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TORINO - METROPOLITANA- LINEA 2

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2008 23:06
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16/07/2006 16:29
 
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tranviere senior
Salve a tutti!
Volevo proporre una mia idea riguardo alla ipotizzata metropolitana 2 di Torino.

Si è spesso parlato della possibilità di riutilizzare parte del tracciato della ferrovia Torino-Ceres, tra Torino e Venaria Reale o addirittura Caselle Aeroporto, per poi proseguire nel vecchio trincerane (da coprire) di via Saint Bon (utilizzato dalla FTC fino al 1987 e poi come raccordo per l’officina MFP a Torino Ponte Mosca).
L’idea in sé non è niente male, ma rimane il problema della Torino-Ceres: che farne? Limitarla a Caselle Aeroporto, con interscambio con la metro? Inserirla nel Passante RFI, con nuovi tronchi da costruire per collegarla alla nuova stazione di Torino Rebaudengo?

Ebbene, considerando le esperienze di Milano (linea 2 con lunghe tratte extraurbane), Roma (tratta urbana della linea Met.Ro per Viterbo) ma anche di Bari (dove il tronco iniziale della ferrovia Bari-Barletta sta diventando l’embrione della nuova metropolitana barese, vedi: www.ferrovienordbarese.it/index.php?s=03&id=4 ), ho pensato che si potrebbe percorrere un’altra strada per la realizzazione della metro 2 di Torino.

Si potrebbe PROLUNGARE in area urbana e in galleria la ferrovia Torino-Ceres, con un tronco in galleria a singola canna per doppio binario e caratteristiche metropolitane, da Dora fino a Porta Nuova in una prima fase, e verso l’asse di corso Orbassano in una seconda fase.
Il tracciato della prima fase si svilupperebbe da Dora-piazza Baldissera (sottoattraversando il Passante RFI) per il vecchio trincerone FTC fino a corso Emilia, poi sottoattraversamento della Dora Riparia, Porta Palazzo, piazza Castello, asse di via Roma sino a Porta Nuova RFI (interscambio con la linea 1 VAL), e le stazioni sarebbero: Baldissera, Cigna, Emilia, Repubblica, Castello, San Carlo, Porta Nuova.
Dopo Porta Nuova (che sarebbe dotata di quattro binari con due marciapiedi, per permettere l’attestazione dei diversi treni diretti a Caselle Aeroporto, Cirié, Germagnano e Ceres), la linea proseguirebbe per qualche centinaio di metri fin sotto i binari RFI con la funzione di aste di manovra e ricovero, costituendo pure il primo segmento del prolungamento della linea verso corso Orbassano.

Si tratterebbe quindi di una metropolitana con caratteristiche ferroviarie, come quelle di Milano o Roma, ma con alimentazione alla tensione di 3Kv cc, come la metropolitana di Catania (che in futuro viaggerà in superficie fino alla cittadina di Adrano, ad alcune decine di chilometri dal centro di Catania) o la costruenda di Bari.

Per ridurre i costi di costruzione del nuovo tronco Dora-Porta Nuova si potrebbe adottare una sagoma limite ridotta in altezza, con l’impiego della catenaria rigida (largamente utilizzata nella metropolitana di Barcellona, e testata sperimentalmente anche per tensioni di 15Kv -quindi utilizzabile anche per i 3Kv-), ma anche stazioni con banchine di lunghezza uguale a quella dei treni.
Proprio per realizzare stazioni “corte”, si potrà utilizzare la frenatura “a bersaglio”, utilizzata da oltre quarant’anni sulla linea 1 della metropolitana di Milano (le cui stazioni più anziane sono lunghe quanto i treni impiegati); questo sistema semiautomatico di frenatura permetterà pure di adottare le porte di sicurezza alle banchine, introdotte a Torino con la linea 1 VAL, aumentando lo standard di sicurezza e riducendo la rumorosità nelle stazioni.
I punti più difficili del nuovo tronco in galleria sarebbero il sottoattraversamento del nodo di Dora-piazza Baldissera (dove il Passante RFI viaggerà a profondità notevole per sottopassare la vicina Dora Riparia) e il sottoattraversamento della Dora Riparia all’altezza di Borgo Dora.

Lungo la tratta urbana già esistente della Torino-Ceres si potrebbero poi realizzare tre nuove stazioni: Stampalia (all’altezza di via Sansovino), Vetta d’Italia (all’altezza della piazza omonima) e Giachino (all’altezza del largo omonimo), tutte con caratteristiche simili a quelle del tronco Dora-Porta Nuova.
Le stazioni già esistenti di Caselle Aeroporto, Caselle Centro, Borgaro, Venaria Reale, Rigola e Madonna di Campagna sarebbero poi da riqualificare secondo gli standard del resto della linea (marciapiedi alti, porte di sicurezza alle banchine).

Sull’intera tratta metropolitana Torino Porta Nuova-Caselle Aeroporto verrebbe adottato il Blocco Automatico a Correnti Codificate (con ripetizione dei segnali in macchina) e il Sistema Controllo Marcia Treno.

Come rotabili si potrebbero adottare treni adatti sia all’incarrozzamento dai marciapiedi alti della tratta metropolitana fino a Caselle Aeroporto, sia dai marciapiedi bassi della tratta extraurbana fino a Ceres, esattamente come avverrà a Bari (che ha ordinato dei treni Coradia Alstom a tre casse su sei carrelli, con pavimento alto e porte con gradini retrattili, lunghi 107m; per la scheda tecnica vedi: www.ferrovienordbarese.it/index.php?s=10&p=08_f&serv=fer... , per l’esterno vedi: www.ferrovienordbarese.it/foto.php?foto=../treni/tr_02 ), ma anche come avviene quotidianamente sulla tratta urbana della ferrovia Roma-Viterbo (dove fanno servizio parecchi treni FIREMA e Alstom-Costarail di nuova costruzione, vedi:
www.trainzitaliafoto.com/showphoto.php/photo/20441/size/big/cat/3222/limi... ).
L’arredo interno dei treni baresi, in particolare, è caratterizzato da uno spazio unico su cui si aprono le porte (come nei convogli metropolitani) e dai sedili a correre distribuiti in tre file (due su un lato e una sull’altro), per avere un giusto compromesso tra posti a sedere e posti in piedi, rendendo utilizzabili questi treni sia per una metropolitana, sia per una ferrovia suburbana; vedi: www.ferrovienordbarese.it/foto.php?foto=../treni/tr_05 .
Questi treni andrebbero a sostituire completamente le elettromotrici doppie ex belghe ora utilizzate sulla Torino-Ceres, mentre i due TTR impiegati passerebbero alla Canavesana, dove già svolgono servizio gli altri otto gemelli.

I treni per le diverse destinazioni (Caselle Aeroporto, Cirié, Germagnano, Ceres) potranno convivere esattamente come avviene quotidianamente da decenni sulla linea 2 della metro di Milano (dove circolano treni per Cascina Gobba, Cologno Monzese, Gorgonzola e Gessate).

Che cosa ne pensate?
[SM=x346219]
Ciao ciao!!!

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