Un po' di SANO rilassamento

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Francesco E.
00martedì 25 agosto 2009 22:48

il fatto di considerare storico qualsiasi veicolo di vent'anni, a mio giudizio, non ha alcun senso.


Non mi pare che il Legislatore abbia inteso fare tutt' un fascio circa le auto dai 20 ai 30 anni....tant'è, lo ripeto, che la Legge 342/2000 parla di una "lista di veicoli ultra ventennali di particolare interesse storico"... anzi l' Articolo 63 recita esattamente così:


Art. 63.

(Tasse automobilistiche per particolari
categorie di veicoli)

1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.

2. L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:

a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;

b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;

c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.

3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.

4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 per i motoveicoli.



Da quanto su scritto risulta INEQUIVOCABILMENTE PALESE che l'ASI ha completamente eluso quell' Articolo non uniformandosi al di lui dettame che, peraltro, in quel "sono individuati" (e non a un più permissivo "possono") indica chiaramente un obbligo, rafforzato fra l'altro dal fatto che la stessa ASI è chiamata direttamente in causa dal Legislatore (e forse in questo io ci leggo anche un certo interesse da parte di qlcn nei palazzi...poiché un più generico "associazioni del settore" avrebbe quasi certamente spento sul nascere qualsiasi tentativo monopolista e di strumentalizzazione della Legge!).
In effetti l'Ente, ben due anni DOPO l'entrata in vigore della 342, si limitò semplicemente (e direi anche in maniera provocatoria) a rendere pubblica una lista di vetture che altri non erano che quelle dei propri associati al 31/12/2001 (ovvero specifiche vetture e non certamente un generico modello)! Peraltro commettendo anche una potenziale incredibile ingiustizia ai danni di un possibile proprietario di un modello di vettura IDENTICO a uno di quelli comparenti nella Lista ASI ma non esentabile perché costruito in un anno diverso (Mi chiedo, ad esempio, cosa ne pensi uno sfortunato possessore di una Maserati Merak del 1979 che non è esentabile poiche tra un modello del'78 ed uno dello '80, quella, è l'unica che non compare!) Detta lista ormai è anche inutile poiché, non essendo aggiornata dal 2002, quasi tutte le vetture presenti in essa hanno ormai più di 30 anni e quindi esentate in automatico (e fra due anni lo saranno tutte);
l'altra considerazione che mi viene in mente è: perché mai l'ASI (che ha come presidente un avvocato fra l'altro) ha contravvenuto un principio elementare della giurisprudenza mondiale? Ovvero....quello che le leggi, anche se ingiuste, vanno cmq rispettate e, casomai, contestate nelle sedi opportune! In altre parole perché in due anni (dall'entrata in vigore fino alla pubblicazione di quella farsa di lista) non si è rivolta, visto che aveva peso, misura e qualità per farlo, al TAR o al Consiglio di Stato? Forse perché (visto che chi la presiede è un avvocato di lunghissima esperienza) una simile strada avrebbe prodotto una quasi certa soccombenza? O forse, l'elusione era una strada maestra poiché, essa, era certa, nonostante la palese violazione, di restare impunita (complice anche qlc, diciamo, "indolenza" di palazzo)? Certamente se il sottoscritto si comportasse in maniera analoga, ad esempio smettendo di pagare il bollo della propria Alfa per il motivo che dopo 24 anni forse ha già dato tantissimo all'erario (motivo moralmente valido ma giuridicamente inconsistente...), ne pagherebbe immediatamente le conseguenze....
(ferpas)
00giovedì 7 gennaio 2010 14:52
una curiosità: ma per poter iscrivere una macchina all'ASI quali requisiti ci vogliono???
Augusto1
00giovedì 7 gennaio 2010 15:24
A me risulta che, oltre alla data di immatricolazione, basta che la macchina sia in buone condizioni, anche esteriori. Null'altro.
(ferpas)
00giovedì 7 gennaio 2010 16:22
infatti era proprio quello che mi incuriosiva le condizioni della macchina cioe quali sono i requisiti
Francesco E.
00giovedì 7 gennaio 2010 23:34
Ovviamente non deve nemmeno essere un palese tarocco...
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