Vecchi impianti di Napoli Piazza Garibaldi

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e646.060
00martedì 21 luglio 2009 13:13
a parte la rigidità (mentale) dei dirigenti FS, secondo me il vero problema è il rispetto dell'orario: organizzare tagli di piazzale incastrati tra un arrivo ed una partenza richiede, oltre ad un orario studiato per bene, che i treni viaggino in orario, cosa alquanto impossibile da ottenere.
Francesco E.
00martedì 21 luglio 2009 13:14
Dillo agli austroungarici.....
Augusto1
00martedì 21 luglio 2009 16:46
per e646.060
L'orario studiato per bene dovrebbe essere una cosa naturale, non un'eccezionalità. E comunque vengono considerati anche i cambiamenti in caso di ritardo. Se poi siamo tornati indietro di duecento anni e non sappiamo gestire un semplice attraversamento di piazzale allora è inutile che parliamo. Andiamo avanti a inaugurazioni di stazioni e frecce rosse...
trammue
00martedì 21 luglio 2009 21:29
mi viene il sospetto che ormai nelle fs gioca una specie di concorrenza fra "prodotti" della lunga percorrenza e prodotti regionali, ed anche i compilatori degli orari sono succubi di pressioni soprattutto da parte di chi paga di più....
Augusto1
00martedì 21 luglio 2009 22:25
Le FS ormai hanno un'unica logica prevalente, che è quella del profitto. Per cui si predilige solo l'attività su eurostar ed alta velocità. Il resto costituisce solo un problema.
BiagPal
00mercoledì 22 luglio 2009 00:04
[SM=g1885122] E' la stessa logica presente ormai in tutti i Paesi. Piuttosto dovrebbe essere lo Stato a finanziare un efficiente servizio di trasporto ferroviario sia nazionale, che regionale o locale.
Augusto1
00mercoledì 22 luglio 2009 09:42
Lo stato... le FS... qual è la differenza...? Il fatto che ovunque si persegua lo stesso fine non vuol dire che la cosa sia positiva, anzi. Ma poi il trasporto regionale di paesi come la Germania è ben differente da quello italiano.
raffaele.catuogno
00martedì 5 agosto 2014 15:05
vecchia stazione centrale
Salve, so che la discussione è vecchia ma avrei bisogno di notizie relative ad un fotogramma postato da augusto1, nella speranza che possa ritornarci. Il fotogramma in questione ritrae i binari della direttissima napoli-roma ripresa dallo scalone opposto alla facciata su piazza garibaldi in un film in bianco e nero trasmesso da cinemaclassic, molto probabilmente degli anni 50.

grazie a chi potrà aiutarmi.
raffaele
up.
00martedì 5 agosto 2014 15:26
Vi posto una foto di famiglia anni 50/dopoguerra, di mio zio capostazione...quando la Roma Napoli via Cassino non era elettrificata
trammue
00martedì 5 agosto 2014 18:35
questo è un rimorchio pilota Ln664.14, che viaggiava accoppiato con le mitiche ALn668.14 entrate in servizio alla fine degli anni 50, che portarono una ventata di novità sulla roma cassino napoli, al tempo quasi tutta non elettrificata e per un bel tratto a binario unico.
Prima di loro erano impiegate le rumorossissime ALn880 della breda, di cui ne ho un vago ricordo. invece le 668 (dette micette) da ragazzo le ho usate moltissimo e più di una volta ho fatto l'intero viaggio napoli roma napoli via cassino (già davo segni di pazzia.....).
Altro protagonista della ventata di novità su questa linea fu il locomotore diesel-elettrico D341 di seconda serie, che purtroppo mise definitivamente in pensione le gloriose vaporiere
Francesco E.
00martedì 20 gennaio 2015 16:33
Risolvetemi un rebus!
QLcn mi sa dire le date esatte di progettazione e costruzione della vecchia Stazione Centrale? In altre parole a quale Stato di deve la primogenitura? A Duosiciliano o a quello Unitario?? Su Facebook è nata una mezza questione sul filo delle date a cavallo tra i due regni.... Il Prof nel libro scrive che la costruzione inizio nel 1859 e proseguì in varie fasi mentre l'apertura al pubblico (da altra fonte) si ebbe nel 1867.
filobustiere
00martedì 20 gennaio 2015 16:39
Augusto1
00martedì 20 gennaio 2015 16:41
Posso aggiungere che la città di Napoli fece di tutto per non avere questa stazione così "invasiva": il municipio arrivò addirittura a trovare i soldi per pagare penali e contratti già stipulati con le ditte, ma non ci fu nulla da fare.
aurobindo
00martedì 20 gennaio 2015 19:21
Sempre precursori quindi.....
in ogni caso va detto che in quell'epoca il trasporto era del tutto a trazione animale e ogni apertura alla trazione a motore appariva come un pericolo da fronteggiare ad ogni costo. In fondo poco o nulla è cambiato, i No Tav oggi esprimono in pieno le paure senza tempo legate ai nuovi sistemi di innovazione nei trasporti. Aggiungo che un mio professore di fisica mi spiegava che addirittura in Inghilterra, nella seconda metà del XIX secolo emanarono una legge che rendeva obbligatorio accompagnare i primi passi della vettura automobile con una coppia di sbandieratori per dare modo alla gente ed agli animali di scansarsi per tempo
trammue
00mercoledì 21 gennaio 2015 08:55
ma per quanto riguarda la stazione, secondo me non era solo un fatto di paura
quella zona, un tempo detta 'e pparùle, cioè gli orti, una volta esaurita la sua funzione di nutrire la città coi prodotti della terra, era entrata nel mirino degli speculatori edilizi, sopratutto dopo l'unità d'italia, e quindi la stazione, con tutto il suo parco di binari, scambi, depositi, carbonaie, officine, scali merci ecc ecc si portava via una bella fetta di area fabbricabile.
però sulla gente comune, come ha detto aurobindo, è stato facile instillare la paura del nuovo mezzo "a fuoco".... i più anziani erano ancora convinti che si trattasse di una creatura del diavolo !!!!
CityN
00mercoledì 21 gennaio 2015 13:01
it.wikipedia.org/wiki/Stazione_di_Napoli_Centrale

Che ne dite di quanto scrivono su wikipedia?
trammue
00mercoledì 21 gennaio 2015 15:07
i casi sono due: o l'autore è lo stesso che ha scritto su clamfer, oppure è uno sporco copione che non ha manco citato la fonte
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