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Tunnel di base del Lotschberg e altro

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2016 15:01
16/06/2007 14:57
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Capotreno
Ieri 15 giugno si è svolta la cerimnonia inagurale del nuovo tunnel di base del Lotschberg (Svizzera). Il tunnel di base del Lötschberg porta da Frutigen nel Kandertal / Altopiano bernese a Raron nel Vallese. È lungo 34.6 km ed è concepito come tunnel ferroviario a due condotti e a corsia unica con direzioni separate. I lavori sono iniziati circa 10 anni fa.
Questa nuova linea (che si affianca a quella storica) permetterà dal dicembre 2007 (cambio di orario) di portare 110 treni merci/giorno e 90 treni passeggeri/giorno sull'asse che dal Sempione porta a Berna.

18/06/2007 14:15
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Sul Secolo XIX di sabato è stato pubblicato uno stralcio del discorso inaugurale tenuto dal ministro federale dell'ambiente e dei trasporti, Moritz Leuenberger. Mi sembra opportuno citarne i passi più significativi:
- "L'aspetto principale non è la redditività, bensì la coesione nazionale, la partecipazione di tutte le regioni alle nuove linee ferroviarie, agli investimenti per le generazioni future. Per questo il nostro paese vanta una rete ferroviaria così densa"
Semplicemente MITICO, al confronto con ciò che si sostiene nel nostro paese, dove i vecchi boiardi dei carrozzoni clientelari si sono convertiti alla "managerialità" e parlano a ripetizione di redditività come merdaioli rivestiti a nuovo ed ammessi al palazzo dei signori, e dove si continua a fare strame delle linee secondarie, che come la Svizzera ci insegna, svolgono una funzione primaria di apporto alle grandi linee.

- "Abbiamo istituito il fondo per il finanaziamento dei progetti d'infrastruttura dei trasporti pubblici(...) con i proventi della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (Tptcp), dopo anni di agguerrite trattative con l'UE" "Questa montagna è stata spostata dagli elettori svizzeri: sono stati loro a volere la politica di trasferimento, ad avviarla, confermarla e radicarla nella Costituzione, e a difenderla in più di un'occasione"
Come dire: se fosse per l' UE, la cui politica è posta costantemente sotto ricatto dalle lobby dell'autotrasporto, col cazzo che si sarebbero realizzate le infrastrutture e la strategia di dissuasione del traffico su gomma, ovvero gli impegni sull'effettivo trasferimento dei traffici dalla strada alla rotaia che i più moderati dei no TAV della Val di Susa hanno cercato inutilmente di ottenere in cambio di un'apertura sul progetto. Non è un caso infatti che il tunnel di base del Brennero parta in ritardo, e solo dopo che le parti interessate (soprattutto il Lander del Tirolo) hanno ottenuto precise garanzie.

C'è da sperare che la tenacia elvetica sia contagiosa... [SM=g27988]
18/06/2007 15:15
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Così è parlare! [SM=g27985]
16/06/2009 22:13
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da www.ilsole24ore.com

Tunnel del Gottardo
cade l'ultimo diaframma
di Lino Terlizzi

In Svzzera è caduto l'ultimo diaframma del tratto Erstfeld-Amsteg, uno dei principali nella nuova galleria ferroviaria di base del San Gottardo. E' il penultimo tratto, quando tra due anni cadrà anche quello tra Faido e Sedrun, la galleria record di 57 km lungo l'asse Nord-Sud Europa sarà pronta per ricevere le strutture. Il lotto 151, cosi' si chiama questo tratto inaugurato ad Amsteg, non è stato facile, si temevano ritardi ma alla fine i 7,2 km si sono giocati in 18 mesi, 6 meno del previsto.

Tutto il progetto delle Nuove trasversali ferroviarie alpine (Ntfa) e di Alptransit, con le nuove gallerie del San Gottardo e del Loetschberg-Sempione e con opere laterali connesse, vale 32 miliardi di franchi (oltre 21 miliardi di euro), forniti dalla Confederazione. Un parte dei fondi viene dalla tassa sul traffico pesante. In Svizzera la strada finanzia la rotaia. In passato è successo che per i trafori storici anche Paesi vicini, come Germania e Italia, partecipassero agli investimenti, ma questa volta no.

Per quel che riguarda l'Italia, uno degli argomenti maggiori di discussione tra Berna e Roma è stato sin qui il rischio che una volta messo in piedi il gigantesco Alptransit (la nuova galleria del Loetschberg è già in funzione, il nuovo San Gottardo con annessi e connessi lo sarà nel 2017) poi nella Penisola non vi siano le strutture ferroviarie per ricevere la marea del traffico su rotaia da Nord, specie per le merci. Ma il ministro elvetico dei Trasporti, Moritz Leuenberger, a lato della inaugurazione ha stemperato le polemiche ed ha richiamato l'utilità deii lavori in corso della apposita commissione italo-svizzera su questi temi.

Il nuovo traforo del San Gottardo a regime consentirà di registare il passaggio quotidiano di 120 treni merci e di 65 treni passeggeri nelle due direzioni. Traffico piu' intenso ed anche piu' veloce, con inevitabili ricadute anche per il sistema-Italia, L'entrata in funziona complessiva della nuova gallerias e delle strutture annesse è prevista per il 2017.


14/10/2010 16:01
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da www.comune.genova.it
15 - 17 ottobre. A Genova il conto alla rovescia per il San Gottardo
La Svizzera sceglie Genova per festeggiare la fine dei lavori di scavo della galleria più lunga del mondo


Il 15 ottobre alle 14, dopo undici anni di lavori, in Svizzera cadrà l’ultimo frammento di roccia tra Faido e Sedrun e il San Gottardo con i suoi 57 km diventerà il tunnel ferroviario più lungo del mondo.

E’ un momento fondamentale nella costruzione del corridoio ferroviario che collegherà in alta velocità Genova e il Mediterraneo con Rotterdam e il mar del Nord, passando appunto per la Svizzera sotto il San Gottardo: 1400 km di ferrovia tra nord e sud per treni viaggiatori che viaggeranno fino a 250 km/h e per il trasporto merci, riducendo così l’inquinamento e il traffico dei tir.

Per l’occasione l’Ufficio dei Trasporti svizzero, in collaborazione con Presenza Svizzera e con il sostegno dell’Ambasciata svizzera di Roma e del consolato generale di Genova, organizza a Genova tre giorni di festa: in piazza Caricamento da venerdì 15 a domenica 17 ottobre un grande cubo composto da container sarà il centro dei festeggiamenti per la fine degli scavi al San Gottardo, rinnovando così lo storico rapporto tra la Svizzera e il suo ideale porto sul Mediterraneo.

Venerdì 15, dopo l’apertura istituzionale del programma, con il sindaco di Genova Marta Vincenzi, l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Ezio Chiesa, l’ambasciatore svizzero Bernardino Regazzoni e il Vicedirettore dell’Ufficio federale dei Trasporti svizzero Pierre-André Meyrat, tra le 14 e le 15 il cubo di Genova sarà collegato con il San Gottardo, per seguire in diretta l’ultima spallata di Sissi, la gigantesca fresatrice che butterà giù l’ultima roccia.

Sabato 16 e domenica 17 nel cubo, aperto al pubblico, sono in programma show multimediali, spettacoli e installazioni, che rinnoveranno la memoria dei genovesi sulla storia dei rapporti tra la città e la Svizzera guidandoli per mano nel futuro, quando la ferrovia del San Gottardo permetterà a Genova di essere crocevia fondamentale del Mediterraneo.

Nelle serate di sabato e domenica la musica rock incendia il cubo.

Sabato 16 i Dorothy’s Doll, celebri in città per il loro rock melodico e veloce, fanno da apripista ai Transit, una delle band protagonista delle classifiche rock elvetiche.

Nel pomeriggio di domenica 17 la New Azzan Big Band, orchestra composta da sassofoni, tromboni, piano, chitarra, basso e batteria e diretta dal maestro Roberto Papis intratterrà con il suo eclettico jazz-swing i genovesi a passeggio alla scoperta del futuro.

Info e programma anche su
www.bav.admin.ch
www.57km.ch
14/10/2010 16:40
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Capotreno
Sapete perchè hanno scelto Genova per festeggiare? Ve lo dico io!
La talpa che ha scavato il tunnel è completamente automatica, ha una mappa sullo schermo del posto di pilotaggio, l'operatore indica il posto di partenza e il posto di arrivo, poi lei fa tutto da sola.
E' successo che hanno scritto San Gottardo, ma non hanno specificato quale, per cui la talpa è partita si, ma in direzione di S.Gottardo, tra Staglieno e Molassana!
Il punto preciso dove doveva arrivare era Sedrun, ma anche li si sono sbagliati e hanno scritto setrun, per cui sbucherà a S.Gottardo, in Via Piacenza, dietro il besagnino che vende aranci!
[Modificato da giambo64 14/10/2010 16:52]
14/10/2010 16:46
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Ecco perché ci hanno messo 11 anni, ci hanno fatto il terzo valico come sorpresa! lo abbiamo già e nessuno lo sospettava... a parte gli scherzi, ho visto un documentario sulla costruzione del tunnel e i lavori sono stati difficilissimi, tutto scavato in piena roccia, acqua da tutte le parti, una vera impresa epica. Direi che hanno scelto Genova non a caso, lo dice anche il comunicato del Comune, Genova sarebbe il loro porto ideale, peccato che noi non lo sappiamo e invece di incentivare il trasporto su ferro, incentiviamo quello su gomma... [SM=g10811]
14/10/2010 16:48
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Re:
giambo64, 14/10/2010 16.40:

Sapete perchè hanno scelto Genova per festeggiare?
...


Mi sembra sia scritto nel comunicato

E’ un momento fondamentale nella costruzione del corridoio ferroviario che collegherà in alta velocità Genova e il Mediterraneo con Rotterdam e il mar del Nord, passando appunto per la Svizzera sotto il San Gottardo: 1400 km di ferrovia tra nord e sud per treni viaggiatori che viaggeranno fino a 250 km/h e per il trasporto merci, riducendo così l’inquinamento e il traffico dei tir.


vedi anche www.bav.admin.ch/aktuell/_veranstaltungen/02863/index.html...


14/10/2010 16:51
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EM, forse tu non hai letto il mio, che era uno scherzo! [SM=g27987]
14/10/2010 17:33
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www.alptransit.ch/

impressionante!
15/10/2010 09:08
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Credo che valga la pena, nel fine settimana, di fare un salto a vedere le istallazioni del cubo a Caricamento... [SM=g28002]
15/10/2010 09:41
speriamo che nessuno si scandalizzi del fatto di avere cassoni vicini a Palazzo San Giorgio [SM=x1177057]
15/10/2010 14:49
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Piccola domandina provocatoria (in senso buono, ovviamente):
come mai, in questo forum, tutti entusiasti del tunnel Svizzero mentre per quello del terzo valico ci sono così tanti contrari?
Anche là c'era già una ferrovia sullo stesso tracciato, perchè in Svizzera va bene fare una ferrovia nuova e da noi no?
Il tunnel del S.Gottardo fa parte dello stesso corridoio che deve unire Genova a Rotterdam, gli Svizzeri vengono da noi a festeggiare il tunnel più lungo del mondo e noi che facciamo? Gli diciamo che che siamo già pronti con le nostre modernissime ferrovie dell'800?
15/10/2010 16:31
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Gottardo, ecco il tunnel dei record

di Vincenzo Foti

Svizzera. Tolto l'ultimo diaframma, la galleria ferroviaria si estende in tutti i suoi 57 km, primato del mondo. Si andrà da Zurigo a Milano in 2 ore e 40. Apertura prevista 2017, ma potrebbe esser pronta nel 2016

Il tunnel ferroviario del San Gottardo, apertura prevista nel 2017, ma forse gli svizzeri ce la faranno con un anno di anticipo) sta diventando una realtà. Dopo undici anni di scavi, la caduta dell'ultimo frammento di roccia tra Faido e Sedrun, in Svizzera, segna oggi, 15 ottobre un momento storico. Con i suoi 57 chilometri, la galleria di base del San Gottardo batterà quella di Seikan in Giappone (ferma a 53,9) diventando il tunnel ferroviario più lungo del mondo.

Il San Gottardo fa parte del corridoio ad alta velocità che unisce Genova e il Mediterraneo con Rotterdam e il Mare del Nord e che passa per la Svizzera: 1.400 chilometri di binari su cui sfrecceranno treni passeggeri da 250 km/h e dove il trasporto merci potrebbe finalmente vincere sui tir e sull'inquinamento. Dalla fine del 2017, la galleria di base del San Gottardo ridurrà di oltre un'ora i tempi di viaggio. Tra Milano a Zurigo si passerà da 3 ore e 41 a 2 ore 41. Da Roma ci vorranno 6 ore e mezza, 5 ore da Torino, 8 da Napoli. Quando, nel 2019, si aprirà la galleria di base del Monte Ceneri, il risparmio di tempo avvantaggerà anche le merci, dove si potranno ridurre, tra l'altro, uomini e mezzi. Basterà infatti una sola, potente, locomotiva politensione (in grado cioè di viaggiare sotto alimentazioni elettriche diverse) per spostare tonnellate e tonnellate di merce dalla gomma al ferro. A quel punto il problema sarà politico: decidere di inserire una volta per tutte la ferrovia in un sistema integrato per sfruttarla al meglio.

La galleria ha due tubi principali che corrono paralleli a 40 metri di distanza e numerosi cunicoli di sicurezza, di ventilazione e trasversali per un totale di 153 chilometri. Lo scavo genera detriti per 24 milioni di tonnellate, pari all'occorrente per costruire cinque piramidi come quella di Cheope in Egitto. Gli ostacoli geologici e logistici non sono stati pochi e hanno messo a dura prova le capacità di progettisti, ingegneri e minatori. Per ridurre i tempi e i costi, si è deciso di effettuare i lavori contemporaneamente in cinque comparti. Più di duemila minatori hanno lavorato 24 ore al giorno in tre turni di otto ore.


Mentre tra Faido e Sedrun cade l'ultimo diaframma, in altri settori della galleria i lavori sono già molto avanzati. In alcuni comparti si sono già portati a termine i lavori di rivestimento della volta ed è in corso la posa dell'infrastruttura ferroviaria. Dal 2013, a partire da Bodio, su un tratto lungo 16 chilometri, si effettueranno corse di prova a velocità che raggiungeranno i 230 all'ora, per verificare il corretto funzionamento dei vari sistemi e della loro concertazione.

La galleria di base del San Gottardo e quella del Monte Ceneri, anch'essa in costruzione, formano uno dei due assi della nuova ferrovia transalpina (Alptransit). Il secondo asse, che passa dalla galleria di base del Lötschberg, è già in servizio dal 2007. Alptransit garantisce collegamenti più brevi, rapidi ed efficienti al traffico viaggiatori e merci lungo la direttrice nord-sud. Inoltre, costituisce l'elemento principale del corridoio A per il trasporto merci. Il corridoio Rotterdam-Genova, è per l'Unione Europea la massima priorità nell'ambito del programma Rete Transeuropea di Trasporto (programma Ten-T). Lungo i suoi mille e più chilometri vengono movimentate merci per 28 miliardi di tonnellate-chilometro l'anno, volume destinato a raddoppiarsi entro il 2020.

Dagli anni Ottanta la Svizzera persegue una politica dei trasporti sostenibile, fondata sul trasferimento del massimo volume di traffico dalla strada alla rotaia. Il popolo svizzero ha confermato più volte di gradire questo indirizzo politico attraverso il voto popolare respingendo, per esempio, la costruzione di una seconda galleria autostradale attraverso il San Gottardo e fissando, nel 1994, l'obiettivo di limitare a 650 mila l'anno il numero degli autocarri in transito sulle Alpi. Per raggiungere e sostenere questo obiettivo inoltre, la Svizzera ha introdotto una tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni e un sostegno finanziario al traffico merci su rotaia.

Ma la misura più importante per vincere sul gommato è appunto la Nuova ferrovia transalpina (Nfta), di cui le due gallerie di base del Lötschberg e del San Gottardo fanno parte. La Svizzera investe in questo progetto 18,7 miliardi di franchi, mentre l'intero ammodernamento dell'infrastruttura ferroviaria costerà ben 31,5 miliardi di franchi, finanziati mediante il cosiddetto Fondo Ftp, alimentato per due terzi dalla tassa riscossa sui mezzi pesanti; il resto proviene dalla tassa sugli oli minerali e dall'uno per mille dell'Iva.

L'apertura del Lötschberg, nel 2007, ha dato i suoi frutti: tra il 2000 e il 2009 il numero degli autocarri sugli assi di transito è diminuito del 16 per cento, sebbene il volume delle merci trasportate su strada e su rotaia sia salito a cinque milioni di tonnellate.

Per celebrare l'abbattimento del diaframma tra Faido e Sedrun, l'Ufficio dei Trasporti svizzero ha organizzato a Genova tre giorni di festa. In Piazza Caricamento, da oggi a domenica 17, un grande cubo composto da container festeggerà la fine degli scavi (con tanto di serata ‘disco' il sabato), rinnovando così lo storico rapporto tra la Svizzera e il suo ideale porto sul Mediterraneo. Tra le 14 e le 15 il cubo di Genova sarà collegato con il San Gottardo, per seguire in diretta l'ultima spallata di Sissi, la gigantesca fresatrice che butterà giù l'ultima roccia. Sabato 16 e domenica 17 nel cubo, aperto al pubblico, sono in programma show multimediali e spettacoli.

Ma non tutto è rose e fiori. Gli svizzeri hanno più volte avvertito i Paesi confinanti (l'Italia ma anche la Germania). L'efficacia potrebbe essere vanificata se permarranno strozzature a Nord e a Sud. E in Italia, molti dei lavori, a cominciare dal terzo valico dei Giovi, tra Genova e Milano, non sono nemmeno cominciati...

viaggi.repubblica.it/articolo/gottardo-ecco-il-tunnel-dei-record/...

Qui: viaggi.repubblica.it/multimedia/gottardo-il-diaframma-cade-e-record/26558625/1/1?ref... le foto della caduta dell'ultimo diaframma.
15/10/2010 16:42
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Per una semplicissima ragione Giambo: perchè la Svizzera non fa parte dell'UE e si è potuta permettere di inserire nel proprio dettato costituzionale l'obbiettivo della la tutela ambientale attraverso il trasferimento coattivo del traffico merci dalla gomma alla rotaia (tra parentesi, il governo federale ha ottenuto un 'aumento della tassazione dei carburanti per autotrasporto finalizzata al sostegno del TP su ferro) mentre da noi le lobby dei TIR fanno il buono e il cattivo tempo, c'è una significativa inchiesta sulla Repubblica di oggi.

Perchè gli svizzeri hanno pianificato il futuro dei trasporti nel loro paese da almeno dieci anni, mentre qui, al di la degli slogan preelettorali, nessuno dei politici ha la minima idea di quelle che dovranno essere le caratteristiche e le finalità dell'infrastruttura.

Perchè la Svizzera ha la granitica sicurezza di recuperare l'investimento e di ridurre il traffico su gomma, mentre da noi rischiamo di ritrovarci una bella cattedrale nel deserto con tutti gli oneri finanziari a carico. [SM=g27996]

Ne abbiamo già parlato, Giambo. Io spero che un giorno non lontano si stabiliscano le condizioni per poter seguire la strada virtuosa dei cugini elvetici. Al momento, tali condizioni, purtroppo, non ci sono. [SM=g27992]
[Modificato da Trammax 15/10/2010 18:04]
15/10/2010 16:44
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Gia', Massimo. Hai proprio ragione.
Purtroppo la Svizzera, ma non solo ... ci e' davanti anni luce !!!

[SM=g27992]
15/10/2010 21:19
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Con questo tunnel Genova viene sempre più individuata come il porto della Svizzera, a mio avviso è semplicemente folle non cogliere l'occasione.
Ma vi rendete conto che festeggiano qui il successo dell'impresa?
Possibile che bisogna sempre guardare non più distante del nostro naso?
Il corridoio Genova Rotterdam non è più un disegno su carta, sta nascendo sul serio, ed avrà il tunnel più lungo del mondo.
Dite che non bisogna fare il valico perchè tanto non è stato programmato lo spostamento delle merci dalla gomma, bene, anche stando così le cose resta il fatto che gli svizzeri invece lo hanno programmato, per cui le merci che passano da loro sicuramente andranno in treno. Visto che queste merci partiranno da Genova, che facciamo, le mandiamo in TIR fino al confine?
Ma per la miseria, per una volta che 'sti stronzi investono su di un opera ferroviaria siamo noi a non fargliela fare?( Noi intesi gli ecologisti)
Siamo noi che stabiliamo che, tanto, le merci andranno sempre più sulla gomma?
Ma perchè invece di passare sempre per quelli che sono sempre contro tutto non cerchiamo di assumere una posizione coerente, ovvero NO a nuove autostrade (compresa la schifosissima gronda) e SI,SI e ancora SI a nuove ferrovie?
16/10/2010 00:42
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Re:
giambo64, 15/10/2010 21.19:

isto che queste merci partiranno da Genova, che facciamo, le mandiamo in TIR fino al confine



Direi che i "nostri" abbiano proprio questa intenzione... Già accade adesso che i Tir addirittura attraversano la Svizzera in treno...

Giambo, nessuno qui credo abbia intenzione di agevolare la lobby dei camionisti e degli amanti delle auto ma non riesco a non essere realista. Che facciamo, proponiamo di trasformare tutti i camionisti in conducenti di treni merci? mandiamo a scavare il terzo valico tutti gli operai dell'Iveco che nel frattempo fallirebbe? dico che un conto è parlare e un conto è passare ai fatti. La strada è quella delle merci su ferro, il tempo per raggiungere la meta è però molto, molto lungo (almeno 15-20 anni secondo me) se non si vogliono fare strappi e lasciare centinaia di migliaia di persone con il culo per terra senza contare le conseguenze economiche di eventuali proteste dei camionisti. Nel frattempo pianifichiamo e andiamo per priorità. Secondo me la priorità nazionale, dopo aver sperperato per decenni in linee AV, è dotare le città italiane di infrastrutture di trasporto moderne e veloci. Quindi NO GRONDA, NO TERZO VALICO (per ora), NO ESTENSIONE DEL PORTO, SI a tranvie, metropolitane, corsie protette per filobus e bus ad emissioni zero (rottamiamo tutti i bredoni che ogni volta che passano mi fanno venire i brividi!). Con 6 miliardi di euro del terzo valico si potrebbero fare 2 linee di metro belle lunghe (anche una circolare che collegherebbe direttamente val Bisagno e val Polcevera!), 3 linee di tram, funicolari e ascensori che arriverebbero ovunque. Questo cambierebbe le cose per TUTTI, non solo per pochissimi... questo darebbe slancio alla città (uno studio dimostra che solo le città con adeguati trasporti interni potranno crescere in futuro), il porto è importante ma ALLA MAGGIORANZA dei genovesi porta solo danni (distruzione di costa di mezza città, enorme inquinamento nel porto ed esterno con i tir che bloccano Sampierdarena e Voltri solo per citare i più clamorosi) e nessun beneficio. È il terziario avanzato e il turismo che potranno risollevare la città, non qualche container in più che arricchisce solo i soliti armatori lasciando qualche briciola ai camalli & co. Però a Genova guai parlare male del porto, perché dobbiamo continuare a puntare sempre e solo su questo per il futuro della città? diversificare un po' (senza aiuti statali come negli anni 60 che hanno fatto solo danni), no?
16/10/2010 08:57
16/10/2010 10:00
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Sul Terzo Valico io sono più possibilista, a condizione che si abbiano precise garanzie: pianificazione precisa dei tempi e dei modi, garanzie normative per il trasferimento del traffico alla rotaia, inizio della progettazione esecutiva, anzichè fare costosi cunicoli esplorativi senza una minima idea del tracciato e delle caratteristiche costruttive.
Da questo punto di vista siamo ancora a notte fonda, visto che siamo nella più sconcertante approsimazione e gli stessi virtuosi cazzoni che nel mondo dei politici, degli imprenditori e dei terminalisti portuali invocano a squarciagola il TV sono gli stessi che qualche anno fa avrebbero chiuso tutte le ferrovie "obsolete e parassitarie" e hanno inciuciato a dismisura con i boss dell'autotrasporto.

Sul porto condivido quanto sostenuto da metrosur: non possiamo permetterci ambizioni da gigantismo dei terminal, non siamo a Rotterdam, le ricadute occupazionali sono risibili rispetto ai costi ambientali e alle soggezioni logistiche imposte a tutta la città.
In questi giorni i comitati del ponente brutti, sporchi e cattivi si stanno mobilitando per opporsi all'espansione a ponente del porto di Voltri, rimasta nel cassetto per calmare gli animi e adesso improvvisamente riesumata: i riempimenti chiuderebbero di fatto il fronte mare di Voltri, riducendo lo specchio acqueo in un bacino stagnante come è già avvenuto a Prà e alterando il profilo dei fondali alla foce di Leira e Cerusa con conseguenze facilemnte immaginabili. [SM=g27996]
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