasi tutti i filobus di nuova generazione hanno il sistema di abbassamento ed innalzamento automatico delle aste (pneumatico).
pe rl'innalzamento si usano dei tegolini sul bifilare che permettono l'adesione quasi perfetta al rame.
il posizionamento utile del mezzo sotto di essi avviene con segnalamento verticale a lato o orizzontale sul manto stradale.
le telecamere servono solo a seguire la manovra
nulla vieta l'adozione di altre tecnologie forse più pratiche o, come nel tuo caso, più rapide.
24/01/2014 15:14
 
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apprendista tranviere
26/01/2014 20:27
 
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tranviere junior
Egr. Sangal invece di perdersi con sperimentazioni su prese robotizzate, ricariche induttive, ecc. (oltretutto soggette a brevetti) la soluzione semplice e facile è l'attrezzaggio ad alcune fermate con brevi tratti di linea aerea con tegolini, i sistemi automatici di innalzamento aste verso i tegolini potrebbero funzionare appena prima dell'arresto del filobus e con precisioni dell'ordine dei cm e non millimetriche come i sistemi a presa robotizzata, senza brevetti e con disassamenti rispetto alla linea di contatto fino a 2-3 m.

Oltre ad evitare impegni agli autisti a livello normativo non ci sarebbero problemi (chiesto al MinInfrTrasp.) mentre i sistemi di presa andrebbero testati ed omologati.

Circa la questione delle 3 aste, se non ho capito male, deriva dall'incertezza normativa: i sistemi con prese robotizzate non sono normati e per evitare equipaggiamenti di trazione a doppio isolamento oltre al polo positivo e negativo vi è un contatto a terra per rendere equipotenziale il bus, il terreno e le masse metalliche della pensilina.

Ovvio che con normali filobus il problema non si pone, bastano il positivo e negativo, visto che gli impianti di bordo sono a doppio isolamento.

Caso diverso era il Gyrobus, le tre aste servivano per collegarsi a linee a corrente alternata trifase derivate dalla normale rete di distribuzione.

Cordiali saluti da Flavio Menolotto
26/01/2014 21:05
 
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apprendista tranviere
Grazie sig.Menolotto
il terzo contatto e' per normativa, avere la massa in fase di ricarica a quanto riferitomi, come MUST...e' obbligatorio.
(e probabilmente allo stesso tempo, ci puo far evitare il doppio isolamento nel retrofit)

l'induzione e' certamente scartata!! no way at all!!
costa troppo anche perche il ricevitore e' posto su carrello per la centratura.
ed anche l'emettitore costa troppo...
questa induzione, condizionerebbe l'utilizzo ai soli mezzi dedicati.
nulla di piu lontano all INTEGRAZIONE definitiva FERRO-GOMMA (svelando il bluff euro6 nel TPL ??)

anche per le aste il costo non e' indifferente. tuttavia ne terremo conto, specialmente se la lunghezza (dimensione&costo) non e' vincolante.
pensandoci bene, avremmo anche un socio che fa gia la fibra di carbonio...

Tuttavia, dato che le nuove applicazioni se pur comprendendo anche la linea filobus
le immaginiamo che dovrebbero andare anche OLTRE la stessa(bus elettrico urbano, e bus ibrido extraurbano),
Mi pare normale pensare anche ad uno standard diverso...

GRAZIE MILLE per la dritta, saluti Mirco
[Modificato da sangal 26/01/2014 21:56]

Residence: Little bridge town - Ponticelli Na
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