ATTS - Associazione Torinese Tram Storici

@BUBU56 - Per quel che ricordo, le 3000 montavano carrelli Commonwealth o Brill o Moncenisio.

Claudio,secondo me, ha ha ragione sull'archetto della 116 stessa cosa dicasi per la 312 STEFER in origine avevano l'archetto, la csa strana è che quando sono arrivate a Torino, in fase di retauro c'era l'achetto tipo ATAC, l'ho notato da alcune foto tatte durnte i restauro, come mai poi si è optati per il pantografo monobraccio? Che è cosi antiestetico, al limite di poteva montare il classico pantografo STEFER.
Non comprendo affatto la scelta di montare su vetture striche quegli odiosi monobraccio.

Far convivere i due sistemi è teoricamente possibile (lo si è fatto a Torino nel periodo di passaggio tra i due sistemi), ma genera molte complicazioni, ad esempio le piastre di scambio devono essere ingabbiate in strutture complesse che consentono allo strisciante di scavalcarle.

@Antonio63 - All'epoca, fino al 1922, in cui coesistevano le due reti, quelle della "Belga", con l'asta, e quella Atm, con l'archetto, nei numerosi punti d'intersezione tra le due reti vi era qualcosa del genere. Nella foto seguente, lo vediamo installato all'incrocio tra corso Vittorio e via Madama - via Accademia.



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Come ricordato giustamente, tale "slitta" tornò ad essere applicata quando iniziarono a circolare le 7000 (in corso Regina) e le 5000 (in corso Vittorio), prima che il monobraccio venisse installato su tutte le motrici.

Come mai a Roma sussite tutt'ora sia i pantografi monbraccio che quelli ad archetto per le motrici storiche? Il sistema potrebbe sussitere anche a Torino, non vi pare? Sarebbe bello vedere la 312 circolare con l'archetto, o forse non c'è la volonta di farlo?

@Roberto,vittoria - in effetti, penso che archetto e monobraccio siano compatibili con la stessa linea aerea; l'incompatibilità riguarda l'asta con rotella, che negli scambi aerei abbisogna della "piastra scanalata" di guida della rotella (era, tra l'altro, la parte più delicata della rete, quella che più frequentemente causava scarrucolamenti); se gli amici di Roma, tramite l'ATAC, volessero cortesemente provvedere a far arrivare sotto la Mole un paio o più di archetti, da usare sia per le antiche torinesi sia per la Stefer....

Volevo ancora ricordare che la stessa "Belga", che dall'inizio per le linee urbane usava l'asta, per le linee intercomunali, dopo l'esordio con l'asta (due contrapposte, data la bidirezionalità) sulla linea per Moncalieri - Trofarello nel 1904, preferì passare all'archetto, doppio probabilmente per il maggior assorbimento di corrente dovuto al traino dei rimorchi, orientabile secondo la direzione di marcia, cui rimase fedele fino al termine della sua gestione, a metà anni 30, proprio per i problemi che le piastre scanalate ponevano in linee extraurbane lunghe decine di km; questo a differenza dell'ATM di Milano, che usò l'asta anche sulle linee intercomunali fino all'avvento del monobraccio negli anni 70 - 80. La SATTI, subentrata poi nella gestione delle due linee per Trofarello e Chivasso - Brusasco, sperimentò il pantografo su un paio di motrici, lasciando per il resto l'archetto fino alla definitiva chiusura delle due linee nel 1949. La linea intercomunale per Settimo, di altro gestore (STEP), elettrificata pure con archetto negli anni 20, passò poi successivamente al pantografo (quello tradizionale "a cestello"), mentre le altre intercomunali (per Giaveno e le "Occidentali") vennero elettrificate negli anni 30 col pantografo. L'unica intercomunale che usò le due aste contrapposte dall'elettrificazione nel 1915 fino alla sua chiusura nel 1955 fu quella per Rivoli.

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Non comprendo affatto la scelta di montare su vetture striche quegli odiosi monobraccio.

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Sono odiosi ma permettono la circolazione. O forse era meglio tenere le vetture a muffire in deposito, ma con un organo adeguatamente storico?

Ti hanno già detto che un archetto sarebbe stato possibile reperirlo.

Censin49, 06/10/2012 20.36:

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Far convivere i due sistemi è teoricamente possibile (lo si è fatto a Torino nel periodo di passaggio tra i due sistemi), ma genera molte complicazioni, ad esempio le piastre di scambio devono essere ingabbiate in strutture complesse che consentono allo strisciante di scavalcarle.

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A Napoli non c'era nulla di complesso, bastava affiancare alla piastra scanalata due spezzoni di filo aereo sagomati opportunamente (incurvati vero l'alto alle estremità), uno per lato, e poteva passare agevolmente anche lo strisciante.

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Censin49
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tranviere veterano

@BUBU56 - Per quel che ricordo, le 3000 montavano carrelli Commonwealth o Brill o Moncenisio.

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Preambolo non ho la verita ma solo ricordi un po'frullati dagli anni.se salta fuori qualche curiosita o qualcosa di piu preciso son contento.Ora ho ordinato un po di ricordi e letto qualcosa.

Allora prima della guerra furono consegnate all'atm 6 vetture serie 3000 .
La prima arrivata fu la 3001, quasi identica alle 1000 per Madrid (anche lei giro' in torino per qualche tempo) ma con i predellini alle porte,a questa seguirono un paio di anni dopo le 3002-3006 simili nell'aspetto ma senza azionamento automatico (senza il PCM e sicuramente meno costose!),e piu' simili alle molto successive 3250 ,per il circuito di trazione e forse anche carrelli,che non alle 3100.
Durante la guerra le bombe alleate beccarono anche qualche 3000,e la 3001 ebbe la peggio in quanto restarono piu o meno buoni solo i 2 carrelli.
Immagino che la 3001 avendo i predellini fu costruita di sicuro per Torino (o al massimo era un prototipo non accettato dall'ATM...Azienda Trasporti Madrid ???).Terminata la costruzione delle 1000 (avevo visto una foto anteguerra della linea di montaggio fiat con molte vetture uguali alle 3100in fila, ma senza predellini...erano le 1000 sicuramente) con molta probabilita' la fiat cerco di procurarsi un po' di lavoro proponendo la 3001 all'atm (torino!) e sicura di accaparrarsi l'appalto forse si porto avanti col lavoro costruendo 6 casse invece di una sola ..immagino che il costo della tecnologia PCM fece modificare il progetto al ribasso...



Finita la guerra le 3000 superstiti ripresero ,dopo le riparazioni, a dare servizio girando per Torino ,ed anche quando arrivarono le prime 3100 continuarono a mantenere i numeri 3002-3006.Esternamente erano quasi identiche alle nuove 3100 ,di sicuro le si potevano riconoscere per i carrelli ,necessariamente diversi dalle nuove 3100, mentre internamente mi dissero che erano di colore diverso (??).
Nel dopoguerra la politica usa e getta era ancora sconosciuta per cui la possibilita' di avere ben due carrelli a disposizione fece venire in testa a qualche boss dei tempi di costruire una vettura con poca spesa (....bei tempi!) .
La cassa della vettura fu costruita in OC nel locale ora officina bus del Tortona ,fino al 2000(+o-)mdc ,e fino a meta' anni 50 carrozzeria ed officina per i tram.Una volta messa in servizio la 3501 giro' con i carrelli originali della 3001, ed uguali a quelli della 1000 con ruote a sbalzo (boccole interne), e questi carrelli girarono sicuramente per un bel po' di anni ......altrimenti cosa recuperavano?

Una volta arrivate le 3100 1 serie con carrelli brill le 3000 continuarono a girare con il proprio numero per diversi anni fino a quando non vennero integrate nella serie 3100 con sostituzione impianto trazione e carrelli di queste ,in officina mi dissero nel 58-60 circa.
La data di sostituzione dei carrelli sulla 3501 "anni 80" e' una mia ipotesi in quanto avendo visto d'un tratto questi carrelli(poi successivamente ho ricordato uguali a quelli della 1000) apparire in un cortile interno dell'OC e completamente diversi da quelli delle 3100 solite pur con motori identici (i motori dei tram li vedevo tutti i di')alle 3100 chiesi al capo :di che vettura sono quei due carrelli??? RISPOSTA :"3501"(...della vacca... in realta'),negli anni la cosa fu poi ripetuta anche da altri .........chissa magari sono finiti in c Francia sotto qualche tonnellata di rottami

Non posso giurare che furono sostituiti negli anni 80 ma anni fa'vidi in qualche foto degli anni 50 inoltrati (o gia anni 60) della 3501 con carrelli in questione ancora sulla 3501 ...ai tempi non salvavo tutte le immagini di tram e di torino (sfortunatamente )le grosse boccole isotermos sui brill delle 3100 non ci potevano essere(potrebbe sembrare una ruota a sbalzo) per cui il carrello era ancora l'originale
Il carrello oggi montato sulla 3501 e' diverso da quello tibb e fiat delle due serie di 3100,



pare piu simile al brill come sospensioni e struttura ma e' dotato di balestre invece che di molle ,da quel che so e' anche un po' piu corto dei tibb e fiat , non so neanche chi lo ha costruito in soli due esemplari o se e' derivato con tagli o adattamenti da quelli delle 3100 comuni.

Carrelli della 302 con ruote a sbalzo e molle interne.

http://www.flickr.com/photos/danieleto

Un link con qualcosa in piu': www.tramditorino.it/tram_3501.htm www.flickr.com/photos/danieleto-116/6973852707/sizes/z/in/pool-1164...

Saluti BB (ho sempre problemi con freeforumzone.leonardo.it/discussione in genere scrivo e mi perdo tutto o non riesco ad inserire le foto ecc...viene il nervoso...1 ora e piu buttata)

Per inserire le foto caricale su un server come imageshack.us, photobucket.com, flickr eccetera, e copiane l'URL da incollare dopo aver cliccato sul tasto IMG (ovviamente non devi usare la "risposta veloce"). Più facile a dirsi che a farsi.

Propongo agli amici di MT, sia di Roma che di Torino, di inviare ai principali giornali delle due città una lettera di questo tenore:
"Per una volta,Roma,a dispetto di tanti luoghi comuni; batte in efficienza una città del Nord. Da anni, in ciascuna delle 2 città vi era una linea tranviaria "provvisoriamente" sostituita con traballanti autobus: il 3 a Roma e il 18 a Torino. Il mancato ripristino delle 2 linee è sempre stato un eclatante emblema di inefficienza. Alla fine però a Roma il 3 è ritornato tram mentre a Torino il 18 continua ad aspettare il ritorno dei mezzi su rotaia con la motivazione, almeno a quanto si dice, che i negozianti di una certa via non vogliono che torni il tram allo scopo di consentire ai clienti di continuare a lasciare l'autovettura selvaggiamente in seconda posizione. Insomma: un cedimento all'illegalità diffusa tipico delle Amministrazioni corrotte del Terzo Mondo.

@Moritz- La questione del torinese 18 è in verità abbastanza complessa, e va oltre il fatto, certo, che i negozianti delle vie interessate non vogliano il ritorno del tram (vie peraltro interessate dal passaggio di tram di servizio con una certa frequenza, visto che i binari servono di accesso a un deposito); la linea, in effetti, è sovrapposta per un tratto abbastanza lungo alla metropolitana; di più, un tratto è interessato dagli attuali cantieri di prolungamento del metro, quindi in quel tratto per ora non può essere tranviaria; inoltre, si è voluto che la linea passasse proprio davanti alla stazione Lingotto, che prima dal tram era appena sfiorata. La soluzione poteva essere lo sdoppiamento della linea in un tratto con bus e in uno tranviario, ma pare vi siano difficoltà a organizzare i trasbordi. Non resta che vedere come andrà a finire (però i lavori di rinnovo dei binari lungo via Bologna, già programmati, non sono mai iniziati).
Per esperienza personale, posso anche dire che la deviazione per passare dinanzi alla stazione Lingotto comporta un allungamento non proprio indifferente dei tempi di percorrenza; il tutto per evitare ai passeggeri in partenza o arrivo dalla stazione di muovere le proprie "gambine sante" per un centinaio (forse nemmeno) di metri!

Siete parecchio OT: qui si parla di ATTS.
Per i tram di Torino in generale c'è l'apposita discussione.

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Ti hanno già detto che un archetto sarebbe stato possibile reperirlo.

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Non hai capito. L'archetto tipo Roma è stato al momento bocciato dal GTT e quindi si è montato il pantografo.

(mi pare si scriva "out of topic"??)
Eila' Augusto .
Il problema non e' nelle immagini e che ,scrivo, invio e.... non appare NN ..o si blocca il browser.Anche senza immagini...ma il problema probabilmente e' nella mia connessione o qualche errorre accumulato nell'XP dopo un anno e mezzo di onorato servizio,(...faro' una reinstallazione appena ci ho voglia),e solo con leonardo.
Inoltre ho necessita' di successive correzioni o per rendere i miei "guerra e pace "comprensibili o solo per aggiungere foto e dimenticanze....son lungo.
Poi son di buon umore ....quei siti li' mi han rotto le "Xalle" perche' o mi vogliono far giocare a pocker online o mi vogliono allungare il pene ad ogni costo(o vendermi robe ecc) ,ad ogni clik, ed apertura (non so a voi...a me anche due peni per volta.)Per le proposte indecenti ..alla mia eta' al massimo potrebbero rimpicciolirmi la prostata o aumentarmi la pensiun per le puntate allo screenverde HI HI HI! ("mogli cinesi"...MMMH) ovvero ne uso un altro piu' anonimo discreto e veloce e se posso linko le immagini dai siti(sono in fase di pulitura txt di link accumulati) ...ue..stavolta al secondo colpo!!

Questa dovrebbe essere una delle 3001-3006 trasformata in 3100

Poi si era parlato dei predellini della 1000.
qualche foto di un prototipo della 1000 in giro per Torino con i predellini era stata postata ,ma se quelle di serie per Madrid non li avevano molto probabilmente le 3000-3006 erano i residui della produzione spagnola invenduti ,a cui non fu ritenuto conv€ni€nt€ applicare la pedana fissa interna alle 3 porte (modifiche e riverniciatura).
Altra cosa che mi disse il vecchio capo tanti anni fa'(da prendere con le pinze NB ;e comunque mi disse anche che un paio di 3100 prima della 3230 erano piu' vecchie delle prime 3100...) e che per le 3000 (o forse 3100) ci fu un interesse o addirittura un contratto firmato con l'azienda (o una azienda... nn so') di Trieste che poi non ando' a buon fine portando le vetture invendute sulle strade di Torino ,in questo caso direi la 2° serie delle 3100.Potrebbe essere anche vero visto che anche per gli ultimi 718 messi in linea pare ci fosse stato un problema analogo alla chiusura di un contratto .

aurevoir Bb

Lunedì 22 ottobre alle ore 21 serata tematica ATTS a Sassi: "Ricordi sui mezzi di trasporto pubblico", presentazione di video interviste, raccolte sulla motrice 209 durante il Trolley Festival 2011, a cura dell'Associazione Memoro - la Banca della Memoria.
Ritrovo ore 20,45, partecipate numerosi!

Dal 1 al 4 novembre si terrà presso la sede Arca di via Assarotti 6 (vicino Porta Susa) la 37a mostra Arcamodellismo, dove Atts partecipa con un suo stand per tutta la durata della manifestazione e con una navetta gestita con i tram storici 201 "Bolognese" e 312 "Romana", solo domenica 4 novembre dalle ore 15,30 alle 19. Partenza da piazza Statuto capolinea 10 feriale ogni mezz'ora. Partecipate numerosi!

Sulla pagina ATTS di Facebook le prime foto dello stand alla mostra Arcamodellismo
www.facebook.com/attstorino

Ecco le prime immagini della 312 ex Stefer ripresa oggi in piazza Statuto



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e in piazza Carlina



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Una curiosità circa questa piazza: il suo vero nome è "piazza Carlo Emanuele III", dal nome del sovrano che la fece costruire, ma se chiedete a qualunque a Torino, anche a un torinese DOC, questo nome, resterà a bocca aperta, senza sapervi dare risposta! Da sempre per i torinesi è "piazza Carlina"; tant'è vero che, quando vi erano i supplementi della linea 1 che facevano capolinea proprio su quel binario, sul tram era riportata l'indicazione "limitato a piazza Carlina", perchè tutti capissero.
Comunque sia, rimane una bella piazza, anche se l'armonia architettonica è un po' rovinata dal brutto edificio costruito a fine anni 20 che si vede nell'ultima foto sullo sfondo del tram.
Appena riuscirò a montarlo, posterò su Youtube il video del breve tragitto percorso con la 312 tra le due piazze.

Noto che la veletta della 312 ha la sola scritta "Cinecittà" invece della scritta su due righe "Termini Cinecittà"