Mark Corleone, 02/09/2017 10.30:
Napoli, esodi incentivati. L’Anm vince ricorso contro Regione Campania
Sentenza del Tar, annullata la delibera con cui Palazzo Santa Lucia ammetteva al fondo di 15 milioni di euro le sole società di trasporto pubblico partecipate dalla Regione.
Per i giudici si tratta di «eccesso di potere e discriminazione»
L’Anm ha vinto il ricorso al Tar Campania contro la Regione sulla delibera di Palazzo Santa Lucia relativa agli incentivi all’esodo nelle aziende di trasporto locale. Il testo approntato dalla giunta regionale disponeva che «le risorse destinate agli incentivi all’esodo debbano essere prioritariamente rivolte alle aziende del trasporto pubblico locale a carico del bilancio regionale e, pertanto, sono rivolti prioritariamente alle aziende del trasporto pubblico locale partecipate dalla Regione Campania e, per la quota residua, fino ad esaurimento delle risorse, alle restanti aziende del trasporto pubblico locale».
Link sentenza
Il fondo aveva una dotazione iniziale di 15 milioni di euro. «Nella sua originaria formulazione, l’art. 5 prevedeva che i contributi di incentivo all’esodo sarebbero stati erogati a tutte le aziende del settore secondo un riparto», scrivono i giudici amministrativi (presidente Salvatore Veneziano, Ida Raiola e Gianluca di Vita, consiglieri). L’Anm aveva opposto ricorso alla delibera regionale poiché «aveva avviato nel 2017, in ragione dello stato di crisi aziendale e in esecuzione del piano strategico di risanamento 2017-2019, una procedura di licenziamento collettivo per circa 194 lavoratori e rappresenta, quindi, di avere interesse ad un’equa ripartizione del fondo regionale per i lavoratori delle aziende del trasporto pubblico locale al fine di agevolare l’esodo dei dipendenti».
«Merita favorevole apprezzamento - scrivono i giudici - la censura di eccesso di potere per disparità di trattamento tra aziende del trasporto pubblico dal momento che, in virtù della modifica apportata all’art. 5 della disciplina del Fondo per il TPL, alle imprese a carico del bilancio regionale viene accordato un ingiustificato ed illogico accesso preferenziale alle risorse, a discapito delle altre aziende partecipate dagli enti locali. La scelta attuata con l’impugnata delibera regionale si appalesa palesemente discriminatoria, poiché tende a favorire le società del trasporto pubblico partecipate dalla Regione Campania sia per l’accesso alle risorse sia nel quantum, poiché solo le prime potranno approvvigionarsi integralmente agli incentivi, dovendo viceversa le altre imprese soddisfarsi per la quota residua del fondo, con conseguente allungamento ed incertezza dei tempi di erogazione dell’incentivo».
Link cdm
[Modificato da Madeco 05/10/2017 13:15]