Il Regio Decreto del 1927 sulla coloritura dei mezzi pubblici
Credo sia il caso di spendere due parole sul Regio Decreto del 1927 che impose in tutta Italia l'uniformità nei colori dei mezzi di trasporto pubblici.
Il Regio Decreto, giunto in piena E.F. (per l'esattezza: Anno V), se da una parte intendeva mettere ordine nella materia, d'altra parte rispondeva forse allo spirito del regime di "uniformare", nel senso di "mettere in uniforme"; dopo le persone, irreggimentate e in divisa fin dalla più tenera età (prima Balilla, poi Avanguardisti, poi Legionari, ecc.), fu la volta anche dei trasporti pubblici, con l'imposizione delle due tonalità di verde per i mezzi pubblici urbani collettivi (tram, autobus, filobus) e di nero (il tetto) e verde (il resto) per i taxi. Unica distinzione, il "filetto" bicolore di separazione tra i due colori, che rispecchiava i colori degli stemmi civici (giallo-blu a Torino, bianco-rosso a Milano e Genova, giallo-rosso a Roma e Napoli, ecc.), e, per i mezzi collettivi, l'apposizione appunto dello stemma civico sulle fiancate.
Caduto il fascismo, finita la guerra e poi la monarchia e subentrata la repubblica, da molte parti voci polemiche iniziarono a contestare il Decreto, proprio perchè evocatore di un periodo della nostra storia che molti avrebbero voluto cancellare del tutto. Come sempre accade nel nostro paese, non si arrivò se non a fatto compiuto all'abrogazione del Decreto, ma lo si lasciò cadere in desuetudine dalla fine degli anni 60. A Torino, la prima serie di autobus senza bigliettaio, mi pare fossero "Lancia", uscì nel 1970 ridipinta nei vecchi colori Atm, rosso-avorio. A metà degli anni 70, per uniformarsi ad una direttiva europea, venne revocata infine ufficialmente la doppia tonalità di verde con l'adozione del giallo arancione (per i taxi giallo canarino); di fatto poi caduta in desuetudine, coì che ora ogni città di fatto adotta i propri colori (per i taxi ai arrivò al cambio col bianco latte, su richiesta dei tassisti che lamentavano l'impossibilità di rivendere o riportare la vettura ad uso privato con quel giallo squillante).