13/05/2008 17:08 |
|
| | | OFFLINE | | Post: 5.828 | Registrato il: 07/01/2008
| maestro tranviere | |
|
Il motore dei filobus, come quello dei tram e quello della maggior parte dei treni è stato sempre a corrente continua. Solo in questi ultimi anni, grazie ai progressi dell'elettronica, si possono usare altri tipi di motore, ma per l'epoca che devi trattare questo non ti interessa. L'alimentazione era ottenuta da un doppio filo (uno positivo e uno negativo), chiamato appunto "bifilare", con la tensione di 6-700 volt. Il conducente, con il pedale dell'acceleratore, diciamo così, commutava questa tensione e poteva regolare la marcia, mentre non esisteva assolutamente il cambio poichè il motore elettrico non ne ha alcun bisogno. Che altro dire?
La gestione delle reti urbane era, come oggi, per la maggior parte affidata ad aziende municipali, ma in alcune città (es. palermo) c'erano società a capitale privato.
Di foto su questo forum ce ne sono quante ne vuoi.
Comunque non è del tutto vero quello che ti hanno detto: se a roma mussolini a fatto pulizia di binari nel centro, in altre città, milano in testa, i tram hanno prosperato con continue estensioni della rete e con l'immissione in servizio di vetture sempre più moderne. |