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Napoli | Centro Storico Patrimonio mondiale UNESCO

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2023 18:26
02/02/2019 20:29
 
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Partenope93, 02/02/2019 19.01:

:^^^

Non ho mai capito se le due finestre con balconcini (di cui uno è murato) sono abusi. Anche perchè il prospetto attuale mi pare molto irregolare, 3 "oblò" da una parte, dua dall'altra di cui uno murato.


Sono anche curioso di capire cosa si farà con il locale a sinistra. Qualcuno qualche tempo fa mi pare parlò di un ristorante (?)

Se ne parlò qui mi pare. Il prospetto è "pezzottato" a prescindere perché nel 500' quando fu concepita la struttura, i due archi laterali erano aperti quandi gli oblò non possono suggerire niente sulle reali condizioni della struttura all'origine. Se veramente volessero recuperarla dovrebbero ripristinare le condizioni originarie ma non comprendo il motivo per cui questo poteva avvenire fino a un secolo fa (come accadde ad esempio per il Castel Nuovo e Porta Capuana) e adesso dormono tutti quando i potenziali investimenti ci sarebbero... bha
02/02/2019 21:48
 
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perchè dai tempi di castel capuano e porta capuana, sono cambiate le leggi in tutela del patrimonio... anche la definizione stessa e individuazione di patrimonio. Negli anni 30, a differenza di oggi, ad esempio, non era considerato patrimonio tutto un centro storico.

adesso i criteri di restauro mirano a salvaguardare, consolidare e rispettare tutte le fasi storico dell'edificio.

Ho avuto tre lezioni ultimamente, in merito a questo discorso, da Renata Picone, che insegna nella prestigiosa ( fondata da Roberto Pane) scuola di restauro Napoletana. ( per chi volesse, è una sorta di master, due anni di specializzazione post laura architettura, archeologia e conservazione dei beni culturali/storia dell'arte)

Non sto frequentando la scuola di restauro, sia chiaro, ma un corso per la conduzione del cantiere di restauro di edifici e parchi storici.

Però, si, sono cambiate le normative di tutela e il concetto di momumento/patrimonio rispetto al restauro di isolamento del castello e della porta sopra citate.

Il mio progetto fighissimo era quello di leberare gli archi, lasciando solo quello centrale col portale. Quindi togliere i due locali, già qui almeno 40 anni di ricorsi e processi con le proprietà di questi due locali se non sono le stesse della chiesa.

Poi chiudere tutto con le vetrate, riportare a vista l'antica loggia mercantale, con una sola parte tipo la zona dell'altare maggiore, come testimonianza della fase barcocca.

Ma con gli attuali criteri di restauro non verrà mai fatto. Mirano a conservare tutte le fasi storiche dell'edificio, anche quelle posticce di inizio novecento.

devo dire da quel che vedo, stanno facendo un gran bel lavoro comunque nel far leggere la parte cinquecentesca della chiesa. Sono curioso di vedere come si comrportano nella parte interna, se qualche colonna la ripuliscono dalle decorazioni, che non sono certo un gran pregio artistico, anche se ripeto, il pensiero attuale è quello che tutto merita di essere conservato,perchè parte e testimonianza dell'edificio.

insomma su questa chiesetta, mi sono rivisto nella mente tutta la fase e criterio di restauro spiegata dalla Picone. ( cercate in rete Renata Picone tutte le pubblicazioni che ha fatto)
02/02/2019 22:11
 
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Re:
E ciò che intendevo anch'io, dovrebbero liberare le arcate e lasciarle libere con delle vetrate ampie che facciano passare la luce solare creando nuovi luoghi commerciali o di intrattenimento. Mi mette ribrezzo più che altro chi ritiene che:
CRIME 80, 02/02/2019 21.48:


adesso i criteri di restauro mirano a salvaguardare, consolidare e rispettare tutte le fasi storico dell'edificio.
[...]

Però, si, sono cambiate le normative di tutela e il concetto di momumento/patrimonio rispetto al restauro di isolamento del castello e della porta sopra citate.
[...]

Ma con gli attuali criteri di restauro non verrà mai fatto. Mirano a conservare tutte le fasi storiche dell'edificio, anche quelle posticce di inizio novecento.



e poi si lascia andare tutto al degrado...
Se si tratta di abbattere e non per cancellare, ma al contrario, per ripristinare qualcosa al suo vero aspetto, si accaniscono come le bestie, poi di fronte a quel degrado nessuno si rammarica più di tanto. Sono solo una banda di ipocriti. Mi ricorda la questione "grata sì, grata no"...
Cosa c'è da salvaguardare in una "storpiatura" ovvero la decisione di murare quelle arcate? Per non parlare degli abusivismi... un altro po' pure Palazzo Ottieri diventa monumento da salvaguardare... completa la stratificazione urbana di Napoli: dal famoso e ben noto opus reticulatum di epoca greco-romana alla coltre di cemento post guerra :vomito: ... il fatto è che questa schifezza che si dirama nelle strade del centro storico sono il risultato di una mentalità bloccata e collusa, che non è riuscita a risanarsi dalle troppe ferite afflitte dal passato nonché da una ignoranza di fondo che non ha trovato modo di essere debellata...
02/02/2019 22:32
 
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Perché le vetrate non sarebbero posticce?cazzo siete uno spasso
02/02/2019 23:30
 
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Giap1, 02/02/2019 22.32:

Perché le vetrate non sarebbero posticce?cazzo siete uno spasso

Finché non occlude la bellezza di un momento no... anzi... io sono aperto alle novità e delle vetrate valorizzano il preesistente (basti pensare alla cupola vetrata prevista per la stazione Duomo) quindi non ci trovo nulla di "posticcio". Posticcio sono gli abusivismi e qualsiasi cosa che intacca la bellezza originaria. Integrare elementi moderni possono anzi valorizzare ciò che già si ha, basta operare con criterio.
03/02/2019 08:37
 
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Dopo il restauro di questa chiesa, al primo posto tra gli edifici di culto, o ex, che stanno rovinati, acquista la prima posizione la chiesa di Santa Maria a Piazza, secondo il mio giudizio. (Anche se di chiese rovinate a Napoli non se ne contano.)
03/02/2019 09:00
 
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Santi Cosma e Damiano. (foto prese da Napoli Retrò fb)
03/02/2019 09:11
 
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æster.le, 02/02/2019 23.30:

Finché non occlude la bellezza di un momento no... anzi... io sono aperto alle novità e delle vetrate valorizzano il preesistente (basti pensare alla cupola vetrata prevista per la stazione Duomo) quindi non ci trovo nulla di "posticcio". Posticcio sono gli abusivismi e qualsiasi cosa che intacca la bellezza originaria. Integrare elementi moderni possono anzi valorizzare ciò che già si ha, basta operare con criterio.

Ma che stai a dì 😂 non è meglio che dici che ti piacciono le vetrate?il resto è una supercazzola
03/02/2019 09:18
 
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Re:
Stadera90, 03/02/2019 08.37:

Dopo il restauro di questa chiesa, al primo posto tra gli edifici di culto, o ex, che stanno rovinati, acquista la prima posizione la chiesa di Santa Maria a Piazza, secondo il mio giudizio. (Anche se di chiese rovinate a Napoli non se ne contano.)




Anche Santa Maria in Cosmedin e San Pietro in Vinculis stanno uccise.
03/02/2019 11:42
 
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Giap1, 03/02/2019 09.11:

Ma che stai a dì 😂 non è meglio che dici che ti piacciono le vetrate?il resto è una supercazzola

Vabbe non hai capito un ca.. del mio discorso. Le vetrate sono un esempio poiché le arcate potrebbero lasciarle, come giusto che sia, libere, soltanto che si perderebbero volumetrie al chiuso.
03/02/2019 14:52
 
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Inoltre un altro esempio di vetrate sono presenti nella chiesa di San Lorenzo Maggiore (questa volta in orizzontale) che mettono in risalto la pavimentazione precedente che è stata inglobata nel sottosuolo per via della stratificazione... quindi non vedo cosa ci sia di male in una vetrata...
03/02/2019 16:11
 
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Nulla.sono scelte che possono piacere o meno
03/02/2019 17:18
 
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Re:
Giap1, 02/02/2019 22.32:

Perché le vetrate non sarebbero posticce?*** siete uno spasso




ho parlato dei criteri adottati per il restauro di un edificio antico posto in un centro storico tutelato, il che non significa che accetti proprio tutti i criteri da adottare.

in quella zona, che si chiama banchi nuovi per un motivo, con un edificio prima loggia, chiesa poi, considerato che non si tratta di una chiesa con chissà quali qualità artistiche barocche, essendo stata in origine un edificio pubblico, considerato che dopo il restauro serve trovarle una destinazione d'uso ( non so se è sconsacrata, ma sicuramente dopo il restauro non saranno celebrate messe)

quindi, togliere i due locali a destra e sinistra, lasciare il portare col finestrone, liberare tutte le arcate, anche interne, lasciando solo la zona dell'altare maggiore. Riutilizzare l'edificio per una esposizione permamente dell'artigianato napoletano di qualità, tipo i guanti, non parlo dei pastori o san gennari vari. Qualcosa che in un certo modo ricordi lo scopo iniziale della loggia mercantale.

ovvio che non può essere lasciata aperta tutto uno con la piazza. Quindi chiusura con le vetrate stile tempio/duomo di Pozzuoli.

ma si tratta solo di fantasia, alla fine il tipo di restauro mira ad altro, e lo stanno facendo bene da quel poco che vedo. ( parlo del fatto di lasciar leggere la struttura della loggia cinquecentesca)

mi chiedo il destino di tale spazio. Un buon progetto di restauro vede a monte la destinazione d'uso dell'immobile. Considerato che nella vicina parrocchia di santa Maria dell'Aiuto la chiesa basta al quartiere per la messa, da quel che ho visto ( ci passo spesso da quelle parti) considerato anche la vicina chiesa di Donnalbina manco viene usata per la messa, almeno mai vista celebrere la messa li, forse la doomenica.

insomma, non penso che questa chiesa possa essere utilizzata per la messa. Ma qualcosa devono farci per non lasciarla chiusa come santa Maria la Colonna dove ancora non sono riuscito a entrare. La cappella pignatelli è del Suor Orsola e la usano loro ogni tanto.

ha pure il piano ipogeo interessante. spazio museale? l'ennesimo spazio museale?

vedremo. intanto una vergogna in meno da vedere nel centro storico.
03/02/2019 18:49
 
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Infatti sono d'accordo con te
03/02/2019 19:36
 
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Re: Re:
CRIME 80, 03/02/2019 17.18:



ha pure il piano ipogeo interessante. spazio museale? l'ennesimo spazio museale?




Una pizzeria :lol:

Non so se si tratta degli stessi locali, ma io so che la pizzeria "Evo 50" è di prossima apertura nei sotterranei di SS. Cosma e Damiano. Hanno una pagina facebook che aggiornano ogni tanto e da quanto ho capito l'entrata dovrebbe essere sulla calata omonima, di fianco. Chi sa che non sia incluso l'altro locale commerciale della fiancata.

Comunque sfruttarla per celebrazioni proprio no, vista la quantità di chiese nell'area. Spazio museale per esporre artigianato o semplicemente piccole mostre d'arte locale, sul modello di S.Severo al Pendino. Chi è il proprietario?
03/02/2019 20:04
 
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Sul sito del Comune di Napoli, nella sezione dedicata al Grande Progetto UNESCO, c'è una scheda di sintesi del progetto per la chiesa di SS Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi.

Per la chiesa dei SS.Cosma e Damiano con la sua area antistante si presenta, in maniera quasi naturale, la necessaria funzione di centro di supporto alle famiglie residenti nel quartiere: la chiesa, coerentemente con il suo etimo, può svolgere una funzione pubblica di incontro, riunione, che sia rivolta ad una utenza adolescenziale e dell’infanzia che, in assenza di strutture di supporto alla famiglia può tenere impegnati i ragazzi/bambini, in età della scuola dell’obbligo, durante il periodo post-scolastico. Le attività, molteplici, vanno da quelle attività ricreative a di carattere laboratoriale (didattica-doposcuola, teatrale, musica) e che,
soprattutto, inglobi e dia ancora più senso al largo antistante che, occasionalmente, può diventare uno spazio di ausilio alla funzione interna come, anche, area per organizzare piccole mostre e momenti di scambio a supporto della vita del quartiere e rappresentazioni legate alle attività stesse. La proposta di nuova destinazione incontra anche lo spirito della Legge n. 28 agosto 1997 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza"(artt. 6 e 7, G.U. n. 207 del 5 settembre 1997), nonché con il complesso delle iniziative comunali già operanti nel territorio (come i progetti per esempio “Tana di volpe” o “Nidi di mamme”). Tale funzione, infine, può essere condotta in sinergia con le Scuole esistenti in zona, elementari e medie primarie e secondarie. In particolare, la presenza dell’Istituto magistrale E. Pimentel de
Fonseca in via B.Croce consentirebbe l’opportunità di sviluppare il tirocinio e allo stesso tempo volontariato e supporto alle attività individuate. La destinazione d’uso proposta permette, in altre parole, non solo la riappropriazione di un
luogo pubblico nella sua vocazione e destinazione collettiva e quindi di dispiegare un’utilità sociale, ma sviluppare il senso di identità dei luoghi che nella nuova funzione immaginata, “Un nuovo Banco ai Banchi Nuovi” che il quartiere può ritrovare. Il volume principale viene, dunque, sistemato per ospitare un Laboratorio teatrale per ragazzi, con arredi adeguati e tali da non alterare la fruibilità estetica della chiesa, delle sue superfici decorate, dei suoi caratteri architettonici, dei beni storici presenti o da riportare in sito. Gli ambienti su due livelli, prospicienti su calata SS. Cosma e Damiano e largo Banchi Nuovi, saranno attrezzati per attività scolastiche integrative sia al 1° che al 2° livello. A piano terra saranno realizzati due servizi igienici, di cui uno per portatori di handicap. Una nuova scala in legno a norma e autoportante sarà ubicata nello spazio terminale dell’ambiente in sostituzione di quella precaria esistente.

[Modificato da Claudio Candia 03/02/2019 20:06]

__________________________
Ein Teil von jener Kraft, der stets das Böse will, und stets das Gute schafft. (J. W. von Goethe, Faust)
04/02/2019 02:20
 
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Questa chiesa è già stata affidata all'Ordine degli Ingegneri.
04/02/2019 10:13
 
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Re:
bluesboy94, 04/02/2019 02.20:

Questa chiesa è già stata affidata all'Ordine degli Ingegneri.




Se è così è una notizia positiva, visto che gestiscono anche San Giovanni Maggiore e per fortuna la tengono quasi sempre aperta. Magari un coinvolgimento della vicina Orientale anche lì non sarebbe male, l'importante è che si rivitalizzi completamente banchi nuovi.
04/02/2019 12:18
 
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Re: Re: Re:
faberax94, 03/02/2019 19.36:



Una pizzeria :lol:

Non so se si tratta degli stessi locali, ma io so che la pizzeria "Evo 50" è di prossima apertura nei sotterranei di SS. Cosma e Damiano. Hanno una pagina facebook che aggiornano ogni tanto e da quanto ho capito l'entrata dovrebbe essere sulla calata omonima, di fianco. Chi sa che non sia incluso l'altro locale commerciale della fiancata.

Comunque sfruttarla per celebrazioni proprio no, vista la quantità di chiese nell'area. Spazio museale per esporre artigianato o semplicemente piccole mostre d'arte locale, sul modello di S.Severo al Pendino. Chi è il proprietario?

Evo50 secondo me non ha molto da condividere con la chiesa, si trova alle spalle, lungo le scale della calata Santi Cosma e Damiano. Forse dice "sotterranei" per suscitare interesse, ma secondo me al massimo sta a una quota inferiore, indipendentemente dalla chiesa.

Del resto i sotterranei della chiesa sono propriamente l'ipogeo che è ben definito e di cui abbiamo anche testimonianze fotografiche.
04/02/2019 14:26
 
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