L’AD di FS Italiane ha risposto alle domande dei giornalisti in occasione della presentazione del nuovo Frecciarossa 1000 a Bologna. Moretti ha affrontato anche il tema del trasporto regionale: “Con quello che ci pagano e ci richiedono le Regioni è difficile fare di più. I conti del Gruppo, positivi per il quinto anno consecutivo, permettono di guardare al futuro con un minimo di tranquillità, dovendo far fronte agli investimenti già programmati
Bologna, 18 dicembre 2012
“Per il trasporto ferroviario c’è bisogno di un mercato unico europeo con regole uguali per tutti e su questo, come presidente delle Ferrovie Europee, ricordo che abbiamo già fatto una proposta chiara alla Commissione Europea”.
Lo ha ricordato l'AD di FS Italiane, Mauro Moretti, oggi a Bologna per presentare il nuovo Frecciarossa 1000. "Chiediamo - ha precisato il top manager - che vi sia un'Autorità dei Trasporti in ogni Paese, coordinata a livello europeo, con regole uniche e che vi sia la capacità della Commissione di abbattere le differenze competitive tra noi e le altre modalità di trasporto, perché a noi chiedono doppie patenti e certificazioni alla frontiera, una cosa che non accade per camionisti, piloti o comandanti delle navi". "Si tratta, quindi, di una competizione molto sleale. Vogliamo invece poter girare l’Europa con un’unica patente ed un'unica licenza – ha chiarito Moretti, convinto che servano anche standard tecnici unici per la costruzione dei convogli”.
In merito alla necessità di un’Authority sui Trasporti, Moretti ha voluto ricordare che la richiesta dell’Authority “è stata fatta molto prima di NTV, non c’è bisogno di rifarla ogni giorno, ma soprattutto è difficile farla quando c’è un Governo che sta chiudendo”. A chi gli chiedeva se nel 2013 vi saranno aumenti dei prezzi per i biglietti ferroviari, l'AD del Gruppo FS Italiane ha risposto: “I prezzi dei nostri biglietti sono fermi da due anni e mezzo, non sono in ribasso del 30% come qualcuno ha detto. Non so se altri abbiano abbassato del 30% il prezzo per seguirci: noi non seguiamo nessuno. Noi facciamo il mercato”.
Interpellato dai giornalisti riguardo ai problemi del trasporto regionale, Moretti ha risposto:
“E' difficile pensare di fare un servizio di ottima qualità con risorse che non ci sono. Sono le Regioni che decidono il tipo di servizio: quanti treni, quante carrozze, quanti posti per carrozza e l’età stessa dei treni. Decidono tutto loro. Anche le tariffe. Noi ci adeguiamo e facciamo l’offerta migliore, rispetto a quanto le Regioni ci commissionano". "In queste condizioni - ha evidenziato l’AD - è difficile fare cose migliori, perché prendiamo la metà dei soldi che prendono i nostri colleghi tedeschi; molto meno della metà rispetto ai francesi e meno di un terzo nei confronti della Gran Bretagna”.
Quanto al nuovo collegamento adriatico Milano - Ancona, annunciato dal competitor, Moretti ha sottolineato che “questo collegamento non c’è ancora. Quando ci sarà lo vedremo. Noi lo stiamo studiando da un po’ di tempo e avremo presto novità”.
Moretti ha poi parlato di bilancio, ancora una volta molto positivo, nonostante i tempi di crisi. “Per la quinta volta consecutiva i nostri conti sono in utile, anzi migliorano”. Buono anche l’andamento dei viaggiatori. “Chiuderemo l’anno con decine di miliardi di passeggeri-chilometro e con valori in incremento”. Moretti ha sottolineato come “i conti in utile ci permettono di guardare al futuro con un minimo di tranquillità, per compiere gli investimenti già programmati, tra cui 2,5 miliardi di euro per il trasporto regionale. E tutto in autofinanziamento, senza gravare sulle tasche dei contribuenti". "Inoltre, un bilancio positivo ci consente anche di alleggerire la posizione di debito che abbiamo ereditato - ha sottolineato ancora il CEO di FS Italiane - Siamo oggi ai primi posti in Europa per risultati economici e questo ci mette in posizione assolutamente positiva nella sfida internazionale, già in atto in Germania, Francia e altri Paesi europei".