TESI SUI FILOBUS

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helpTESINA
00lunedì 12 maggio 2008 20:15
aiuto
salve
mi presento sono alessio e ho 19 anni ed ho bisogno del vostro aiuto.
sto frequentando l'ultimo anno del tecnico industriale specializzato in elettrotecnica quest anno ho la maturita e devo fare la tesina.
io porto il fascimo e per collegarlo ad elettrotecnica volevo usare questa tattica che sarebbe parlare dei mezzi di trasporto ad esempio tram o filobus del tempo del fascimo,la domande che vi porgo sono :
1-che motore utilizzavano?
2-mi potete spiegare il funzionamento?
3-avete foto ?

ciao
edoal
00lunedì 12 maggio 2008 20:34
ciao
Ciao Alessio, beh mi sembra un'ottima correlazione: durante il Fascismo si diede corso all'installazione di numerose reti filoviarie, i filobus utilizzavano corrente elettrica che ben poteva essere prodotta internamente grazie alle centrali idroelettriche. Il fabbisogno energetico dell'Italia di allora era basso, e le poche centrali bastavano.. viceversa per far funzionare autobus serviva gasolio e benzina, derivati del petrolio di cui l'Italia ne era carente, e il Duce non volle una stretta dipendenza dall'estero quanto a rifornimenti.
Circa il motore del filobus, puoi fare una ricerca in rete, sicuramente troverai numerose informazioni ed anche foto, oppure anche su questo sito se c'è una sezione dedicata alla tecnica. In alternativa, ti consiglio il volume "Giro d'Italia in filobus", edito da Calosci di Cortona, ci sono un sacco di foto e la storia di tutte le reti italiane dagli Anni Venti sino ad oggi.

Buon lavoro, Edoardo
helpTESINA
00lunedì 12 maggio 2008 21:04
grazie
ti ringrazio !
in rete non ho trovato moltissimo.
mi sono registrato in questo forum apposta comunque sia adesso controllo nella sezione "tecnica"
grazie mille
trammue
00lunedì 12 maggio 2008 21:38
guarda pure nella sezione "tram di napoli" dove c'è una discussione "tesi sul tram" su cui abbiamo già dato diversi consigli ad un ragazzo poco più grande di te
una sezione tecnica specifica ancora non c'è su questo forum, penso che dovrei decidermi ad aprirla io...
andrea79.b
00martedì 13 maggio 2008 00:45
Ciao!

Lascia stare i tram: durante il fascismo si fermò l'espansione delle linee tranviarie in Italia, lo stesso Mussolini li odiava.
Si dice che i fascisti fecero presto fuori i tram da via Nomentana perchè davano fastidio al Duce che abitava proprio lì, a Villa Torlonia.

Concentra la tua attenzione sui filobus.
Fortissimo è infatti il legame fascismo-filobus tant'è che questo mezzo fu considerato il veicolo del regime, simbolo dell'Italia che si rinnovava.
Ciò trova riscontro nella trasformazione in tutta Italia della maggior parte delle linee tranviarie in filoviarie.
In alcune città (Palermo, Catania,...) il servizio tranviario fu completamente soppresso per far posto ai filobus.

[SM=x346219]

trolleybus58
00martedì 13 maggio 2008 08:25
Tra l'altro le prime vetture "filoviarie", come si evince dalla pubblicazione della Calosci, risalgono a ben prima del fascismo, verso gli inizi del '900 (La Spezia-Portovenere, Siena, L'Aquila, sono solo alcune), anche se la loro durata fu effimera, un tipico esempio di "autarchia" preminentemente fascista fu invece la Filovia dello Stelvio, formata prevalentemente da filocarri (camion elettrici), tranne due filocorriere per il trasporto delle maestranze, costruita ad uso esclusivo dei cantieri per la costruzione delle dighe a servizio dei numerosi bacini imbriferi della zona: vista la abbondante disponibilità della fonte idroelettrica, i costi di movimentazione dei materiali dei cantieri furono praticamente nulli, un pò come gli odierni autobus ad idrogeno di Reykyavik la cui fonte geotermica per l'elettricità necessaria alla produzione di questo comporta lo stesso vantaggio...troverai sulla fonte citata (tra l'altro con le citazioni tecniche più basilari sulla produzione filoviaria dell'epoca) anche questa interessante "filovia da cantiere"...
helpTESINA
00martedì 13 maggio 2008 16:35
ok daccordo mi concentro sui filo bus .
pero rimane sempre il fatto che non so come erano fatti che motore avevano , come funzionavano, e qual erano le societa che gestivano questi filo bus ?

grazie per la disponibilita !
ct139k
00martedì 13 maggio 2008 17:07
FILOBUS DOVE?
Sinceramente non riesco a capire l'ultimo post di helpTESINA. I filobus hanno circolato e/o circolano su 52 reti nazionali per cui non ci si può chiedere quale società li gestisse. In che città e/o rete ci troviamo? E poi di quali modelli vogliamo parlare? Io a casa ho moltissimo materiale - ad es. - sui primi fiobus costruiti dalla FIAT e credo che - per collegarsi all'argomento "FASCISMO" - basterebbe citare un po' dei modelli dell'epoca a due e a tre assi. Partendo dall'affermazione mussolininana che la parola d'ordine nei trasporti deve essere "FILOBUS" (così il duce all'inaugurazione della Rimin-Riccione) si può passare a parlare della costruzione delle varie reti in Italia e quindi entrare nel dettaglio tecnico (ad es. citare motore ed apparecchiature elettriche montate sui FIAT 635 o 656 o 672... tenendo presenti alcune caratteristiche di dettaglio: doppio motore nelle prime veture, equipaggiamenti di derivazione tranviaria, ecc.)
trammue
00martedì 13 maggio 2008 17:08
Il motore dei filobus, come quello dei tram e quello della maggior parte dei treni è stato sempre a corrente continua. Solo in questi ultimi anni, grazie ai progressi dell'elettronica, si possono usare altri tipi di motore, ma per l'epoca che devi trattare questo non ti interessa. L'alimentazione era ottenuta da un doppio filo (uno positivo e uno negativo), chiamato appunto "bifilare", con la tensione di 6-700 volt. Il conducente, con il pedale dell'acceleratore, diciamo così, commutava questa tensione e poteva regolare la marcia, mentre non esisteva assolutamente il cambio poichè il motore elettrico non ne ha alcun bisogno. Che altro dire?
La gestione delle reti urbane era, come oggi, per la maggior parte affidata ad aziende municipali, ma in alcune città (es. palermo) c'erano società a capitale privato.
Di foto su questo forum ce ne sono quante ne vuoi.
Comunque non è del tutto vero quello che ti hanno detto: se a roma mussolini a fatto pulizia di binari nel centro, in altre città, milano in testa, i tram hanno prosperato con continue estensioni della rete e con l'immissione in servizio di vetture sempre più moderne.
trolleybus58
00martedì 13 maggio 2008 17:24
Precisazione su Milano
Anche se lo stesso Mussolini, a Milano, fece pressioni per togliere il "carosello tranviario" (come lo chiamava lui) da Piazza Duomo!
Augusto1
00martedì 13 maggio 2008 17:48
A Napoli nel 1940 c'è stata la massima espansione della rete tranviaria! Il nostro amico credo scriva dai dintorni di Roma, comunque...
helpTESINA
00martedì 13 maggio 2008 20:35
io sono ignorante su questi veicoli,poi non devo parlare di determinate motrici se cosi si chiamano.
comunque gia che mi avete detto che avevano un motore in corrente continua è un bel passo,poi se avete roba scritta mi fa comodo.
rigaurdo le societa che gestivano questi veicoli a me mi interessa un nome di una societa come ad esempio l'ATAC non so se esisteva in quel, per collegarlo con diritto che avevo pensato di portare L'SPA.

grazie per la collaborazione
Augusto1
00martedì 13 maggio 2008 20:45
Ai tempi che ti interessano a Roma c'era l'ATAG, dove la G stava per "Governatorato".
trammue
00martedì 13 maggio 2008 21:41
Andrea 79 barrato scrive dalla sicilia. Anche a palermo nel 1940 le tranvie furono totalmente soppiantate dalle filovie, ma li non fu una scelta politica: palermo ci ha sempre tenuto a darsi un volto moderno e la rete tranviaria era ormai fatiscente e troppo limitata per una città in espansione, in sostanza era comunque tutto da rifare! E la società privata che gestiva il servizio ritenne conveniente la scelta filoviaria. Furono tutti contenti: utenti, autorità e....ragionieri.
A roma invece i tram centrali furono soppressi toutcourt nel 29, e solo otto anni più tardi comparvero i filobus, quando il malumore della gente per gli autobus piccoli, scomodi, rumorosi e puzzolenti era giunto fin sopra il "balcone"
andrea79.b
00martedì 13 maggio 2008 22:03
A Palermo ci fu una graduale sostituzione delle linee tranviarie con quelle filoviarie nei primi anni '40, qualcosa di simile avvenne a Catania.
Ovviamente una così radicale trasformazione del sistema di trasporto urbano non poteva essere una scelta fatta fuori dai "palazzi", soprattutto durante una dittatura.
Per quanto rigurda Palermo riporto una frase di un libro in mio possesso circa tale trasformazione:

"risulta evidente come il problema richiedesse uno studio dettagliato e approfondito allo scopo di arrivare ad una soluzione che rappresentasse un notevole contributo all'autarchia nel campo dei trasporti."

La linea è quella che ho descritto in un precedente post:
introdurre un nuovo mezzo in sostituzione dei tram in modo tale da non dipendere da altri stati dal punto di vista energetico, la corrente elettrica se la producevano gli italiani, il gasolio no.
Questa politica è detta, come scrive Di Lorenzo nella sua storia dei filobus siciliani, autarchia e fu la linea seguita dal fascismo.

andrea79.b
00martedì 13 maggio 2008 22:07
Riporto di seguito l'elenco delle reti tranviarie soppiantate dalle filovie durante il fascismo sperando sia utile per Alessio:

Vicenza (1928)
Salerno (1937)
Rimini (1938)
San Remo (1942)
Brescia (1936)
Como (1938)
Cremona (1940)
Bari (1941)*
Palermo (1939-1947)
Catania (1940-1947)
Livorno (1935)
Perugia (1943)
Venezia (1938)

* alcune linee tranviarie a Bari sono sopravvissute sino al 1952
andrea79.b
00martedì 13 maggio 2008 22:12
per trammue

79b non è una linea di autobus

[SM=x346232]

Andrea è il mio nome, 79 il mio anno di nascita, b l'iniziale del mio cognome.

[SM=x346220]

[SM=x346219]

Andrea Bonaccorso
trammue
00martedì 13 maggio 2008 23:35
Già, quello del film di fantozzi era il 77 barrato.
birillo2000
00giovedì 15 maggio 2008 13:44
inizio di tesi
per il caro nuovo amico:
potreste partire da questo spunto:il trasporto pubblico inzio'
con la scelta della rotaia (tram a cavalli, tram elettrico)
in quanto le strade erano tutte sterrate con la conseguente
creazione di polvere al passaggio di un minimo mezzo.
Con l'asfaltature delle strade si optò per la scelta di
mezzi il cui spostamento da una sede ben definita (binario)era ed è
molto più elastico(bifilari): il filobus. Nella città di
La spezia, nel lontano etc etc.....
Ciao,

helpTESINA
00giovedì 15 maggio 2008 17:04
grazie mille a tutti per i consigli.
ricapitolando avevano un motore in corrente contiuna giusto ?
una cosa per Augusto1 in rete non trovo niente per saperne di piu sul ATAG se hai qualcosa ?
grazie ancora a tutti
trammue
00giovedì 15 maggio 2008 18:30
prova a questo sito

http://digilander.libero.it/micbas832/tramroma/index.htm

comunque ne atac ne atag erano spa, ma aziende municipalizzate
andrea79.b
00giovedì 15 maggio 2008 21:24
[SM=x346220]

E' il sito più indicato per questo tipo di ricerca
birillo2000
00venerdì 16 maggio 2008 07:57
Sempre ciao,
stai attento nei primi filobus (656..) i motori erano
due: uno per ogni ruota posteriore.
birillo2000
00sabato 17 maggio 2008 06:34
correzione
Ciao, confermo un motore per ogni coppia di ruote posteriori
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