Da "Il Mattino" di oggi:
Scennere cuoncio cuoncio. E prima di scendere adagio, nun te fermà annanz’ ’e pporte, piglia a via toja [
alla lettera: non ti fermare davanti alle porte e prendi la tua strada, nota di Aug]!!! Che in italiano è il classico «liberare le salite e le discese» che campeggia in ogni pullman. E che a Napoli altrettanto classicamente non viene rispettato. Allora, hanno pensato all’Anm, che c’è di meglio che parlare ai napoletani nella loro lingua? Con traduzioni in italiano e inglese per eventuali turisti. Da domani (venerdì 13, con tanti saluti alla scaramanzia) saranno affissi 50 messaggi sui bus dell’azienda napoletana mobilità. Ideati da Enrico Durazzo, l’inventore di NapoliMania. È contemplato tutto il variegato mondo dei pullman. C’è il consiglio per i furti. Attenzione ai borseggiatori diventa «’a primma sagliuta guardateve ’e sacche» [
alla prima salita controllatevi le tasche]. Per i portoghesi c’è «timbra ’o biglietto, nun fa’ ’o nzisto ca fatica pure pe’ tte chist’autista» [
fai il biglietto, non insistere, questo autista lavora anche per te]. E poi è preferibile il trasporto pubblico a quello privato («meglio 1 juorno dint’ o’ pulmanne ca 100 dint’ ’a machina») [
meglio un giorno in autobus che 100 in auto]. Si strizza l’occhio a Totò («vulevòn savuàr...» in un altro messaggio), e si ricorda, con saggezza popolare, che «’nu viaggio è meglio a s’’o fa ’ ch’ a s’’o aizà» (meglio viaggiare che alzare pesi)[
aggiunge Aug: meglio farsi un viaggio che "alzarselo", in senso lato può intendersi anche come: meglio farsi un viaggio che fare una brutta esperienza]. E comunque nel pullman manteniteve forte forte.
[Modificato da Augusto1 12/10/2006 20.34]
1 | |
|