Posso essere d'accordo sulla necessità di interrompere il proprio lavoro quando si è ancora all'apice, senza indulgere in un declino palpabile.
Però devo anche dire che se dalla tv venissero estromessi tutti i presentatori di programmi informativi banali e moralmente opachi... Dopo Biagi in tv sono arrivati giornalisti come Masotti, un Pierluigi Battista del tutto inadatto alla tv, Anna La Rosa, Antonio Socci, quell'altro di "Kalimero" o come si doveva chiamare che si è fatto espellere come "perseguitato politico" (ma de che?). Mi pare che siamo di fronte a giornalisti di una mediocrità devastante, il cui unico pregio, diciamo così, è la faziosità dalla parte giusta (in questo momento, perché se cambiasse il governo cambierebbero anche loro).
Oltre al fatto che un dignitoso pensionamento non può nascere da editti motivati con il fatto di "remare contro".
Neutralizzo la prima obiezione possibile ("Il solito dannato comunista che ce l'ha con tutti i giornalisti non allineati!") citando ad esempio un Giuliano Ferrara che è un "dannato fazioso" ma che guardo quasi tutte le sere con grande piacere su La7.
Non è neanche questione di faziosità, quanto di reale mediocrità. E tra l'altro i risultati di audience lo dimostrano: alla gente questi programmi non piacciono per nulla. Biagi lo guardavano in milioni e milioni (perchè avevano pena di un povero vecchio???)
7041