FILOBUS DI CAGLIARI

Era un autobus (il 418 giallo ovvero il 409, da me entrambi "odiati") che probabilmente a partire proprio da giugno 1974 (40 anni fa) sostituiva nei festivi il filobus 5 oltrechè naturalmente gli autobus 12 e 11. E' plausibile la contestuale comparsa del filobus 6/7 domenicale. Quest'ultimo, ancor prima di divenire anche feriale, venne ben presto sostituito (o meglio intervallato) da autobus.

A Tallero03,
riguardo i socimi, parlavo con un autista e diceva che alcuni che sono in deposito sono funzionanti, ma sia la filovia della linea 5 e quella del 30/31 non garantisce una loro completa entrata in funzione.
Per la linea 5 si attendeva il collaudo. Mentre per la zona Quartu Quartucciu la fine lavori condutture gas.
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Sono si capienti ma non si respira senza aria condizionata.
Inoltre sono inagibili per le persone su sedia a rotelle:proprio recentemente ho assistito alla scena di un autista che ha detto a un accompagnatore di aspettare il prossimo mezzo; questo dopo aver aspettato a lungo il 31; l'autista ha detto che il mezzo successivo sarebbe arrivato dopo 5 minuti, chi sa quanto ancora avranno dovuto attenderlo?

D'estate è probabile che faranno posto ai Mercedes. Poi per 15 giorni circa in agosto circolerà il 5/11 come vuole ormai la tradizione. In autunno probabilmente i VanHool. Spero si decidano a spostare il capolinea del 30 nella zona di Via Nazario Sauro-Viale Merello, come da tempo si diceva. Sarebbe quasi come avere una nuova linea. Certo, se avessero iniziato i lavori per il metrò in piazza Matteotti, la prospettiva di vedere tanti mezzi a trazione elettrica sarebbe alquanto vicina.

Circola questa notizia fra i conducenti. E' plausibile che arriverà almeno una vettura che inizierà a circolare in prova nelle strade di Cagliari e Hinterland. Intanto oggi ho visto (era il 651)filobus Socimi anche sul 30. Di regola erano limitati al 31.

mentre si pubblicizza l'uso di autobus climatizzati per andare al mare.
Quindi chi non va al mare si deve "cuocere" nei vecchi filobus?

Forse intendevi i Socimi, Filobus2011. Già da una settimana constato l'assenza di vetture filoviarie sul 5: solo Irisbus-Citelis, Vecchi Mercedes e Mercedes nuova serie 2 porte. Nonostante i tegolini di viale Bonaria che servivano solo a quella linea perché il collaudo sulle rotatorie ancora non è stato fatto.

DAL 30 GIUGNO DEVIAZIONE LINEA 5

In seguito ai lavori alla rete fognara effettuati da Abbanoa, dalle ore 9.00 del 30 giugno 2015 fino a termine lavori, chiude al traffico viale Merello, nel tratto compreso tra via Don Bosco e via Vittorio Veneto.
Pertanto la linea 5 subirà la seguente deviazione tempoeranea di percorso:
Direzione Cinquini
I mezzi, giunti nel Corso Vittorio Emanuele, proseguono in viale Trento, viale Sant’Avendrace, via San Michele, via Emilia, via Abruzzi, via Is Maglias fino alla rotatoria con viale Merello da dove riprendono il percorso ordinario.
Direzione Via Vergine di Lluc
I mezzi, giunti in viale Merello, svoltano in via Is Maglias, proseguono in via San Michele, viale Sant’Avendrace, viale Trieste fino all’incrocio con via Nazario Sauro da dove riprendono il percorso ordinario.

Fermate soppresse: tutte le fermate in viale Merello (in entrambe le direzioni) fino alla rotatoria con via Is Maglias.

Si effettueranno a richiesta tutte le fermate presenti lungo la variazione di percorso.

Strada riaperta ma di filobus nessuna traccia. Solo autobus. Chissà quale scusa avranno adesso inventato per non far marciare comunque i mezzi a trazione elettrica, nonostante i rifacimenti della linea a San Bartolomeo e all'Amsicora.

manca il collaudo

E' inutile dire: ma cosa stanno aspettando a farlo ? Invero, come dicevo prima, ogni scusa è buona per favorire la prevalenza dei mezzi a combustione interna: le giustificazioni per l'eliminazione recente di lunghi tratti di linea aerea (pali compresi) non regge nell'ambito del contesto più generale di una politica sensibile all'ambiente. Del resto, in Sardegna, stanno ostacolando in tutti i modi le pale eoliche e nel contempo si mantengono aziende chimiche che con le loro emissioni provocano malattie incurabili alle persone.

Penso anch'io che non dipenda direttamente dal CTM: questa politica di tagli neoliberista e l'eccesso di burocrazia (in barba alla "semplificazione") stanno causando ritardi pesantissimi per tutte le infrastrutture (basta pensare l'attesa di quasi un anno per il collaudo della tranvia del Policlinico da parte dell'USTIF). Speriamo che almeno ripristinino in fretta il 5 filoviario in viale Merello (quello sì che dovrebbe dipendere solo dal CTM!).

Per la questione pale eoliche, beh (perdonami l'OT)... Io sono abbastanza favorevole al loro utilizzo, ma c'è da tenere conto che hanno limiti di territorio (non si può tappezzare di pale eoliche un luogo solo perché non emettono gas inquinanti, come per ogni attività antropica devono seguire regole ferree). Per altro, non è neppure vero che sono pulite al 100%: inquinamento acustico ed elettromagnetico sono dannosi allo stesso modo, sono solo più "subdoli" da riconoscere; inoltre molti dei materiali che le compongono sono tossici e quando giungono alla fine del loro ciclo di vita il loro smaltimento è costosissimo e così le pale vengono spesso conferite alle discariche. Né si può pensare di lasciarle lì senza manutenzione dopo il ciclo di vita, per ovvie ragioni di pericolo crolli. Sul fatto che poi ci siano i soliti ostacoli burocratici secondo me hai pienamente ragione, e torniamo al punto iniziale.

FINE DELLA DEVIAZIONE LINEA 5

Terminati i lavori Abbanoa in viale Merello, la linea 5 ha ripreso il percorso ordinario.

CTM non c'entra nulla con il collaudo.
L'Ispettore Ustif viene quando ha tempo...!!!!!! cioè quando decide lui.
se non erro Cagliari dovrebbe essere sotto l'ufficio di Napoli.
anzi no, ho verificato, c'è in loco

Domanda a cui neanche gli stessi autisti sanno rispondere. In effetti la quasi totalità dell'utenza è decisamente indifferente se il mezzo è a trazione elettrica o no. Anzi, spesso mi capita di sentire (anche da parte di studenti universitari) dalla gente che vedendo i cavi aerei ne deducono che con disarmante certezza il bus su cui salgono è elettrico, anche se non ha le aste.

in vigore dal 1° giorno del mese, oggi pomeriggio ho visto che vengono usati almeno un autobus sulla 30 e almeno uno sulla 31 .

Una volta (parecchi anni fa) un conducente mi spiegò che si cerca di mettere almeno un autobus su ogni linea filoviaria, casomai dovesse succedere qualche accidente alla linea aerea o un black out di quelli tosti. Certo adesso coi mezzi a generatore diesel è un problema minore, ma forse non hanno perso l'idea.

Una volta un ragazzo, quando il 5 faceva ancora capolinea in piazza d'Armi sosteneva che fosse assurdo non farlo proseguire per Is Mirrionis. Io gli feci notare che il mezzo era vincolato alla linea aerea. Ma egli replicava con la sua stessa affermazione iniziale. Allora l'amica è intervenuta affermando che avevamo due opinioni diverse. Come se fosse un opinione la circostanza che le aste debbono sempre seguire il bifilare ! Sottolineo, se mai ce ne fosse il bisogno: c'erano solo i Socimi e gli Inbus F140.

Castello. Anno 1977. In piazza Indipendenza il filobus non arrivava più da oltre 5 anni. Però c'era un'atmosfera quasi magica. Specialmente nelle sere si sentiva un silenzio che pareva suggerire i fasti dei bei tempi andati: insomma un silenzio che dava una sensazione di serenità, di calma. Sembrava che da un momento all'altro quel tanto amato filobus dovesse ritornare da quelle parti . C'era ancora il vecchio manto stradale nei cui squarci era dato scorgere il più antico ciottolato. Gli edifici vetusti erano sì scrostati, ma "veri". Un'atmosfera dove i fantasmi si trovavano a loro agio. Pareva che il tempo si fosse fermato col profumo delle cucine dei sottàni e il bucato steso nelle viuzze. E poi c'erano botteghe, c'era Radioina. C'era vita. Insomma quell'impianto fatto di tiranti alcuni dei quali reggevano la linea del vecchi tram, era pienamente recuperabile, se solo avessero avuto un briciolo di buon senso. Poi negli anni novanta fu presa la scellerata decisione di ristrutturare e tutto andò perduto. Anche per i fantasmi non c'era più posto.

Oggi 16 luglio 2015 ricorre il 53° anniversario -16 luglio 1962 - dell'inaugurazione della Linea filoviaria 11 Piazza Trento - Via Palestrina. Venivano utilizzati i Lancia Casaro del '57 e i Fiat 668. Oggi di quell'impianto resta solo il troncone Nazario Sauro-Trieste e Regina Margherita.
Mi pento di non aver preso qualche vecchio isolatore quando la stavano demolendo: sicuramente me l'avrebbero dato.
Intanto sul 5 solo autobus ormai da un mese e mezzo: a questo punto mi sembra legittimo sospettare il preludio di una dismissione di quella linea elettrica, nonostante i recenti lavori presso le rotatorie. Non ci sarebbe da sorprendersi, visto il totale disinteresse per i mezzi ecologici.