20/10/2013 20:04 |
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| | | OFFLINE | | Post: 2.735 | Registrato il: 21/02/2010
| tranviere veterano | |
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secondo me è il gazometro, ancora visibilissimo dal treno quando attraversa il tevere a testaccio
Quando, prima dell'arrivo del metano, nelle case arrivava il gas di città, ogni città aveva appunto l'officina del gas, che produceva il gas di città partendo dal carbone, o talvolta da idrocarburi; materia prima che arrivava all'officina di solito sui vagoni ferroviari merci tramite raccordi, talvolta anche lunghi; a Torino, ad esempio, il raccordo era lungo più di 1 km e si snodava attraverso le vie cittadine, attraversando corsi piuttosto trafficati; non mancarono gli incidenti, collisioni del treno con auto o tram o bus, per fortuna sempre senza gravi conseguenze. Con l'avvento del metano, gli impianti sono stati disattivati e riconvertiti ad altri usi, e i raccordi ferroviari rimossi. |