Una splendida giornata passata tra tram, filobus, metropolitane e funicolari
Sabato 14 marzo è stata l'occasione per far fare bella figura alla nostra città e mostrare, con la nostra passione e competenza, l'ampia varietà del trasporto pubblico napoletano a tre appassionati stranieri, nonchè "addetti ai lavori".
Tutto è partito da un contatto su un forum tra il nostro Gennaro "filobustiere" e Lars F. Richter, appassionato di treni di Amburgo e membro del museo tramviario di Copenaghen che cercava qualcuno del posto per organizzare una visita al sistema di trasporto su ferro di Napoli. Gennaro si è rivolto ad alcuni di noi (Augusto, Biagio, Pasquale) ed è riuscito ad organizzare una splendida giornata metro-funi-tramviaria a cui hanno partecipato anche René Felgentreu (controllore del traffico della S-Bahn Berlinese) e Daniel David Joseph (detto "Danny"), addirittura da Chicago, autista della locale compagnia di trasporto pubblico.
L'appuntamento è alla stazione Centrale alle 11, per ricevere i 3 visitatori in arrivo da Roma con l'alta velocità; oltre a Fiobustiere che conduceva la conversazione in inglese, c'eravamo io, Biagio "BiagPal" e Pasquale "(ferpas)" a fare gli onori di casa. La prima tappa, organizzata da Augusto grazie alla disponibilità dell'ANM e in particolare del signor Spagnuolo di San Giovanni, prevedeva la visita al deposito tranviario; ci siamo quindi subito diretti in piazza Garibaldi per prendere un mezzo che ci portasse sul luogo, su esplicita richiesta dei nostri ospiti un filobus. In pochi minuti è sopraggiunto un F19 ANM che ci ha condotti a San Giovanni, percorrendo però il tratto fino a via Reggia di Portici in marcia autonoma tra il disappunto degli stranieri: abbiamo spiegato che l'autista aveva dovuto staccare le aste per superare un ostacolo prima di piazza Garibaldi, ed il successivo tegolino per rialzare i trolley era presso il raccordo autostradale.
Al deposito di San Giovanni ci attendevano Augusto e Maurizio "mark815" che ci hanno condotto nell'officina sul retro a vedere lo stato della Meridionale 1029 in restauro, di cui non è permesso ancora inserire foto; per ora copio questa di Augusto che immortala il gruppo teutonicamente schierato per fotografare il tram storico:
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Da sinistra: io, Danny, Pasquale, Lars, René e Biagio; mancano giusto Gennaro, che ha deciso di non fare fotografie per potersi dedicare meglio agli ospiti, e Maurizio che evidentemente è superiore a queste emozioni
Dietro alla Meridionale, una "Carrelli" in manutenzione ordinaria, quasi al termine dei lavori
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All'esterno, oltre ai tre Sirio in servizio sulla 29 (qui la 1102)
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ed alle Carrelli in sosta, scorgiamo qualche intruso: si tratta dei TurbCity 490 e dei CityClass 491 utilizzati sul 4 che fanno capolinea in una corsia del deposito lasciata appositamente libera, in attesa che i lavori in via Marina permettano di ripristinare l'1 e il 4 tranviari.
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Il confronto tra le Carrelli ricostruite e la Meridionale 961, ormai spogliata di tutto ciò che potrebbe essere utile al restauro della 1029, è impietoso:
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Tre epoche (e due generazioni) a confronto:
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Anche la malmessa 964 fa bella figura a fianco dela 961!
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All'interno del capannone di rimessa la 1047 è in splendida forma ed attende solo che i binari siano liberi fino a piazza Sannazaro...
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La visita prosegue nell'altra officina, dove si rialzano le casse per lavorare alle parti meccaniche; sotto i ferri c'è il primo Sirio
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In cabina, un pannello smontato fa capire l'origine industriale dei componenti utilizzati da Ansaldo per il cruscotto dei Sirio
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Uno dei carrelli del 1101 completamente smontato, a sinistra si intravedono i motori; la particolarità di questi carrelli è di avere la parte centrale completamente vuota per consentire il pavimento ribassato anche in loro corrispondenza: a questo scopo non sono dotati di assi tradizionali ma di ruote isolate, ed i motori di trazione sono montati longitudinalmente (all'esterno del telaio) anzichè trasversalmente, azionando quindi ciascuno le due ruote dello stesso lato.
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I carrelli di questo tipo non possono ruotare rispetto alla cassa, che si appoggia tramite le quattro sospensioni pneumatiche visibili negli angoli estremi; per questo motivo i moderni tram a piano integralmente ribassato sono articolati ed hanno ripreso un po' l'eredità dei vecchi tram "due camere e cucina", con le casse di estremità solidali ai carrelli ed una cassa centrale sospesa a queste.
Il confronto con un carrello a struttura tradizionale, con trave centrale portante il perno di rotazione e motori trasversali: si tratta del carrello anteriore tipo Commonwealth della 1052...
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..che sta facendo da cavia per alcune sperimentazioni e ammodernamenti volti a migliorare questi tram nati negli anni '30 e farli durare ancora a lungo: leggero arretramento del posto di guida, nuovi display esterni, qualche ritocco alle carenature, nuovi interni con rifacimento integrale del sottocielo che sarà dotato di illuminazione cepuscolare a led, fissaggio dei vetri frontale e posteriore senza guarnizioni come sui Sirio. La cabina di guida
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Il lato posteriore
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Il carrello posteriore, portante; ricordiamo che oggi tutte le Carrelli hanno rodiggio Bo'2' con due motori CGE CT139K.
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In un angolo dell'officina un motocompressore nuovo attende di essere installato sul suo tram
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