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LA CRISI DEL FILOBUS IN ITALIA

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    Cori x
    Post: 1.928
    Registrato il: 03/04/2006
    tranviere veterano
    00 11/02/2013 11:15
    Trammue calcola che i Saviem SC10 furono acquistati per la prima volta dalla ASM di Brescia e vennero tenuti in servizio fino ad almeno l'anno 1995 quindi con almeno 25 anni di servizio tante erano le innovazioni presenti su quel modello. C'è un articolo che lo riguarda della rivista "TuttoTrasporti" che tengo gelosamente essendo stato il mio primissimo numero che trattava di bus del Luglio 1991 che ne parla quasi con enfasi del suddetto modello. Ed a dir la verità a me piace molto. Per un mezzo di fine anni '60 e primi anni '70 non era così normale avere i sedili "riscaldabili" e foderati in pelle. Così come altre innovazioni che se volete potrò ricopiare qui quando prenderò l'articolo sotto mano. Nel frattempo posto delle foto in rete:




    Oppure guardate direttamente qui dove si vede che un solitario è stato preservato e mi sembra proprio quello suburbano a 2 porte rimasto in esercizio per lunghissimo tempo tanto era affidabile. Una cosa oggi impensabile: http://forum.milanotrasporti.org


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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 11/02/2013 13:40
    i sedili in pelle (finta o vera che sia) non hanno mai avuto vita facile in italia, soprattutto nelle grandi città
    a roma i primi treni della metropolitana (le MR 100 e 200) montavano originariamente questo tipo di sedili, ma alla fine, quando andava bene, ne rimaneva il solo supporto di legno grezzo
    ma forse in provincia è ancora diffuso il senso di rispetto verso i mezzi e gli utenti
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    Guido(62)
    Post: 242
    Registrato il: 24/09/2012
    tranviere junior
    00 12/02/2013 09:47
    Rimaniamo possibilmente in tema di filobus, in quanto sugli autobus vi è già un apposita sezione del forum
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    Ro84
    Post: 334
    Registrato il: 04/12/2007
    tranviere senior
    00 12/02/2013 11:22
    Anche la filovia di Cagliari, pur se tuttora in esercizio, ha subito pesatissimi ridimensionamenti durante gli anni sessanta.

    Pochi mesi fa è stato festeggiato il sessantenario della rete filoviaria cagliaritana (inaugurata a dicembre 1952) con l'esibizione di un quartetto di legni a bordo dei nuovissimi trollino, il giorno in servizio sulla linea 5.

    Dal 1952 al 1965 la rete è cresciuta fino a coprire (se non ricordo male i dati) 52 km di filovia attiva, dove viaggiavano le linee 5, 6, 7, 10, 11, C rosso e C nero; queste ultime due erano le più lunghe e collegavano Cagliari a Selargius, Quartucciu e Quartu Sant'Elena.

    Attorno al 1971 vennero soppresse le linee 10 e 11: la prima completamente eliminata come linea e la seconda accorpata alla linea 6, il tutto con dismissione di diversi km di bifilare, specialmente nella zona più centrale, ma fortunatamente salvando buona parte del percorso dell'11 perché riutilizzato dal 6. Nel 1976 le linee 6 e 7 divennero invece automobilistiche, mentre a fine anni ottanta venne modificato il 5, che pur rimanendo filoviario venne deviato verso un tratto in gran parte utilizzato dal tratto urbano delle linee per Quartu.

    Nella primavera del 1990 anche il servizio filoviario sul 5 venne soppresso e nel 1993 le linee C rosso e C nero vennero modificate in circolari, eliminando tutto il tragitto che attraversava la città di Quartu. Con due sole linee filoviarie, in quegli anni la rete di cagliari conobbe la sua minore estensione.

    Dal 1998 fortunatamente venne ripristinato il servizio sul 5 e nei quattro anni successivi venne pure notevolmente ampliato, portando il filobus nei quartieri a nord, dove non era mai transitato prima. Inoltre è da notare che gran parte del bifilare che una volta apparteneva al 7 viene utilizzato come linea di servizio per collegare i tragitti delle linee attive col deposito del CTM.

    Nota stonata in tutto questo è la recentissima demolizione del lungo tratto della filovia inutilizzata appartenente al vecchio tragitto del 5, che con un po' di buona volontà poteva essere riciclato da un ripristino del 6 filoviario, che per un buon 85% si trovava sotto bifilare (di linea, di servizio o in disuso). Ipotesi che ormai è diventata remotissima.

    Per quanto riguarda gli acquisti, quasi tutti i filobus della "prima ondata" vennero presi negli anni cinquanta. Da allora si dovette aspettare fino al 1981 per vedere nuovo materiale in circolazione, con l'acquisto dei famosi Inbus F140 (15 esemplari), in pratica una sorta di versione filoviaria dell'autobus U210. Sono della ditta Socimi invece quelli acquisati nel 1986 (20 esemplari) e nel 1991 (16 esemplari). L'ultimo acquisto è dell'anno scorso, 16 esemplari di Trollino 12.
    [Modificato da Ro84 12/02/2013 11:32]
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 12/02/2013 13:17
    io quegli inbus li ho visti nascere durante una visita alle officine pistoiesi proprio in quegli anni
    per me è stato il primo segno di rinascita del filobus in italia
    poi anche napoli ha rinnovato il suo parco filoviario
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    Cori x
    Post: 1.928
    Registrato il: 03/04/2006
    tranviere veterano
    00 12/02/2013 20:31
    Guido in realtà senza strapparsi i capelli una attinenza ai filobus i Saviem ce l'hanno. Basti guardare i filobus Lancia di Porto ed i BUT di Barcellona. Quelle innovazioni citate su quel mezzo bresciano sono state poste in serie da quel modello. L'SC10.
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    3215
    Post: 23
    Registrato il: 30/12/2006
    apprendista tranviere
    00 13/02/2013 17:29
    [QUOTE:121063305=Guido(62), 03/02/2013 11:18]Ivan ha comunque ragione, le FS non mi risulta abbiano mai concesso l' autorizzazione per attraversare con incrocio in sicurezza i passaggi a livello relativi alle proprie linee ferroviarie [/QUOTE]

    Alla Spezia, fino almeno al 1978, la Linea 2 attraversava i binari FS elettrificati della linea per il Porto mercantile. Il filobus procedeva "indisturbato", mentre il treno superava l'attraversamento a pantografi abbassati (c'era un tratto neutro, ma la linea di contatto era presente). La linea filoviaria comunque venne aperta nel 1953, quando la ferrovia era ancora priva di elettrificazione.

    Nei prossimi mesi, il tratto in questione sarà nuovamente elettrificato per la nuova Linea 37, ma il PL è stato sostituito, una 30ina di anni fa, da un cavalcaferrovia, quindi il problema non si pone più.

    La stessa Linea 2, più avanti, incrociava un raccordo militare non elettrificato e senza barriere, mentre la 1 intersecava il raccordo non elettrificato per l'Arsenale Militare (chiuso nel 1955, 4 anni dopo l'apertura della filovia), il cui PL era protetto da cancelletti scorrevoli.

    Almeno l'attraversamento della Linea 1 (ma se non sbaglio, anche quelli del 2) fino al 1953 erano percorsi dai tram.
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 13/02/2013 22:33
    3215:
    linea 37 ?
    che bella novità sarebe?
    purtroppo sui lavori a La Spezia ed in nuovi mezzi qui se ne sa poco...
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 13/02/2013 22:38
    trovate in rete alcune notizie della scorsa estate su La Spezia
    8 nuovi Trollino
    ripristino linee 1-2-3 ed una nuova

    http://www.lanazione.it/laspezia/cronaca/2012/08/11/757007-sfida_trasporti_pubblici.shtml
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 14/02/2013 09:19
    anche a roma fino a pochi anni fa il tram della garbatella attraversava tranquillamente un raccordo ferroviario, ma una cosa è un incrocio da percorrere a 20 kmh, una cosa è tagliare la piena linea.
    addirittura, se ci fate caso, le stesse ferrovie stanno abolendo tutti gli incroci e gli scambi inglesi sui corretti tracciati, sostituendoli con una comunicazione che prima sposta il treno sul binario contromano e poi imbocca la linea deviata che si dirama direttamente da questo
    praticamente tre scambi al posto di uno: una spesa notevole, anche per la minuziosa manutenzione che richiedono gli scambi sul corretto tracciato. se la cosa non fosse stata necessaria, non l'avrebbero di certo fatta
    e allora figuriamoci se permetterebbero ad una tranvia di incrociare le loro linee
    ah, BENVENUTO 3215, non mi ero accorto che sei una new entry, e grazie per le interessanti notizie
    [Modificato da trammue 14/02/2013 09:23]
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    3215
    Post: 23
    Registrato il: 30/12/2006
    apprendista tranviere
    00 14/02/2013 17:42
    Grazie per il benvenuto! (vi seguo cmq da un po') [SM=x346229]


    Appena ho un po' di tempo, vedo di postare una foto dell'incrocio filo-ferrovario spezzino, databile alla metà dei '70.

    Per le news spezzine, rispondo sull'apposito topic.
    [Modificato da 3215 14/02/2013 17:43]
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    Tallero03
    Post: 1.010
    Registrato il: 26/08/2010
    tranviere veterano
    00 23/02/2013 17:52
    A Cagliari non è stato salvato alcun vecchio mezzo filoviario. Ricordo che fino agli inizi degli anni '90 rimasero accantonati IN DEPOSITO per anni numerosi Fiat 2405 del '61 per poi essere miseramente demoliti: bella ricompensa per l'eccellente servizio offerto sulle strade del capoluogo sardo in quasi 30 anni e un pugno in faccia alla memoria e alla cultura. Che dire poi dell'unico 668 ormai arrugginito che vedevo ancora in quegli anni: purtroppo stessa fine.
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    Guido(62)
    Post: 242
    Registrato il: 24/09/2012
    tranviere junior
    00 08/03/2013 22:49
    Altra causa che comportò la soppressione di alcune filovie extraurbane fu quella di eliminare la palificazione lungo le strade, col pretesto che i pali filoviari potevano causare gravi incidenti stradali nel caso venissero urtati dagli autoveicoli.
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 17/03/2013 11:31
    Reperti storici....di Fermo
    l'altro giorno son stato a Fermo e dopo una certosina ricerca sono riuscito a ritrovare qualche reperto....della filovia. veramente poca roba.
    in tutto 3 vecchi pali: 1 lungo le mura di via Crollalanza, 1 in via del tiro a segno, strade dove passava il bifilare unico dlele linee urbane 3 e 2; l'ultimo è visibile ancora davanti all'entrata dello stadio Recchioni, lungo la linea principale per Porto San Giorgio
    [Modificato da TROLLINO59 17/03/2013 11:32]
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    Guido(62)
    Post: 242
    Registrato il: 24/09/2012
    tranviere junior
    00 17/03/2013 18:28
    Trollino, ma a Fermo esistevano anche le filovie urbane 2 e 3 oltre alla linea extraurbana per Porto S.Giorgio ?
    Puoi dirmi in tal caso il percorso delle linee filoviarie urbane ?
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    TROLLINO59
    Post: 3.987
    Registrato il: 07/03/2007
    tranviere veterano
    00 18/03/2013 00:17
    ho vaghi ricordi, ma una transitava per il Seminario e l'altra forse arrivava a Borgo Diaz.
    chiederò lumi ad amici di Fermo
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