... ed eccone la riprova: avevo detto, in un post precedente, che oggi a Via Duomo, quando sono transitato poco dopo le 14, l’agente di turno mi diceva che era sufficiente, per adesso, esibire la patente evidenziando la residenza e non c’era alcun problema. Stasera invece…
Vengo ai fatti: ore 19, giungo alla barriera di via Duomo all’altezza di via Tribunali. Vicino alle transenne c’è una muraglia di agenti (almeno una decina); uno di essi si avvicina ed io, con molta cortesia, gli esibisco la patente. Subito questi replica:
“Mi fa vedere il suo permesso?”, cosa alla quale io rimango di stucco. Gli spiego, sempre con cortesia, che da non meno di una settimana ho fatto letteralmente la questua fra tutti gli enti preposti (Comune, Municipalità, Polizia Municipale, Napolipark, ecc.) per ottenerlo preventivamente e tutti quanti mi hanno dato la stessa evasiva risposta tipo scaricabarile: nessuno sa nulla, Tizio che dice che deve pensarci Caio e viceversa, “ripassi”, e così via: in altre parole, niente permesso, almeno per ora. A questo punto lui, con tono rodomontesco:
“Ma la macchina è sua?”. Io, in buonafede, gli rispondo che è intestata a mia suocera (non residente), disabile al 100%, e che la uso per poter circolare anche con il divieto in quanto è a metano e la mia invece non è Euro 4 (da notare che oggi è giovedì e che quindi c’era il divieto pomeridiano). Ebbene, questo “zelante” agente allora mi dice, con un tono imperituro ed allo stesso tempo canzonatorio:
“…allora lei può entrare, ma la macchina no.” Non vi sto a dire come sono diventato furibondo dentro di me, pur cercando di mantenere una certa calma per non far degenerare la cosa ed incappare nel classico “oltraggio a pubblico ufficiale”. Ma vi rendete conto questo qui in che modo insolente mi ha risposto, come se poi la ZTL fosse estesa anche ai pedoni!!!!! Cerco – con somma fatica – di contenermi dicendo soltanto un semplice
“ma stiamo scherzando? Lei mi nega il diritto di entrare in casa mia?”. Per giunta, si trovavano a passare i due figli di un mio amico che abita proprio nel palazzo, nonché le tante persone che assistevano alla scena, tutta gente del posto che mi conosce anche solo di vista, che cercano di intervenire dicendogli che dicevo la verità, che ero residente e che l’automobile era quella che uso più di frequente a causa del divieto antismog, ma questo qui (a questo punto faccio fatica a chiamarlo agente), non recede di una virgola, anzi aggiunge
“vada a dirlo all’assessore” e
“si levi dai piedi che dobbiamo lavorare e lei non può bloccare la strada”. Non mi resta altro che ingranare la marcia e scendere per via Tribunali, trattenendo a stento tutte le bestemmie del caso. Nella foga, approfitto però della strada libera per infilarmi in uno dei vicoli trasversali e riesco ad uscire di nuovo su via Duomo da Largo Donnaregina, alla ricerca di un’altra pattuglia. Non trovo nessuno e mi dirigo all’incrocio con Via Foria dove, all’angolo, trovo altri due agenti, che già si presentavano, solo a vederli, come due persone molto più civili e ragionevoli. Mi presento, a dire il vero ancora iracondo, ed espongo loro l’accaduto, sottolineando l’arroganza, il tono canzonatorio e l’eccessiva ed inutile fiscalità con la quale si era rivolto nei miei confronti. I due subito comprendono di aver a che fare con una persona con la quale si può tranquillamente discutere in modo civile e sensato e uno di loro, con molta calma (pur essendo entrambi molto stanchi per la giornata campale appena trascorsa), mi dice di comprendere alla perfezione le mie rimostranze e di essere – a titolo personale – concorde e solidale con me, che io purtroppo sono incappato nel collega troppo fiscale che però, a suo parere, si è comportato così più per paura che per zelo (paura che sarebbe da identificarsi nel fatto di poter avere una ramanzina da qualche superiore per chissà cosa), che comunque poteva risparmiarsi un tono simile nei miei riguardi pur avendo applicato fin troppo alla lettera i regolamenti. Dal canto mio, apprezzando la loro cortesia e disponibilità, riesco a sbollire la rabbia e iniziamo a ragionare un po’ sulla questione. Innanzitutto, il più alto in grado (nel frattempo ci stavamo già chiamando per nome e darci del tu) tira fuori dal suo borsello una copia dell’ordinanza della ZTL e mi invita a darvi un’occhiata. Ebbene, l’ordinanza in questione (la n. 1181 del 15 settembre, peraltro facilmente consultabile e scaricabile in formato .pdf sul sito del Comune) contiene un evidente e macroscopico vizio di forma: in nessun punto è specificato l’orario in cui vige la ZTL!!!!!! Addirittura, l’orario 0-24 è specificato, nei singoli punti, unicamente per quel che concerne la sosta dei veicoli nelle strade della ZTL!! E questo, soltanto per sottolineare la implicita solidarietà manifestatami in ogni modo dai due agenti, contrariamente al loro maleducatissimo ed arrogante collega di servizio in Via Duomo. Dopo di ciò, mi hanno aggiunto che si sentono delle semplici pedine di un gioco più grande di loro, che il sindaco, una parte degli assessori, il loro comandante e qualcun altro ai vertici sono ex magistrati ed ex graduati della Benemerita, che il dispositivo in se stesso è una farsa in quanto, pur essendo teoricamente valevole 24 ore su 24, non è comunque coperto dai turni (questo significa, in altre parole, che dopo le 21, fino a quando non saranno installate e rese operative le telecamere, i varchi rimarranno sguarniti, alla faccia dell’inflessibilità !!!), e, tanto per gradire, ci siamo soffermati su un ipotetico paragone fra la Donati e Ada Becchi Collidà in tema di “incompetenze”, dell’eccessiva ed inutile severità del provvedimento, di totale mancanza di una certa elasticità che andrebbe necessariamente applicata e in ultimo, perché no, di politica. Insomma, una mia vibrata protesta si è trasformata magicamente in una piacevole chiacchierata fra amici, al punto che alla fine ci siamo anche scambiati i numeri di telefono.
In conclusione, al di la di ciò, pur comprendendo che le regole vanno applicate, che non ero al volante di un’auto a me intestata, che non disponevo ancora della relativa autorizzazione di accesso e transito, che non disponevo di un’autocertificazione di comodato d’uso della vettura (particolare estrapolato dal sito stesso del Comune), di contro va considerato che essendo io residente nell’area interdetta, che l’ordinanza in questione presenta delle manifeste ed evidenti lacune, considerato il necessario periodo di rodaggio e di sperimentazione del dispositivo, degli altrettanti necessari ed inevitabili correttivi da apportare, e quant’altro, non si può negare che l’atteggiamento dell’agente con il quale ho avuto l’incontro-scontro è stato senza dubbio da parte sua irriguardoso, inopportuno ed eccessivo, anche considerando l’episodio accaduto in mattinata dell’assessore Miraglia prima transitato “abusivamente” sotto gli occhi degli agenti e poi successivamente multato (ma poi, chi pagherà – se, ben inteso, effettivamente pagherà – il relativo verbale? Non di certo l’assessore di tasca propria, ma il contribuente napoletano!!!). Ed a pagare, come sempre e come al solito, sono sempre le persone perbene e oneste fra le quali mi permetto di sottolineare di farne parte integrante….
[Modificato da pabbamo 22/09/2011 22:36]