Benissimo, Luigi e Giambo, ho letto l'intervista.
Siamo alla
sesta variante di progetto, ed è ben noto come le varianti in corso d'opera facciano allungare i tempi ed aumentare i costi.
Mi rimane ben difficile credere che le difficoltà operative incontrate non fossero almeno in parte prevedibili. Anche lasciando perdere per il momento la realizzazione di Corvetto, gli impianti destinati alla tratta avrebbero dovuto trovare uno spazio definitvo, e non una soluzione tampone a danno di un futuro ipotetico accesso ad una nuova stazione. La stessa cosa che saggiamente è stata fatta a Sarzano e non mi venite a dire che lì presisitenze archeologiche non ve ne erano.
O dobbiamo soltanto applaudire?
[Modificato da Trammax 28/05/2013 17:43]