Mondo Tram Forum Discussioni sui trasporti tranviari in Italia e nel mondo

PCC milanese "la bellissima" serie 5000 in H0

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    niczano
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    Registrato il: 27/08/2006
    tranviere senior
    00 18/03/2010 01:08
    Dunque, finita la durissima sessione di esami, e diciamo andata pure bene [SM=x346239], come mi ero ripromesso, mi sono buttato a capofitto sulla produzione di un modello tranviario in H0, impiegando per al prima volta il plasticard. E che modello! La famosa, ma praticamente mai prodotta (se si eccettua il tranvetto rivarossi degli anni '50), PCC milanese serie 5000, di cui due esemplari marciarono pure a Napoli a fine carriera. Bombatissima e dal profilo aerodinamico complesso, mi si è presentata come una sfida verso le mie "presunte" capacità di modellista [SM=x346232] .

    Per quanto riguarda il plasticard queste le mie impressioni.
    Estremamente duttile e dalla resa estetica ottima una volta dipinto, mi ha deluso solo sotto un aspetto: l'impossibilità di essere piegato (per i fogli da 1mm). Ho provato ad ammorbidirlo con il fon ma niente, se lo piego mi si spezza, idem se faccio un piccolo solco con in taglierino sull'altro lato. Non ho provato con l'acqua calda, ma lo farò, considerando che comunque per adesso non ho avuto particolare bisogno di modellarlo in questo modo.
    Secondo problema: con i bisturi chirurgici usa e getta che ho comprato non riesco a tagliarlo! Quello da 1 mm pure pure, ma quello da 2 e' impossibile! Alla fine ho dovuto usare le forbici che pero' lo sformano, il vero problema sara' al momento in cui dovro realizzare i "multistrato" per il tetto . . . penso a quel punto di comprare dei tagliabalsa . . .

    Per quanto riguarda il modello, questo il mio progetto:





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    lo vorrei statico, quindi completo di tutti i particolari interni ed esterni.
    Sul progetto di lavoro. Per prima cosa il figurino. Non esistendo l'ho dovuto realizzare autonomamente partendo dai dati tecnici presenti a questo link, http://www.photorail.com/phr3-gli%20updates/articoli2002/aprile2002.htm, e dalle foto disponibili in rete, oltre che, da buon giurista applicando "l'analogia" [SM=x346231] rifacendomi molto alle 5100, delle quali invece i disegni non mancano.

    Tavolo da lavoro pronto:




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    La prima cosa che ho voluto realizzare è stato il pianale: con un buon pianale si e' già a metà dell'opera.






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    Non avendo naturalmente le frese necessarie, non immaginate quanta fatica abbia dovuto fare per creare le scanalature del pavimento potenzialmente "resistenti" alla verniciatura successiva.






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    A questo punto ho proceduto a realizzare i sedili imbottiti appoggiati sul tipico supporto "a sedia da barbiere", seguendo lo schema delle doppie file sul lato completo, e della fila singola sul lato porte.
    Questo il risultato, anche se mi rendo conto che la foto non gli rende affatto giustizia . . .






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    Bene come primo giorno può bastare . . . domani sarà la volta dei carrelli, prendendo pesantemente spunto dai lavori di AL e Ziojoe!

    A domani
    Nic
    [Modificato da niczano 18/03/2010 01:08]
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    Augusto1
    Post: 25.501
    Registrato il: 05/02/2004
    maestro tranviere
    00 18/03/2010 01:54
    Davanti ad una 5000 in H0 mi alzo in piedi...

    1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
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    Massimo L.
    Post: 231
    Registrato il: 11/06/2008
    tranviere junior
    00 18/03/2010 08:58
    Io uso il bisturi con lo scalpello (così si chiama il manico) d'acciaio e le lame intercambiabili.
    Per piegare la plasticard bisogna usare il calore, un metodo è quello di creare una forma in legno, appoggiare il foglio sotto un telo di plastica, creare il sottovuoto sotto una fonte di calore e si ottiene la forma desiderata..
    Senza spendere molto per acquistare la macchina sottovuoto ci si deve rivolgere a ditte che fanno imballaggi sottovuoto.
    [Modificato da Massimo L. 18/03/2010 09:03]
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    Francesco E.
    Post: 5.362
    Registrato il: 05/02/2004
    maestro tranviere
    00 18/03/2010 09:29
    chissà se (almeno) una 5000 non riprenda la via di Napoli...

    www.novaconcentusvocalis.it
    "Where no man has gone before"
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    Letimbrus
    Post: 307
    Registrato il: 19/01/2007
    tranviere senior
    00 18/03/2010 12:01
    posso permettermi una correzione storica? le due PCC milanesi, a fine carriera, finirono a Roma (immatricolate come 8041 e 8043 e ricostruite come cassa: infatti, a differenza delle PCC romane, con il muso simile alle 7000 Stanga, quello delle milanesi era "squadrato" e ad un solo faro), e non a Napoli! ;)
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    Letimbrus
    Post: 307
    Registrato il: 19/01/2007
    tranviere senior
    00 18/03/2010 12:04
    eccola qui, la 8043

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    Francesco E.
    Post: 5.362
    Registrato il: 05/02/2004
    maestro tranviere
    00 18/03/2010 13:40
    Veramente a Napoli finì la 5003....ne abbiamo ampiamente parlato nella sezione apposita!

    www.novaconcentusvocalis.it
    "Where no man has gone before"
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    Augusto1
    Post: 25.501
    Registrato il: 05/02/2004
    maestro tranviere
    00 18/03/2010 15:08
    5003
    Eccola nel 1972, appena arrivata dal porto di Napoli (imbarcata a Genova) alla stazione FS di Campi Flegrei, nella foto di Mario Kaiblinger.


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    Ed eccola ancora ritratta d Rohrer nello stesso anno, nel piazzale del deposito Fuorigrotta, con o stemma del comune di Napoli durante le prove (fallite) di circolabilità sulla rete napoletana. Fu demolita nel 1977 all'interno dell'altro capannone.



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    1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
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    Giampi5
    Post: 2.262
    Registrato il: 25/03/2007
    tranviere veterano
    00 18/03/2010 16:04
    Complimenti nic, sta venendo fuori un bel lavoro! A quanto pare a Roma sta fiorendo una scuola di nuove leve del modellismo tranviario niente male (modelli perfetti e in scala H0!) [SM=x346227] .

    Per Letimbrus: le due PCC finite a Roma e le 5000 di prima serie riprodotte da niczano (una delle quali finita infatti a Napoli) sono due tram diversi. Queste ultime fanno parte di un lotto di circa 60 esemplari, numerati 5001-5061 e prodotti nella seconda metà degli anni '30. Mentre le future romane fanno parte di un piccolissimo lotto, numerato 5451-5453, datato 1957, coevo quindi alle altre PCC Atac. Ecco un'immagine della cassa originaria della 5452 (futura 8041) in officina subito dopo il suo arrivo a Roma:

    http://www.tramroma.com/images/archivio/141/14190a.jpg

    [SM=x346228]

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    XJ6
    Post: 9.264
    Registrato il: 22/02/2004
    maestro tranviere
    00 18/03/2010 19:50
    Complimenti a Niczano!

    Bravissimo!

    [SM=x346220]

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    Letimbrus
    Post: 307
    Registrato il: 19/01/2007
    tranviere senior
    00 18/03/2010 22:47
    ecco, questo non so sapevo! non si finisce mai di imparare!! ;)
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    niczano
    Post: 300
    Registrato il: 27/08/2006
    tranviere senior
    00 19/03/2010 16:10
    Grazie per i complimenti e per i consigli [SM=x346239] . Con mezza giornata di ritardo rispetto a quanto previsto ho finito i carrelli: una bella faticata [SM=x346243] !
    Purtroppo però mi vengono sempre delle foto orribili, che rendono meno della metà l'effetto che il complesso ha dal vivo . . . Ciò getta delle ombre su quei sei mesi in cui ho fotografato madonne per lavoro, evidentemtne serviti praticamente a nulla . . .

    Ma andiamo ai carrelli. Dunque, ho ampiamente utilizzato il brevetto "ZioJoe" per i cuscinetti degli assi, impiegando l'immancabile antenna della radio che tutti stiamo scoprendo avere a casa (allora gli anni novanta sono serviti a qualcosa [SM=x346232] ), mentre per il perno ho modificato una vite, bloccando i dadi all'estremità e facendola ruotare su una rondella facente da longherone. Tutte le misure del figurino sembrano coincidere, le ruote non si bloccano e il pianale sembra essere ad ogni punto alla stessa altezza . . . per ora, dunque, almeno sotto l'aspetto della "meccanica" sembreremmo esserci.

    Da domani si incomincia con la carrozzeria, per quanto riguarda le piegature del plasticard, mi sembra di aver trovato una specie di soluzione. In pratica l'intaglio nn lo faccio sulla parte esterna dell'angolo, soluzione che porta inevitabilmente alla rottura delle due parti, ma su quella interna. In questo modo riscaldando il punto di piegatura, la superficie si assesta sulla piega. Unica controindicazione è che l'angolo non viene perfettamente netto a spigolo, ma leggermente bombato. Insomma domani farò delle prove e vediamo che esce fuori.






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    nic
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    niczano
    Post: 300
    Registrato il: 27/08/2006
    tranviere senior
    00 21/03/2010 20:12




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    Augusto1
    Post: 25.501
    Registrato il: 05/02/2004
    maestro tranviere
    00 21/03/2010 20:27
    Continua così, complimenti! Solo una domanda: i fanali non andrebbero fatti qualche millimetro più in basso? Guarda un po' le foto...

    1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
    P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
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    niczano
    Post: 300
    Registrato il: 27/08/2006
    tranviere senior
    00 21/03/2010 20:34
    Ciao Augusto, grazie!
    Allora innanzitutto quei buchi sono solo lo scasso per la carta alluminio che darà la profondità al fanale, ma comunque bisogna calcolare in primis che manca ancora il paraurti e poi che il parabrezza non cominca da dove sembrerebbe, piochè per poterlo incastonare, così come tutti gli altri vetri, tutta la linea dei finestrini si alza di circa 1 millimetro e mezzo in alto dallo scasso . . . Insamma alla fine dovrebbero comparire al posto giusto [SM=x346232]

    nic
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    ardesio1
    Post: 1.015
    Registrato il: 12/01/2010
    tranviere veterano
    00 21/03/2010 21:26
    Complimenti, Niczano.
    Vorrei farti una domanda: come hai fatto le basi dei sediolini (a sedia di barbiere)? Al momento sto lavorando ad una ricostruita a carrelli napoletana della sofer, ma in un lontano futuro penso di realizzare anche una meridionale, che aveva le basi dei sediolini così.
    Grazie.

    orma gatto
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    niczano
    Post: 300
    Registrato il: 27/08/2006
    tranviere senior
    00 21/03/2010 22:37
    Allora, ho tagliato a listello del plasticard da 2 mm, dopodichè ho smussato gli angoli con la limetta in modo che la base da quadrata divenisse ovale. Successivamente ho diviso il listello in piccoli segmentini, con tagli non perfettamente perpendicolari della sezione, ma leggermante sfasati, in modo da dare proprio quella forma "piegata" tipica della sedia a barbiere. Piccolo accorgimento, ho dipinto il listello prima di sezionarlo, in modo da evitarmi pennellate su superfici quasi microscopiche ;)

    Nic
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    ardesio1
    Post: 1.015
    Registrato il: 12/01/2010
    tranviere veterano
    00 22/03/2010 13:55
    grazie!!!

    [SM=x346220]

    orma gatto
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    XJ6
    Post: 9.264
    Registrato il: 22/02/2004
    maestro tranviere
    00 22/03/2010 16:30
    Notevole!

    [SM=x346220]

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    niczano
    Post: 300
    Registrato il: 27/08/2006
    tranviere senior
    00 25/03/2010 18:00




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    Quel divaolo di verde chiaro me le stà giocando di tutti i "colori" [SM=x346236]: appena steso si presenta "verde Chernobyl" facendomi torcere il fegato, poi man mano che si asciuga finalmente assume il giusto tono, ma il problema è anche questo. Per asciugarci ci mette più di 7 ore! Manco fosse vernice lavabile per muri!
    Comunque, appena la carrozzeria ridiverrà praticabile incastonerò i vetri, realizzerò la fanaleriae ed infine le porte.

    Proprio per quest'ultime il dubbio: le faccia nella versione in marrone legno con vetrini sopra sotto, oppure nella prima versione in doppio verde con vetri solo sulla parte superiore? C'è da dire che questa seconda soluzione avrebbe il difetto di non far scorgere gli scalini all'interno . . . non so, voi che dite?

    nic
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