Mah... dire che Torino non si muove molto...
Ricordo che Berlino è stata completamente rifatta anche per ragioni "politiche", diciamo così, per cui tutta l'Europa ha deciso di investire abbondantemente, mentre a Torino un governicchio capriccioso ha dato i soldi con cento "se" e mille "ma" perfino per un evento internazionale e unico come le Olimpiadi. E poi Berlino...
a) era semidistrutta e lacerata
b) è centrale in Europa e quindi ben più interessante come luogo in cui investire
c) è una città enorme
d) è una città "simbolo", nel bene e nel male
Fare paragoni con Torino o dire che la nostra città è immobile, almeno oggi, mi sembra un po' ingiusto. Che dovevamo fare ancora? A parte deviare i fiumi, mi sembra che abbiamo rivoltato tutto il possibile!
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Nella speranza che Mirafiori non chiuda mai (credo sia l'ultima cosa che possiamo augurarci, come se potessimo vivere di turismo come Venezia...) resto OT e faccio una piccola riflessione. Siccome Iveco ha sganciato fior di milioni per le Olimpiadi (a differenza di tante belle e ricche aziende italiane che se ne sono sbattute le palle e banfano tanto di stile italiano e di Italia protagonista ma poi non cacciano una lira e si accodano al carro olimpico per un po' di visibilità)... dicevo: siccome Iveco paga mi sembra giusto che circolino i suoi bus.
Altrimenti, scusa, che paga a fare? Per avere tre marchietti in croce sugli stendardi?
Senza dimenticare che le Olimpiadi sono arrivate a Torino anche grazie alla spinta di "qualcuno" che, piaccia o no, si è impegnato in prima persona, mentre altri si impegnano in prima persona per mettere i bastoni tra le ruote. Come quei balenghi che, di fronte all'apertura della metro dopo settant'anni, non trovano di meglio che farsi pubblicità elettorale sui "cantieri infiniti"...
Scritto da: Lucajuventino 07/02/2006 22.31
Dilettevole il discorso sul nome. Personalmente tendo a chiamarla più spesso "la metro" piuttosto che "il metrò": quest'ultimo ha però una reminscenza francese che lo può rendere più "invitante" (tanto che nel mio sito la sezione sulla metro è initolata proprio "metrò"), da buoni esterofili quali noi siamo.
Sicuramente un termine prevarrà in città (come per tutte le linee di trasporto, "il 4", "il 10" etc...) ma ora è ancora presto per sapere con certezza quale.
Non si può però confrontare Berlino con Torino perché ne usciremmo pesantemente "sconfitti". La mole di cantieri ed interventi (non solo legati al muro) che c'è stata a Berlino è almeno 10 volte tanto quanto Torino abbia realizzato negli ultimi 20 anni. Già solo il nostro piccolo passante (cosa sono 15 Km?? o 20??) sembra senza fine mentre invece gli oltre 150 Km di muro sono stati quasi completamente ricuciti in poco più di 15 anni. Certo Torino non sta mai ferma, però non si può neppure dire che si muova molto. L'ombra della Fiat grava ancora e finché non chiuderà definitivamente Mirafiori (probabilmente quando il passante sarà inaugurato, Mirafiori sarà chiusa) non ci libereremo mai definitivamente del legame Torino=Fiat (*).
Perché andiamo così piano? Perché la notte si vuole dormire o al più fare baldoria, ma non se ne parli di fare lavori stradali, raccolta rifiuti, servizio di mezzi pubblici... ovvero di notte facciamo tutto tranne che lavorare. All'estero non è così e le differenze si notano.
Le opere olimpiche saranno tutte finite per le olimpiadi, ma con quale qualità? Quanto può reggere un manto stradale messo sotto la neve o un intonaco posato sotto la pioggia?
Luca
(*) è un po' OT: ma come non dire che la FIAT sia ancora padrona di Torino se siamo costretti per le olimpiadi ad andare a prendere autobus Fiat a Milano, Perugia, Venezia e in Sardegna perché i nostri Breda e Van Hool non "piacciono"? Manco fossero il non-plus-ultra della qualità...