PER ME QUESTO ERA UN TRENO AV:
Il treno era composto da carrozze per servizio interno tipo Gran Confort a salone, a scompartimenti, ristorante in livrea “bandiera” con logo a televisore e da un bagagliaio.
Nella composizione rappresentata il bagagliaio apparteneva alla famiglia dei tipo UIC X serie 1970 e specificatamente ad un lotto di sette unità aventi marcatura 51 83 95-80 238/244 dipinti nei colori “bandiera” e destinati, in attesa della consegna dei bagagliai Gran Confort, al servizio sui TEE interni.
Tutto il materiale rotabile in composizione a questo treno era atto alla velocità di 200 km/h.
Le vetture Gran Confort serie 1970 vennero costruite in ben 191 unità, direttamente derivate dalle sorelle adibite alle relazioni TEE, per soddisfare le richieste della clientela più esigente in fatto di confort e silenziosità alle elevate velocità.
In origine queste carrozze erano destinate ai prestigiosi TEE “Adriatico”, “Cycnus”, “Ambrosiano”, “Vesuvio”, “Colosseum” e “Aurora”.
Una particolarità da segnalare è la composizione omogenea sia a livello cromatico che a livello di tipologia di materiale rimorchiato impiegato; in quegli anni infatti la maggioranza dei convogli presentavano composizioni eterogenee costituite dalle più svariate famiglie di vetture.
Dalla sua istituzione fino al maggio del 1974, anno in cui fu aggiunta la fermata a Vasto, questo convoglio percorreva in direzione Bari la tratta completa di 867 km in sole 8 h 35 ‘ comprensivo del tempo, pari a 28 minuti, impiegato nelle 12 fermate intermedie effettuate a Bologna, Forlì, Rimini, Pesaro, Ancona, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara, Termoli, San Severo, Foggia, Bari Centrale.
Questo significava una velocità media pari a 102 km/h, garantita a quel tempo dalle sole locomotive del gruppo E.444.
Questo dato risulta ancora più eclatante se si tiene in considerazione il fatto che il raddoppio di tutta la linea Adriatica è terminato solo negli anni 90 e che quindi gran parte del percorso, da Rimini verso sud, veniva effettuato seguendo l’andamento della costa su linea a binario unico.
Uno dei grossi meriti di questo treno è stato di abbassare notevolmente la durata del viaggio che, fino all’entrata in servizio di questa relazione, si attestava intorno alle 11h e 20'.
Partendo dalla testa del convoglio, il treno prevedeva in composizione un bagagliaio, due carrozze scompartimenti, due carrozze salone inquadranti la vettura ristorante e rimanenti vetture a scompartimenti.
Il fatto che la vettura ristorante fosse inquadrata tra due carrozze salone non era un caso; si trattava bensì di uno stratagemma per servire simmetricamente con una sola cucina, gestita da personale CIWL, pasti su un maggior numero di posti a sedere rispetto alla sola carrozza ristorante che ne offriva 47.
Le vetture salone offrivano 48 posti a sedere con modulo tra i sedili piuttosto ampio pari a 2250 mm disponevano di un ampio tavolo interposto alle configurazioni 2+2 e 1+1.
Di queste undici vetture, una scompartimenti veniva aggiunta nei giorni di giovedì, venerdì e sabato, nel solo senso dispari (cioè verso Bari), con ritorno nel giorno seguente.
TEE Adriatico