05/10/2017 14:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 286 | Registrato il: 02/11/2011
| tranviere junior | |
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L'impianto frenante di ogni rimorchiata è collegato alla motrice mediante accoppiamenti e da lì viene controllato - uso il presente perché esistono ancora motrici e rimorchi tradizionali al Deposito di Varedo, anche se ormai non escono praticamente più - così che l'intero convoglio freni allo stesso momento. In questo non ha nulla di dissimile dai sistemi ferroviari. Semmai, i freni sono a morsa sulle ruote e non a pattino o a disco, per cui lo spazio di frenata, anche in considerazione della velocità, della composizione, e del peso, può essere molto lungo. Questo in contrasto con altri sistemi tranviari in cui la frenatura era appannaggio della sola motrice - ad esempio in alcune tranvie a vapore - per cui la massa della motrice provvedeva a fermare il resto del convoglio. Oltre a essere pericoloso e oltre agli sballottamenti, questo sistema applicava sollecitazioni negative alla motrice e agli accoppiamenti, senza contare che imponeva velocità bassissime. Guardando le vecchie foto e gli accoppiamenti, possiamo dire senza timore di smentite che questo sistema sia stato in uso a Milano sin dall'avvento della trazione elettrica sulle linee interurbane. |