NAPOLI-BARI ALTA VELOCITA'

Da due articoli apparsi su "Il Mattino" di oggi.

Primo passo per velocizzare la linea ferroviaria che unisce Napoli e Bari. Ieri è stato firmato il Protocollo d’intesa tra il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, quello dei Trasporti Alessandro Bianchi, i presidenti della Regione Campania Antonio Bassolino e della Puglia Nichi Vendola, il presidente delle Ferrovie Elio Catania e l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Mauro Moretti. «Berlusconi ha finanziato in prevalenza infrastrutture al Nord - esordisce Di Pietro - Noi abbiamo scelto, invece, di puntare sulle opere indispensabili al rilancio del Mezzogiorno». Gli fa eco il ministro dei Trasporti: «Fatta 100 la dotazione di infrastrutture nel nostro Paese, il Mezzogiorno si attesta non oltre 65». Il primo cantiere, da Apice a Orsara di Puglia, sarà aperto a settembre. «Le Ferrovie nel loro piano d’impresa guardano con particolare attenzione al Sud - sottolinea Catania - L’obiettivo è quello di realizzare forme di mobilità integrata innestandole, come quest’opera, nei grandi Corridoi internazionali, e al tempo stesso di facilitare la costruzione di una piattaforma logistica nel meridione». Infatti, grazie a questa linea, le merci trasportate su ferro aumenteranno di circa 6mila tonnellate al giorno e i treni passeranno accanto ai grandi agglomerati industriali della Campania e della Puglia: si può dire, perciò, che quest’opera rientra a pieno titolo nel progetto tendente a fare del Mezzogiorno la grande piattaforma logistica del Mediterraneo, così come rivendicato dal coordinamento dei presidenti delle Regioni del Sud. Bassolino, che per il progetto ha spinto più di altri, definisce storico l’accordo siglato ieri a Roma. «Grazie a questo intervento - dice il presidente della Regione - si forma un ”tripolo” tra Roma, Napoli e Bari, che diventerà uno dei sistemi metropolitani più grandi d’Europa e faciliterà la costruzione di una rete di servizi tra le tre città, come oggi avviene al Nord tra Milano, Torino e Genova». Secondo il governatore della Campania ci sono grandi opere utili, come questa, e altre sbagliate e addirittura dannose: «La nostra priorità - conclude - è puntare sul trasporto pubblico su ferro». Infatti, in Campania questa linea veloce si collegherà, come spiega l’assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta, alla Metropolitana regionale. Vendola è d’accordo con Bassolino e polemizza, pur senza citarlo, col governo Berlusconi «che ha privilegiato grandi piramidi per moderni faraoni». La vera novità, insiste il governatore della Puglia, sta nel fatto che «finalmente si sta superando la visione localistica e frammentata degli interventi al Sud, mettendo insieme le risorse al fine di privilegiare importanti progetti di sviluppo interregionale». Nel Protocollo firmato ieri il governo autorizza Rete Ferroviaria a procedere alla progettazione degli interventi di potenziamento e velocizzazione dei tratti di linea interessati mentre le Regioni Campania e Puglia si impegnano nella programmazione e nel finanziamento del potenziamento dei servizi ferroviari regionali connessi con l’itinerario Roma-Napoli-Bari. L’opera non figura tra le opere della Legge obiettivo ma è al top della lista di quelle considerate prioritarie dall’attuale esecutivo: insomma, per il governo non è il Ponte sullo Stretto la «madre di tutte le opere», ma il potenziamento di questa linea sulla quale non si interveniva da 110 anni, ossia da quando la Napoli-Bari fu costruita. L’opera sarà completata non prima del 2018-2020 ma man mano che si andrà avanti i tempi di percorrenza si ridurranno notevolmente: da 3 ore e 40 minuti a circa 2 ore per andare da Napoli a Bari. Da un’ora e 25 minuti a tre quarti d’ora per raggiungere Benevento da Napoli. Da 2 ore e 15 minuti a 1 ora e mezza per la tratta Benevento-Bari. Da un’ora e 45 minuti a un’ora e 10 per il collegamento tra Roma e Caserta. Da 40 minuti a 25 minuti per la Caserta-Benevento. Infine da 2 ore e mezzo a un’ora e 40 minuti per raggiungere Benevento da Roma. «Quest’opera - commenta il deputato Costantino Boffa, componente della Commissione Trasporti - sarà una straordinaria opportunità di sviluppo per le zone interne».

(...)Innanzitutto realizza l’interconnessione tra due Corridoi transeuropei, quello 1 da Berlino a Palermo, del quale già fa parte l’Alta Velocità Milano-Roma-Napoli, e quello 8 da Bari a Sofia. I tempi di percorrenza saranno notevolmente ridotti: da Roma a Bari si andrà in tre ore, oggi ce ne vogliono, se tutto va bene, cosa che non accade quasi mai, almeno 4 e mezzo. L’opera costerà 5 miliardi e 300 milioni di euro, se si considerano le spese per i cantieri già aperti, nell’area napoletana e nel Foggiano. Entro due anni saranno completate le progettazioni. Per realizzare l’intera opera ci vorranno sette anni e si arriverà così al 2018-2020 per vedere interamente in funzione la linea, ma già dal 2009 le prime tratte saranno funzionanti. Il progetto consentirà un aumento fino a 15 mila passeggeri e 6.000 tonnellate di merci trasportate al giorno con 54 treni al giorno (oggi sono solo dieci) sulla Milano-Torino-Napoli-Bari e 144 treni in più giornalieri (oggi solo 26) tra Napoli-Benevento-Caserta-Foggia. Sono 146,6 i chilometri di linea e 15 le stazioni per un costo di circa 5,3 miliardi di euro. Dove saranno reperite le risorse? Nell’ambito dei fondi stanziati dal Contratto di Programma delle Ferrovie con lo Stato. Ma anche le Regioni contribuiranno, attraverso i Fondi Ue, per quelle che sono le proprie competenze. «Sarà - ammonisce Di Pietro - una delle priorità infrastrutturali sulle quali punteremo, nonostante non fosse stata inserita dal governo Berlusconi tra le opere della legge Obiettivo». Il lavoro più complesso sotto il profilo tecnico sarà la realizzazione di un tunnel lungo 25 chilometri per la penetrazione in Irpinia attraverso la catena montuosa degli Appennini. Già risolto il problema relativo all’attraversamento di Acerra: sarà evitato il passaggio dei treni nel centro abitato, attraverso una soluzione certo più costosa ma che avrà un minore impatto ambientale.

Servizio del TGR Campania dei giorni scorsi in cui si ufficializza l'inserimento dell'AV Napoli-Bari tra le "opere strategiche".

S'invertono le proteste: ora tocca a Galan

Di nuovo destinati al Sud i fondi previsti per la tratta Brescia-Padova. Il governatore veneto:siamo dimenticati

NAPOLI - Fondi ballerini. Fondi che saltellano da una parte all'altra e fanno litigare Nord e Sud. Stavolta è il Veneto a prendersela con Napoli. Oggetto del contendere: l'Alta velocità. Il Cipe (comitato interministeriale per l'economia) ha bloccato i soldi che sarebbero dovuti arrivare per finanziare il tratto Tav Brescia-Verona-Padova. E li ha dirottati sulla Napoli-Bari. Operazione inversa era stata effettuata nel 2007. Con relative proteste napoletan-pugliesi.

VENETO DELUSO -La protesta dal Nord è partita immediatamente. A capeggiarla stavolta però non è la Lega. Anzi nell'occhio del ciclone c'è finito anche il partito di Bossi, con le accuse rivolte al ministro veneto Luca Zaia. Il più critico è stato il presidente veneto di Confindustria Andrea Tomat. Non solo è stato sospeso il finanziamento. Ma «addirittura», Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, ha assicurato una tranche di finanziamento di 1,3 miliardi sul tratto meridionale dell'alta velocità Napoli-Bari. Il dirigente confindustriale ha detto: «Tante volte si dice che il Veneto è la locomotiva d'Italia, che la nostra regione è un traino per tutta l'economia italiana. Ma a questo punto dobbiamo amaramente constatare che la nostra regione non è altrettanto valutata adeguatamente sul piano politico».

GALAN INVIPERITO - C'è andato giù duro anche Galan, governatore veneto: «Nonostante si discuta della Tav fino a Trieste già dall’inizio degli anni Novanta, non sono mai state finanziate le tratte Brescia-Verona-Padova e Mestre-Trieste. La nuova linea ferroviaria è necessaria per collegare rapidamente l’Italia con i mercati emergenti dei Paesi dell’Est Europa».

NEL 2007 FU BASSOLINO AD ESSERE DELUSO - E' la stessa polemica, a parte invertite che infuriò nel 2007. Romano Prodi decise di limitare i finanziamenti del Cipe sulle infrastrutture, mettendo di fatto in soffitta il progetto Napoli-Bari. All'epoca fu il governatore della Campania Antonio Bassolino a scrivere al presidente del Consiglio. Nella missiva gli ricordò la centralità nell'economia meridionale di quel tratto alta velocità e avvertì deluso: «Con questa decisione, non sarebbe inoltre possibile apportare alcuni giusti correttivi rispetto alla passata gestione che non sempre è stata equilibrata ed equa nell'assegnazione delle risorse».

Corriere del Mezzogiorno
Giorgio Mottola
28 maggio 2009

Galan: Alta velocità Napoli-Roma? Inutile

“Non capisco che utilità possa avere privilegiare gli assi a Sud tra Roma e Napoli se, dal Veneto, ogni settimana partono interi convogli di merci verso Rotterdam”. Il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, critica l’alta velocità Napoli-Roma, realizzata “a scapito dei trasporti del Nord”. Per Galan è “più utile al sistema paese realizzare prima l’alta velocità tra Milano e Venezia che quella che si vuol fare nel Mezzogiorno”.

Il Denaro
del 10-07-2009 num.


Galan ignora(nte) e non sa che le linee TAV, essendo linee dedicate esclusivamente al trasporto veloce, al momento non effettuano trasporto merci, che anche dalla seconda regione d'Italia per numero di abitanti (la Campania) e dal porto più grande del Mediterraneo (Gioia Tauro), partono ogni giorno diversi convogli merci per il nord italia e per l'Europa. in particolare, dal interporto Campano (vicino a quello della Europ asud delle FS, tra i più grandi d'europa), a compartecipazione regionale e gestito da privati, sono paertiti i primi treni merci interamente gestiti da privati. Sempre da questo interporto stanno per nascere le due nuove compagnie di trasporto ferroviario privato, la NTV e la NTM.

La regione Campania ha finanziato il progetto della tratta campana della linea AV/AC Napoli - Bari ed è prona a stanziarne parte dei fondi per i lavori.
Il Veneto che fa? se questa regione ha delle deficienze nel trasporto ferroviario, se la deve prendere con i propri amministratori, più che con la "arretratezza" del sud.

dal Denaro del 10-07-2009 num. 133

Cascetta: Napoli-Bari, fondi prima delle vacanze

L'assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta è intervenuto ieri a Roma all'audizione disposta dalle Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive) della Camera dei deputati sul progetto di potenziamento della linea ferroviaria Napoli-Bari. Cascetta ha ricordato che, mentre i progetti delle tratte campane della nuova linea sono stati tutti finanziati dalla Regione, si attende ancora lo stanziamento dei fondi per l'avvio dei lavori da parte del Governo.
"Auspichiamo che il Cipe – afferma Cascetta – disponga nella prossima seduta prima delle vacanze estive il finanziamento promesso, per poter finalmente completare le progettazioni e partire con i primi lavori di quella che ormai tutti gli schieramenti politici ritengono un'opera prioritaria non soltanto per la Campania e la Puglia, ma per l'intero Mezzogiorno, l'Italia e l'Europa. Il prossimo autunno, infatti, proprio qui da noi a Napoli i ministri di tutti i Paesi del Mediterraneo discuteranno dei corridoi europei, tra i quali appunto la Napoli-Bari, ossia il collegamento tra la Berlino-Palermo e la Bari-Varna".

Ormai dai politici del Nord arrivano soltanto offese nei confronti dei meridionali. A me ciò che fa più rabbia è che ci siano milioni di italiani che votano questi stupidi!

Galan: errore storico aver privilegiato
l'alta velocità Roma-Napoli
Secondo lui andava preferito l'asse tra Milano e Venezia «Non per la nostra regione ma per il sistema Italia»

Galan con il deputato Cosentino, coordinatore campano del Pdl

NAPOLI - «Ritengo un errore storico inaudito aver scelto per l'alta velocità ferroviaria altre priorità rispetto alla direttrice Est-Ovest. Considero un gravissimo errore di tutti i governi l'aver privilegiato l'asse Roma-Napoli rispetto alla Milano-Venezia-Trieste: un errore che viene perpetuato».
Non poteva essere più chiaro il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, che in occasione del convegno dedicato a «Paesaggio e Infrastrutture» è stato sollecitato a pronunciarsi su un argomento sul quale si registrano ritardi e si rimpallano responsabilità. «Dico questo non per il Veneto o per il Nord Est, ma per il sistema Italia - ha aggiunto Galan - al quale conviene un Nord sviluppato che possa continuare a far da traino per il resto del Paese, del quale alcune parti si spera possano essere meno clientelari, meno spendaccione e meno parassite».

L'ASSE EST-OVEST - «Se fosse stato privilegiato l'asse Est-Ovest - argomenta il leader del Veneto, esponente di Fi - dando il via libera alla parte più produttiva del Paese, l'Italia sarebbe più sviluppata. Se io fossi un deputato napoletano - ha concluso Galan - mi batterei perché prima della "Napoli-Qualcos'altro" venisse realizzata la Milano-Venezia-Trieste, perché le ricadute sarebbero più utili, più grandi e più decisive anche per il territorio campano, lucano e quant'altro».

Dal Corriere del Mezzogiorno del 10 luglio 2009



MA CI FA O CI E'?

Incredibile quello che si sente dire dalla bocca di Galan, una filosofia economica tutta sua e tra l'altro anche molto offensiva.
Visto che parla di sprechi, perchè non spiega come mai il passante di Mestre è costato agli italiani il 50% in più di quanto speso, ad esempio per ogni km della A3? (tra l'altro quest'ultima realizzata lungo l'appennino con numerose gallerie e svincoli) o perchè il costo chilometrico dell'alta velocità al nord è il doppio che in Campania? visto che le imprese che realizzano le grandi opere nel mezzogiorno d'Italia ci vengono imposte dal Nord e che Lui parla di clientela e spendaccioni, dovrebbe spiegare bene chi rappresenta le clientele e gli spendaccioni!!! e poi i soldi della legge obiettivo spesi in Veneto (in percentuale il doppio che in Campania) che fine hanno fatto? cosa si è prodotto?

Dimentichi il MOSE di Venezia. Comunque ormai non vale nemmeno più la pena commentare le stupidaggini che dice quest'uomo, così come quelle dette da Salvini!

Che l'asse Torino-Venezia AV sia d'importanza strategica non lo si può negare. Sottoporlo a condizione di non realizzazione di altre opere ferroviarie è proprio dello stile con cui questi personaggi (non mi sento di definirli diversamente) un giorno sì e l'altro pure si mettono in evidenza in ragione delle proprie doti antimeridionaliste.

Volevo solo far notare che il progetto TAV tra Verona e Padova è bloccato perchè i Veneti non riescono a decidersi su come attraversare Vicenza (stazione, interramento, aggiramento a sud, con o senza interconnessioni con la linea storica...)

Appunto per questo devono recriminare solo con loro stessi e non dire stupidaggini soltanto per dire le solite quattro castronerie antimeridionaliste.

Sono tutti la stessa minestra, per accontentare i loro elettori (e nascondere le loro magange) usano noi come capro espriatorio ed esempio negativo per il semplice fatto che siamo chilometricamente più lontani.
Stupidi i cittadini del nord che si fanno abbindolare in questi modi, comunque meglio non sponsorizzaare troppo questi mezz'uomini, finiremmo col fare il loro gioco.

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A me ciò che fa più rabbia è che ci siano milioni di italiani che votano questi stupidi!

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a me quello che mi meraviglia di più è che la lega nord ha preso quasi 1500 voti a napoli!

a questo punto propongo di creare una lega "campania", antimeridionalista perchè anche noi abiamo i nostri meridionali, caspita! da maratea in giù....

visto che quelli della lega nord anni fa hanno dirottato un vaporetto di venezia, io propongo come prima azione dimostrativa il dirottamento di una funicolare!

La lega ha preso l'1% a Roma, altro che 1500 voti a Napoli! Comunque meglio riprendere a parlare di ferrovie...

Da Il Mattino
ANNA MARIA ASPRONE L’Alta velocità Roma-Napoli è uno «schiaffo» che non riesce a mandar giù. Per Giancarlo Galan, presidente del Veneto, infatti, si tratterebbe addirittura di «un errore storico inaudito» aver privilegiato l'asse Roma-Napoli rispetto alla Milano-Venezia-Trieste. «Un errore gravissimo di tutti i governi - ha ribadito nella sua esternazione - l’aver scelto per l'alta velocità ferroviaria altre priorità rispetto alla direttrice Est-Ovest». Accuse, provocazioni, quelle del governatore del Veneto che hanno provocato la ferma reazione dell’assessore ai Trasporti della Regione Campania Enio Cascetta. «Sembra una gara, una rincorsa - dice Cascetta - tra Pdl e Lega su chi riesce ad essere, con maggior incisività, antimeridionalista». Il riferimento è ad altre recenti «esternazioni» fatte dal leghista Matteo Salvini, finito nei giorni scorsi nella bufera per i cori da stadio contro i napoletani alla festa di Pontida. Altro partito, altro contesto ma stessa polemica nei confronti del Sud. E non poteva essere più chiaro ed esplicito sull’argomento Giancarlo Galan, che in occasione del convegno dedicato a «Paesaggio e Infrastrutture» ha puntualizzato con i giornalisti: «Dico questo non per il Veneto o per il Nord Est, ma per il sistema Italia - ha aggiunto Galan - al quale conviene un Nord sviluppato che faccia da traino al resto del Paese, del quale alcune parti, si spera, possano essere meno clientelari, meno spendaccione e meno parassite». E sempre sul tema alta velocità: «Se io fossi un deputato napoletano - ha concluso l’esponente di Fi - mi batterei perché prima della «Napoli-Qualcos'altro» venisse realizzata la Milano-Venezia-Trieste, perché le ricadute sarebbero più utili, grandi e decisive anche per il territorio campano e lucano». Accuse a cui replica Cascetta «Sono fortemente preoccupato da quest’ondata di anti-meridionalismo - ha detto l’assessore campano - che ha due matrici. La prima è politica ed è appunto questa sorta di gara tra Pdl e Lega per chi riesce a manifestare in modo più eclatante e stupido il proprio anti-meridionalismo. La seconda è tecnica. Credo infatti che rispetto all’attuale situazione delle infrastrutture italiane non c’è bisogno di scegliere: vanno realizzate entrambe. Forse - puntualizza Cascetta - a Galan non va giù che noi abbiamo già un progetto ampiamente condiviso da tutti i partiti di maggioranza e opposizione. Vorrei che chiedesse cosa ne pensano i suoi colleghi di partito campani che hanno condiviso da anni la nostra battaglia per la Napoli-Bari. Forse teme proprio che nel prossimo Cipe la Napoli-Bari sarà approvata, in rispetto dell’impegno preso da Berlusconi nel 2008. E le sue esternazioni potrebbero essere precostituite per boicottare l’approvazione del Cipe».

Temo che i fondi saranno dirottati: il Governo attuale è chiaramente antimeridionalista per la presenza della Lega e tutta l'informazione che conta, quella televisiva e quella dei grandi quotidiani è settentrionale: del Sud si può dire tutto e il Sud non ha facoltà di risposta.

Che il governo sia antimeridionalista non lo credo, ci sono sempre delle roccaforti al momento difficili da espugnare come la regione Campania, la Puglia, la Calabria e la città di Napoli. Il problema è rappresentato solo dalla Lega, di certo il Pdl non può professare antimeridionalismo se vuole avere successo...

Speriamo bene, anche se sulle roccafori ho qualche dubblio, vista la scarsa rappresentività politica dei ministri campani nel governo.

Via libera dal CIPE alla realizzazione di opere per 14 miliardi di euro. Tra queste l'approvazione definitiva dell'asse ferroviario AV/AC Napoli Bari e l'adeguamento dunzionale della tratta ferroviaria Battipaglia R.Calabria.

Notizia di ieri 15/07/09 del TG WEB di Denaro.it
www.ildenaro.tv/frontend.php/...ContentId/1074

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