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E noi paghiamo!! la lunga storia dei filobus che dura da 14 anni, ma alla Magistratura non interessa
da Metropoli del 25/04/2016


Diventa sempre più complicata la storia dei filobus che avrebbero dovuto collegare Ceglie e Carbonara con Bari in via Capruzzi. Una telenovela costata una barca di soldi tra la indifferenza di chi ha avuto l’idea infelice di acquistare un certo numero di filobus nuovi nella convinzione che potessero essere utili nei collegamenti con la periferia est della città. Non si è mai saputo quanto li abbiano pagati, quanto sia costata la manutenzione pur senza essere stati mai usati e soprattutto a chi sia venuta questa infelice idea conoscendo le dimensioni di quei grossi automezzi e le difficoltà della loro circolazione. Inizialmente la rete filoviaria era stata quasi completamente dismessa e poi ripristinata parzialmente, c’era da realizzare la centrale elettrica e nessuno sa se questo è avvenuto e quanto sia stato speso. Oggi leggiamo di una ulteriore spesa di 118mila euro per provare i mezzi a Lecce e non si comprende perchè questa prova dei meloni non sia stata effettuata a Bari. Questa maggioranza gode di una speciale protezione divina? Possibile che nessuno abbia mai ritenuto di chiedere conto all’Amministrazione comunale optando anche per la vie legali? Noi siamo convinti che si è trattato di una bufala anche costosa così come è successo per le dodici pompe collocate sulla scogliera del lungomare di Bari e che hanno fatto la fine che si prevedeva anche lì con lo spreco ingente di risorse che potevano esser meglio utilizzate. Non vogliamo parlare contro i difensori della legalità, ma ci dicano i signori di via Nazariant a chi dovremmo rivolgerci?