00 13/09/2009 17:21
Da Il Corriere Fiorentino (supplemento locale del Corriere della Sera) dell'11/9/2009
Mentre la Regione approva il valore strategico del prolugamento della tramvia fiorentina a Bagno a Ripoli e della prima linea di tramvia a Prato(ma anche dei sistemi di scale mobili pensati ad Arezzo), dalla città passata al Pdl arriva lo stop. «Il progetto della prima linea di tramvia è congelato - spiega l'assessore ai grandi lavori di Prato, Filippo Bernocchi. ­Decideremo senza fretta, anche alla luce del fatto che il sindaco chiede un nuovo ruolo per l'aera ex-Banci, non il polo fieristico pensato dalla Regione, e della sostenibilità economica della gestione della tramvia». Il sistema tramviario pratese è stato pensato nel 2004 e il tracciato della prima linea approvato nel dicembre 2008, dopo che era stata inoltrata al ministero dei trasporti e delle infrastrutture la richiesta di finanziamento. Il ministero, come in altri casi, dopo il varo del decreto 99 del 2009 ha chiesto alla Regione un parere sulle priorità da finanziare e la Regione ha risposto indicando il prolungamento a sud della trarnvia fiorentina e la linea 1 di Prato (che ha già un finanziamento pubblico di 12 milioni). «Già la precedente amministrazione - spiega Bernocchi - ha stabilito di lasciare all'amministrazione subentrante la decisione, dal momento che gli impegni finanziari sarebbero appunto stati a carico del Comune dopo il 2009 e noi stiamo portando avanti la riflessione e le verifiche tecniche e politiche sul progetto». La prima linea dovrebbe partire dalla Stazione, passare per il centro storico fuori dalle mura, e proseguire per l'ex Banci, con un tracciato di l1 chilometri, 14 fermate e un costo di circa 70 milioni di lire, 16 dei quali per le vetture, il resto per costruzione e binari. Dovrebbe, perchè l'amministrazione Cenni potrebbe cancellare tutto. «È l'intero progetto che è in discussione ­- sottolinea l'assessore Bernocchi - anche perchè il sindaco Cenni dovrà parlare con Martini del progetto attuale sull'area ex Banci e la linea è pensata proprio in funzione del polo fieristico. E di un equilibrio economico che si regge solo con 10.000 passeggeri al giorno. I finanziamenti? Se il progetto non ci sarà non ci saranno neppure i soldi. Gli espropri partiti nell'area ex Banci con una spesa di 800.000 euro? Il terreno sarà comunque ad uso pubblico».