Francesco ha vinto la pizza
Francesco mi ha telefonato e ha indovinato (con un po’ di sforzo…) la risposta al quesito. Il tram di sinistra è una Balilla (serie 400, la versione “corta” delle carrelli), mentre quella di destra è una carrelli. La differenza fra le due è evidente perché i musi sembravano uguali, ma in realtà differivano per le misure delle vetrature e dei montanti del muso stesso (guardate le vetture in foto e paragonatele). Nelle Balilla il parabrezza era leggermente più stretto delle carrelli a muso piatto, mentre i vetri rettangolari lunghi ai suoi lati erano un po’ più larghi. Leggermente più larghi, nelle Balilla, erano anche i montanti del parabrezza. La larghezza del muso della Balilla era anche leggermente maggiore, dato che questo tram, più corto e a due assi, necessitava di una minore rastrematura della parte anteriore e posteriore della cassa rispetto al corpo centrale. Sembra complicato ma non lo è. Nel collage la Balilla prototipo 399 al capolinea di piazza Dante impegnata sulla linea 62 per Mugnano e la Peter Witt 1003 in posa con le tabelle della 23 Parco Castello-Bagnoli, sulla racchetta davanti alla stazione di Campi Flegrei, binari rimossi negli anni ’50.