BOLOGNA - Progetto metrotranvia

Un suggerimento per chi ama il tram e vuole fare un viaggio virtuale su vari aspetti delle reti tranviarie: si può accedere tramite Facebook su Pillole di tram, in cui da ieri è visibile un interessante confronto tra la futura rete tranviaria di Bologna e l'attuale rete di Firenze. Buona visione.

Segnalo che sulla pagina ufficiale
www.untramperbologna.it/2021/01/04/linea-tram-verso-cor...
è stata pubblicata la presentazione del progetto di fattibilità tecnica economica del ramo nord della linea 2 (verde): via dei Mille-Castel Maggiore.

Il progetto tram a Bologna procede secondo i programmi. Buon segno

Il comune di Bologna ha richiesto il finanziamento statale di 222 milioni per la seconda linea del futuro tram, detta linea verde. Tale linea prevede 18 fermate in 7,9 Km, di cui 1,5 in comune con la prima linea, detta rossa; collegherà il centro città con la periferia nord, da via dei Mille a Corticella e Castelmaggiore. L'inizio dei lavori per la nuova rete tranviaria di Bologna è previsto per fine 2022.

Il progetto tram porterà a Bologna, oltre alla rivoluzione positiva del traffico e dell'inquinamento, una riqualificazione urbana, con lavori che vanno ben oltre alla semplice posa dei binari, e prevedono progetti urbanistici migliorativi e d'avanguardia, come ad esempio la riapertura nel centro storico del canale di Reno, coperto molti anni fa. Non mancano gli oppositori, che contestano in particolare il percorso del tram, non il mezzo di trasporto in sé. Se tutto andrà come previsto, e si spera con il massimo consenso popolare, il prossimo anno inizieranno i lavori.

Parte la gara d'appalto per la prima linea di tram di Bologna, la linea rossa Borgo Panigale - Fiera/Facoltà di Agraria. Sono l'ultimo e il penultimo passo prima di iniziare i lavori, cioè la gara ed il progetto esecutivo. Se i tempi previsti saranno rispettati, rivedremo il tram a Bologna fra 5 anni. Certo mi sarei augurato tempi più veloci, ma evidentemente la burocrazia ed i tempi tecnici pongono limiti di rapidità esecutiva.

Oggi è uscito il bando europeo per la costruzione della prima nuova linea di tram di Bologna, la linea rossa, di circa 16,5 km che collegherà Borgo Panigale, a ovest della città lungo la via Emilia, con 2 capolinea a nord-est, Fiera e Facoltà di Agraria; passerà per il centro storico e la stazione centrale. Si coferma la operatività per il 2026.

Curiosa l'individuazione delle linee con colori (anzichè con numeri o lettere alfabetiche, come di solito).

Come diverse fonti prevedono, in questo mese potrebbe essere concesso dal Governo il finanziamento della seconda linea tranviaria bolognese, la linea verde dal centro (via dei Mille) a Castelmaggiore. Ciò consentirebbe di costruire in contemporanea le 2 linee, che presentano tratti e svincoli comuni, con evidenti vantaggi e con obiettivo operativo per il 2026. L'auspicio è che tutto ciò si concretizzi.

> Curiosa l'individuazione delle linee con colori (anzichè con numeri o lettere alfabetiche, come di solito).

I quattro colori sono presenti nel piano urbano della mobilità sostenibile del 2018, che disegna una rete tranviaria composta di quattro linee diametrali (rossa, verde, gialla e blu). In quel caso, la scelta dei colori era probabilmente inevitabile, perché numerare le quattro linee avrebbe poi vincolato (anche solo implicitamente) il loro ordine di realizzazione; lo stesso PUMS, al contrario, prevede esplicitamente che le linee possano essere progettate e realizzate in un ordine da valutare successivamente, a seconda dell'opportunità di ciascuna tratta, eventualmente anche combinando in un'unica linea diametrale due tratti radiali afferenti a due linee di colore diverso.

L'uso dei colori è poi rimasto in uso anche nell'attuale fase di progettazione della linea 1 (rossa). Resta da vedere se, a regime, sarà utilizzato: è già in corso lo studio di fattibilità tecnica ed economica per il ramo ovest della linea blu, che costituirà la prosecuzione del ramo nord della linea verde, attualmente in fase di progettazione: a quel punto il nodo verrà al pettine (a meno di parlare di linea verdeblù ;-) )

In questa settimana è arrivato il finanziamento ministeriale per la seconda linea tranviaria di Bologna; entro il 2026 dovremmo avere quindi sia la linea verde che la linea rossa. La strada è dunque scritta, anche se il percorso non sarà certo breve.

Nei termini fissati del mese in corso quattro raggruppamenti di aziende hanno presentato le offerte per la assegnazione di progetto e costruzione della prima nuova linea tranviaria bolognese. La notizia è buona, in quanto in teoria il bando poteva andare deserto. Se tutto procede nei tempi previsti, i lavori inizierannno tra circa 12 mesi.

Il sindaco di Bologna ha avviato le procedure per la costruzione di una terza linea tranviaria, la linea blu. Collegherà il centro città con Casalecchio, passando a fianco allo stadio Dallara, con miglioramento dell'afflusso alla struttura e riduzione dei gravi attuali problemi di parcheggio in occasione delle partite. Passerà inoltre sotto la collina ed il porticato di San Luca. La realizzazione sarà successiva alle prime 2 linee, ma con tempi che il sindaco Lepore promette il più possibile rapidi.

Via libera della Giunta comunale di Bologna alla progettazione della linea che collegherà il centro di Bologna allo Stadio e Casalecchio. I finanziamenti ci sono. Previsto anche un nuovo impianto funiviario per il Santuario di San Luca. Insomma il progetto è partito, anche se i tempi non si preannunciano brevi. Questa linea definita blu sarà poi seguito da un secondo tronco che completerà l'asse tranviario est-ovest collegano il centro della città con San Lazzaro.

Continuano gli incontri pubblici per illustrare nei quartieri il progetto tram di Bologna. I recenti eventi ribadiscono la necessità di avere un trasporto pubblico efficiente ed ecosostenibile e confermano che il tram è la scelta giusta per città come Bologna. Purtroppo i tempi non son brevi; si conferma che i lavori inizieranno nel gennaio 2024 per terminare entre giugno 2026.

Si continua a parlare con la popolazione, ma i dubbi in particolare dei commercianti rimangono. In tutto il mondo le reti tranviarie nascono e si espandono. I risultati ovunque sono positivi. Una domanda: non si possono abbreviare i tempi di realizzazione, che appaiono in realtà piuttosto lunghi?

Galeazzo Bignami, bolognese di destra contrario al progetto tranviario, è il nuovo sottosegretario alle infrastrutture. Mi auguro che la realizzazione del nuovo tram di Bologna, portato avanti dalla giunta di sinistra, non sia condizionato da mere contrapposizioni politiche e che Bologna come tante altre città del mondo di medesime proporzioni veda il tram nel suo futuro, restando al passo con i tempi, che richiedono trasporti urbani ecologici ed efficienti.

In questi giorni sono in partenza i lavori propedeutici ai cantieri della prima linea tranviaria di Bologna: si tratta di indagini archeologiche e geognostiche, utili ad analizzare il suolo in profondità, e attività di bonifica da eventuali ordigni bellici. 6 dicembre: ultimo giorno possibile per la consegna del progetto esecutivo, ultimo step progettuale prima dell’avvio dei lavori. Tale step è fondamentale soprattutto per esaminare nei dettagli le fasi e i tempi di cantierizzazione della linea. L'inizio lavori con i primi cantieri è previsto per i primi mesi del 2023. Sempre che non si frappongano ostacoli politici.....

Recente dichiarazione del sindaco di Bologna Matteo Lepore: “Siamo partiti con le analisi delle aree dove realizzare il deposito a Borgo Panigale. A marzo partiranno il resto dei cantieri, siamo già nel vivo dell'opera.
Rimaniamo in attesa della pubblicazione del progetto esecutivo per avere la conferma ufficiale della data e per approfondire il tema delicato della cantierizzazione”. Veramente la destra rinuncerà a mettersi di traverso per ottenere il consenso dei no-tram? La risposta nei prossimi mesi

Leopoldo.Baldrati, 03/11/2022 09:55:

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Galeazzo Bignami, bolognese di destra contrario al progetto tranviario, è il nuovo sottosegretario alle infrastrutture. Mi auguro che la realizzazione del nuovo tram di Bologna, portato avanti dalla giunta di sinistra, non sia condizionato da mere contrapposizioni politiche e che Bologna come tante altre città del mondo di medesime proporzioni veda il tram nel suo futuro, restando al passo con i tempi, che richiedono trasporti urbani ecologici ed efficienti.

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