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Il maggior "punto critico" della linea Torino - Orbassano - Giaveno era l'attraversamento dell'abitato di Trana, dal ponte sul Sangone al bivio tra la statale dei Laghi e la provinciale per Giaveno, per via della pendenza notevole, che creava problemi con iconvogli "standard" di motrice + 2 rimorchiate; in caso di neve o gelo sulle rotaie, il rischio di slittamento e mancata aderenza era notevole; alla stazione di Trana, situata nello spiazzo ancora esistente prima della curva e del ponte che immettono nell'abitato, vi era un binario di ricovero, dove, in queste situazioni meteorologiche, venivano "lasciate" una o anche entrambe le rimorchiate, proseguendo verso Giaveno con un rimorchio o anche con la sola motrice.
Forse per questo motivo, sin dal 1955 - 1956 i convogli tranviari da Torino vennero di fatto limitati a Orbassano, mentre il servizio passò su bus nel tratto successivo, salvo qualche corsa tranviaria straordinaria; fatalmente, il passo successivo furono i rimpiazzi dei tram con corse automobilistiche dirette da Torino- via Sacchi, come pure corse di bus dirette tra il capolinea torinese e Cumiana; dall'inizio del 1958 sino alla cessazione totale del servizio su rotaia, a fine ottobre di quell'anno, le corse tranviarie effettuate si erano ormai ridotte a due al giorno in entrambi i sensi; come si vede, una lenta agonia della tranvia, culminata con la sua soppressione.