548: IL PIU' BEL FILOBUS D'ITALIA

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Dorafly
00giovedì 6 agosto 2009 20:39


Atm è sempre la capolifa di tutte le iniziative. Dopo aver creato il primo ristotram del mondo e forte della più grande rete filo-tranviaria d'Europa, per festeggiare i 75 anni di vita del filobus, ha restaurato in modo ineccepibile il filobus snodato Viberti Fiat 2472, matricola 548. E' stato presentato in occasione dell'apertura al pubblico del deposito Molise ed ha ottenuto enorme successo.
Anche qui si tratta del primo filobus snodato storico d'Italia.

Non si può non restare senza parole di fronte a tanto splendore.

Dfly
Cori x
00venerdì 7 agosto 2009 04:12
Uhm,uhm....il primo ristotram non è stato fatto a Milano ma correggetemi se sbaglio è stato a Torino con una 2758 nel 1988

http://www.tramditorino.it/ristotram_2758.htm

L'articolo è di Lucajuventino qui sul forum.

La più grande filovia d'Europa era proprio in Italia a Roma fino al 1972

http://digilander.libero.it/micbas832/tramroma/rete_urb/filobus/fil_ind.htm

Oggi è quella di Atene,in Italia lo è Napoli,momentaneamente perchè con le prossime riattivazioni sarà Bologna a detenere il pimato.

I 75 anni sono della rete filoviaria Milanese non del Filobus che nasce in Germania nel 1908,il Viberti sempre che non mi sbagli festeggia i suoi primi 40 anni spaccati.

Il "restauro" effettivo di un filobus snodato è stato curato dalla stessa ATM dopo un'escursione prova che però non ha dato il successo sperato cioè un significativo ordine,quello che si vede in foto è lo stesso in condizioni perfette e si AUSPICA l'utilizzo assieme all'altro sfortunato fratello U-Effeuno Filobus.



E questo l'Effeuno:



Foto del Pedretti e tal Michelangelo

Se però dovessimo esser pignoli si è l'unico mezzo snodato ad esser stato riverniciato a cui son state riapplicate le mascherine e le fanalerie orginali d'Italia.




XJ6
00venerdì 7 agosto 2009 09:58
Credo (spero) che l'intervento di Dorafly (così iperbolico) fosse ironico ...

Ciò detto, il 548 mi sembra un bel mezzo. Non ho capito, però (anche dopo aver letto l'intervento di Cori. O forse proprio per quello [SM=x346239] ) se si tratta di restauro statico o dinamico.
trolleybus58
00venerdì 7 agosto 2009 12:35
Anche a me piacerebbe sapere se il 548 è in condizioni di circolare o meno... [SM=x346235] e poi, cmq sia, non sarebbe il caso di posizionarlo su dei cavalletti (specie che l'interno è aperto alle visite pubbliche) per impedire la precoce ovalizzazione degli pneumatici e per "scaricare" le sospensioni? [SM=x346225]
sottostazione
00venerdì 7 agosto 2009 12:37
[SM=g1885122] E' un restauro dinamico. Si possono trovare le foto di una sua uscita a questa pagina del forum di Photorail. E' davvero un restauro stupendo!

[SM=x346219]
Augusto1
00venerdì 7 agosto 2009 13:51
548 in video
Ragazzi, siete distratti, pubblicammo anche un video di Edoardo Armano. Ve lo ripropongo, cliccate qui
Augusto1
00venerdì 7 agosto 2009 13:57
Detto questo...
... il 548 è bellissimo e vederlo in biverde mi ha riportato ai primi anni di vita (quando ci viaggiavo da piccolissimo con i miei sulla linea 93). Come estetica di vettura secondo me il nostro Alfa Mille è più bello...
A parte i pareri (opinabili) i due prototipi 998 e 999 postati da Cori circolarono in prova anche a Napoli alla fine degli anni '80, le foto sono sul volume Cozzoliniano, magari ne farò una scansione.
XJ6
00venerdì 7 agosto 2009 15:23
Distrazione

[SM=x346225]
Cori x
00venerdì 7 agosto 2009 16:44
Esatto Augù il Bibas della Mauri era in disperata ricerca di aziende ma la cifra funambolica ne sconsigliava l'acquisto.Ma era un mezzo completamente nuovo ed avveniristico non o dove sia finito l'articolo ma appena lo trovo lo riscrivo. A livello umano poprio la mancanza di acquirenti portò la ditta sull'orlo del fallimento ed alla conclusione disperata del suo fondatore....

Per i due chiamiamolo prototipo il secondo i pareri non sono affatto opinabili,il restauro o rivernciatura è stato fatto un pò con il cu...: Esempio: specchietti: In quegl'anni così fino ad almeno il 1983 erano cromati tanto quanto i mozzi delle bmx non verniciati così anche la matricola non esisteva 40 anni fa visto che manca la targa ed a rigor di logica non doveva nemmeno circolare. C'è anche una sua gemella la 583 chissà che fine ha fatto!

Che sia un gran mezzo questo è fuori discussione e credo però Augù che per fare un vero confronto ci vorrebbe un Viberti milanese monocassa modello Fiat 2405 F non snodato per paragonarlo ai partenopei.Tra l'altro un sito secula fa li faceva vedere ora non lo trovo più,solo alfa romeo dalla fanaleria identica ai Vibertoni nonostante siano quest'ultimi su telai Fiat.







Il primo filobus italiano restaurato è quello genovese...

Dorafly
00venerdì 7 agosto 2009 19:16
I filobus non hanno bisogno di targhe se come i tram non possono circolare fuori dalle loro sedi. I filobus bimodali hanno bisogno della targa, lo splendido 548 invece no.

Il Fiat 2405 è orrido, con quel parabrezza spigoloso! Di certo meglio l'Alfa Mille, come filobus normale. Ma come snodato, il 548 è il più migliore!

Dfly
Cori x
00venerdì 7 agosto 2009 19:52
http://www.targheitaliane.it/monografie/filobus.pdf

Non c'è scritto da nessuna parte l'opzione di un mezzo di privarsi arbitrariamente di targhe.La legge è del 1994 e rielaborato nel tempo fino all'anno 2005. Il codice indica l'art 55 come sussidiario del 54.

In materia penalista ovvero civilista qual'ora avvengano reati a che t'appigli? Alla matricola del veicolo? Sarebbe invalido legalmente.

I filobus hanno una regolamentazione particolare (e non registrabili al PRA) ma abbisognano della targa ufficiale. Su queste decide l'USTIF, apposito ufficio della motorizzazione,riportando il logo aziendale,o la sigla della città per cui presta servizio dev'essere riflettente e riporta gli ultimi 3 numeri del numero sociale.

Il tram invece avendo una corsia certa non abbisogna di targhe perchè opera in condizioni di natura diversa al filobus che di fatto è solo un autobus a guida vincolata.

Qualsiasi età tu abbia.....buona giornata.
TROLLINO 15
00venerdì 7 agosto 2009 20:30
Cori:
"in materia penalista ovvero civilista qualora avvengano reati a che ti appigli ?"
Scusami ma hai detto una castroneria terribile.
Qualsiasi conoscenza tu abbia in materia legale, buona serata.

e l'età di ognuno di noi non c'entra nulla.
Augusto1
00venerdì 7 agosto 2009 22:57
Targhe
Le targhe ai filobus sono obbligatorie a prescindere dalla bimodalità. A Napoli gli Alfa Mille (sia ATAN/ANM che CTP) furono targati, e targato è ancora l'8021. Il 548 è sfuggito alla regola, ma dovrebbe essere targato.
Cori x
00sabato 8 agosto 2009 00:58
Trollino una frase così non ti sovviene nulla? E' stata scritta nel 1950 l'autore è tra i tuoi libri nella voce:fonti del diritto. Se mi dici dove sei laureato perchè se non erro sei avvocato ti riporto il testo dedicato. Cmq sono dell'idea che...

buona serata.
Pianeta Preferito
00domenica 9 agosto 2009 14:50
SI il filobus 548 VIBERTI ORIGINALE è funzionante!! E' ancora senza targa e nei giorni del Porte Aperte al deposito Molise(24/25 maggio) per i giri speciali è uscito "scortato" da una vettura di servizio ATM come si vede da questa foto:
http://www.photorail.com/phr3-gli%20updates/images/5fotomese2/548-230509vlemolise%20copia.jpg.
Speriamo che anzichè perdere tempo per quelle boiate del tram della birra lo facciano circolare regolarmente!
Ciao Ciao [SM=x346228]
Augusto1
00lunedì 10 agosto 2009 22:18
Ricevo l'intero contributo da Enrico Nigrelli e pubblico molto volentieri
Per ognuno di noi il filobus più bello in assoluto è sempre quello che magari ci ha affiancato in anni giovanili o che comunque si è vissuti personalmente (e su questo non voglio discutere in quanto anch'io ho le mie preferenze), ma ritengo però innegabile che si tratti di uno dei restauri più riusciti ed impegnativi mai compiuti in Italia, specie da ATM che sino "a ieri" sembrava non interessarsi altro che dei suoi tram urbani. Per i miei trascorsi in ATM questo filobus lo sento quindi anche un pò "mio" e quello che si è tenuto a Milano a fine Maggio è stato, per me, veramente un evento epocale. Preciso che, analogamente a quanto fatto a Napoli, anche il restauro del filosnodato è stato seguito da "esterni" esperti in materia, che conosco personalmente. Per quanto concerne gli specchi retrovisori sono corretti in tinta con la carrozzeria, a Milano non sono mai stati cromati, per cui sono giusti, anche perchè ATM ha sempre avuto i suoi specchi da capitolato e solo in anni recenti quelli unificati dai costruttori. Anche le matricole sono esatte nel colore e nel carattere e corrispondenti alle originali, solo quelle frontali avrebbero dovuto essere al centro del frontale e non di lato, questo a causa di un coprigiunto verticale posto sotto lo stemma Viberti; la targa era in dotazione al veicolo in quanto ha prestato servizio sino al 1996, ma apporla sulla livrea anni '60 (attenzione: non allo stato d'origine: anni '60. Confronta con la foto della 553 allo stato d'origine nella foto ufficiale) sarebbe stato decisamente fuori luogo; se poi sarà un requisito indispensabile alla futura circolazione ben venga! Quanto ai coprimozzi non è che non fossero verniciati, ma erano sormontati da una coppa cromata con la scritta "Fiat", di cui erano dotati anche i 672 "normali". A questo però vorrei aggiungere ancora qualcosa: quando la 548 è stata preservata in ATM non si avevano le idee chiare sul come gestire in futuro questo materiale, comunque destinato, negli intenti iniziali, all'immobilismo assoluto. Si era così preservata una vettura (non so se casualmente o volutamente) di quelle con gli interni ricostruiti nei primi anni '80 con i pannelli di materiale ignifugo analogo a quelli degli Inbus U210Ft serie 4000, con risultato allora forse accattivante ma oggi orrido sotto il profilo storico. Unitamente alla 548 si salvarono la 583 ricarrozzata dalla Mauri, e la più originale 604, però successivamente demolita. Quando si cominciò a ventilare l'ipotesi di un restauro della 548 il mio terrore era proprio quello di una mera riverniciatura in bi-verde e nulla di più, a fronte dell'enorme lavoro da compiersi per riportarla correttamente allo stato d'origine, ed invece la sorpresa... Interni completamente ripannellati con materiali conformi agli originali, idem dicasi per i sedili ed il pavimento con gomma a righe; posto del bigliettaio completamente e correttamente ricostruito; posto guida, cruscotto e sedile conducente riportati allo stato originale sia nei colori che nella disposizione! All'esterno la fanaleria anteriore originale con gli anabbaglianti "panciuti", la sostituzione dei paraurti anteriori e posteriori con altri corrispondenti nella forma agli originali, e la ricostruzione dei rostri anteriori, ormai introvabili. E poi la grande scommessa, il ripristino della funzionalità dopo 13 anni di abbandono e di inutilizzo, con ripristino della parte elettrica, dell'isolamento, della parte pneumatica e ricostruzione dei pneumatici... il risulato parla da solo per quello che ho dimenticato di elencare io! Se questa la definiamo semplice riverniciatura... Ed in ultimo, e non per importanza, la contemporanea presentazione dell'altrettanto accuratamente restaurato Fiat 411 Cansa n°2563, al momento statico, ma forse solo per il momento...
Mi spiace molto leggere di quando si lanciano appelli per salvare questo o quel cimelio che si rischia definitivamente di perdere per incuria o disinteresse (vedi la questione dei filobus del Museo di Spezia ), così come però mi spiace ancora di più quando anzichè elogiare e riconoscere i meriti e gli sforzi di una Azienda che, specie di questi tempi, dona alla collettività due veicoli fondamentali nella storia del trasporto pubblico, si critichi e si cerchi la polemica a tutti i costi!



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Dorafly
00lunedì 10 agosto 2009 22:44
Enrico Nigrelli for president!
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Chi parla male dell'Atm e di questo restauro è solo invidioso o non capisce nulla.
Eppoi mettere la targa mandava la filologia a farsi friggere. I capoccia che hanno seguito il restauro non sono dei pirla.

Dfly
filobergamo
00venerdì 14 agosto 2009 19:29
grande nigrelli
enrico e uno dei massimi esperti filoviari oltre che un amico, ottimo intervento che condivido.. direi w i 3 filobus storici attualmente circolanti, meneghino, partenopeo e matuziano.. a mio parere il piu bello a quest ultimo con il quale condivido bellissimi ricordi di infanzia oltre ad essere il filobus piu diffuso sulle reti italiane e colorato nella elegante livrea bianco blu alternativa ai soliti 2 toni di verde che comunque amo. 2411 cansa cge will never die! [SM=g8806]
Cori x
00giovedì 20 agosto 2009 16:08
Rispondo a Nigrelli:

E' vero molto in Italia si sta perdendo ma appena appena tornato dalla Francia c'è un posto si chiama Breil sur Roya che ha un folto gruppo di bus e filobus di varie nazionalità,peccato dirsi in stato di apparente abbandono nonostante sia classificato come museo ho visto tanta polvere....

Prendo questa frase ma non era in vena polemica o meglio io non scateno polemiche per il semplice fatto che parto dal presupposto che da chiunque c'è da imparare e molti in diversi forum ma anche nella vita reale diventano Leoni da tastiera qui,Leoni da circo altrove...


la frase è questa:si critichi e si cerchi la polemica a tutti i costi!

Orbene se la mia memoria è debole ricordo che con le critiche si salvarono diversi tram meneghini,le critiche devono essere costruttive e le polemiche arrivare ad un punto in cui le persone si prestino per un volgersi positivo..

Tutto questo decantare le odi di maestranze che giustamente salvano un mezzo a memoria di un passato glorioso e che è una cosa di nicchia rispetto al grande pubblico cosa farebbero senza le critiche e qualche polemica rifacendo un mezzo "allo stato di.."???

Quindi la critica aiuta e migliora il rapporto tra appassionati cosa che in Italia (e sapendo bene che siamo sempre gli stessi a scrivere nei forum) non accade mai anzi divide una o altra associaz. ricucendosi uno spazio in cui l'opinione anche minimamente negativa diventa oggetto di giustificazioni o di accuse.

A monito di molti questo appello,comunque ,a mio avviso bel mezzo ma poco fedele all'originale.
Enrico N3C
00giovedì 20 agosto 2009 22:29
548
Egr. Cori X,

dato che personalmente non mi reputo nè la fonte del sapere nè quella del diritto, e reputo che dai confronti costruttivi ci sia sempre da imparare, ti sarei grato se in questa sede ci illustrassi gli aspetti che nel filobus in oggetto, in base alla documentazione in tuo possesso, non solo fedeli all'originale.

Anticipatamente ringrazio.

EN
Cori x
00venerdì 21 agosto 2009 15:23
I dati in possesso da chiunque ne facia richiesta è da sottoporsi alla Viberti o alla Iveco oggi Irisbus S.p.a.

I pezzi sono originali ma alcune parti sono state rifatte parlare di restauro è pretestuoso io la chiamo ricostruzione parzialmente fedele all'originale,io un mezzo lo porto allo stato d'origine mica agli anni 60/70/80 perderebbe significato.

E' come paragonare il tempio di Nimes con quello di Cnosso a Creta.Il primo è originale al 100% il secondo è rifatto con aggiunte di calcestruzzo.

Il paragone non è improprio.

quei dubbi si trovano qualche risposta piu sopra.Le foto del cruscotto e quella storica in B/N il resto.

Photorail
00venerdì 21 agosto 2009 15:52
???? Scivolosi gli specchi, eh?
Augusto1
00venerdì 21 agosto 2009 16:07
per Cori
Il restauro di un mezzo pubblico non può prescindere da alcuni necessari compromessi, a patto che siano poco invasivi o visibili, a meno che non parliamo di qualcosa di ineluttabile come il pantografo per un tram in luogo del trolley ad asta o la trasformazione del circuito elettrico interno alla vettura a 24 volts (come prescrive l'Ustif, cosa che comporta l'installazione di una sorta di scatola di derivazione), in luogo dei 600 volts di un tempo. E' normale che alcuni pezzi debbano necessariamente essere ricostruiti o reperiti altrove, anche il nostro Alfa Mille ha qualcosa che proviene da Alfa Mille CTP e qualcos'altro che proviene addirittura da un ET 100 della ferrovia Cumana. Anche la collocazione temporale del restauro di un veicolo (ad esempio negli anni '60 piuttosto che negli anni '30 o '40) non fa decadere il valore del restauro stesso, a patto che ci sia coerenza con quanto si vuol presentare. Il restauro del Vibertone a mio parere è di altissimo livello, e fedele alla sua collocazione temporale. I tuoi mi sembrano un pò dei pretesti tesi alla polemica fine a se stessa, sinceramente...
Ma poi quale sarebbe il problema? Il cruscotto???
ZioJO73
00venerdì 21 agosto 2009 21:28
Noiosa sinistra...
Filobergamo, tu scrivi:
"a me la tua sembra piu una delle solite polemiche della noiosa sinistra"

Non voglio entrare i polemica, ma io sono di sinistra e stento a capire quale sia il legame tra una disquisizione sul restauro di un mezzo meccanico e la posizione politica di una persona.
Credo che indipendentemente dalle opionioni (giuste o sbagliate che siano) il "colore" politico sia l'ultima delle cose che dovrebbe entrare all'interno di discussioni simili.
Ben vengano gli scontri di opinione sul restauro (io ho dato il mio contributo sul post dell'ATTS riguardo la 2847..) ma il resto credo dovrebbe rimanerle al di fuori.
Sicuramente capirai, e come tale sono assolutamente convinto che non prenderai queste mie parole come un affronto o un insulto..

Salutoni. Zio JO
filobergamo
00venerdì 21 agosto 2009 23:45
x ziojo73
no tranquiillo hai ragione, anzi mi scuso non volevo offendere nessuno, volevo solo come dice cori provocarlo e fare polemica.. alla fine qua siamo un gruppo di amici virtuali appassionati chiudo l ot.
Enrico N3C
00sabato 22 agosto 2009 00:29
concetto di restauro
Concordo pienamente con quanto asserito nel post da Augusto, che ha chiaramente espresso cosa si intenda per restauro.

EN
Dorafly
00domenica 23 agosto 2009 20:04
Mercoledì sera il più bel filobus d'Italia è uscito per un giro completo lungo la circonvallazione della 90. C'era parecchia gente a bordo forse americani o ricconi russi non so.

Che scassa! Sempre a fare il pignolone polemico. Diciamo allora che ci vorrebbero pure le gomme originali o la benzina d'epoca se è un autobus.
Cosa centrano i tempi e il calcestruzzo?

Invidioso polemico.

Dfly
Augusto1
00domenica 23 agosto 2009 22:46
Erano gli stessi tedeschi che sono stati a Torino.
Cori x
00martedì 25 agosto 2009 15:20
no Augù il mio discorso partiva dal fatto che se una persona si mette in testa du restaurare un qualsiasi mezzo,che vada da un carro armato all'automobile deve tener presente diversi fattori non ultimo l'integrità del mezzo in tutti i particolari. Il cruscotto del viberti è tragico. Non ha nulla a che vedere con il restauro partenopeo. Infatti: i pezzi vengono dalla CTP dalla cumana mica rifatti ex novo. Ed infatti gli interni come gli esterni sono riprodotti fedelmente cosìcchè un Alfa risultasse come nuovo di fabbrica (anche se i cerchioni dovevano esser verniciati di nero lacca) Tra un Alfa ed un Viberti non ci sono paragoni,il primo lo preferisco di grandissima lunga. Non è far polemica,le polemiche sono ben altre c'è chi taccia di sinistra c'è chi difende la sua fede politica sentendosi offeso e questa demagogia mi svilisce.La stessa che vedo qui e che s'ingigantisce ogni qual volta qualcuno mette un dubbio.

Per un filobus...

A primo acchito il viberti è stato rifatto a regola d'arte,non c'è discussione,sempre meglio che vederlo mangiato dalla ruggine o dal ragno "spaccatutto" ma non è fatto con estremo criterio. L'atm tra il 1988 ed il 1992 ha fatto il reale restauro di centianaia di Peter witt in maniera assolutamente impeccabile,lo stesso Fiat,un autobus attualmente statico è stato restaurato in maniera impeccabile. Perchè il filobus no? Le foto di 40 anni fa e di un mese fa ne è la riprova.

Rimango dell'idea che una ricostruzione simile vada rivista,in piu punti.. L'ATTS che ha restaurato recentemente 2 tram, almeno, la 2595 e la 2592 l'han fatto documentandosi delle varie epoche ma il risultato è lo stesso:eccellente. E chissenefrega se i pantografi non sono con asta e rotella l'importante è che A)funzioni B) sia fedele a quel tempo che fu.E di mezzi quell'associazione ne ha,se non erro ben 9 tram piu 4 in restauro...

Senza toglier nulla a Milano città a me cara senza toglier nulla all'ATM azienda che stimo da quand'ero bambino (almeno 20 anni ad oggi la mia passione) credo che un po piu di oculatezza ci vorrebbe.



Photorail
00martedì 25 agosto 2009 15:45
Non capisco: va bene un pantografo al posto di asta e rotella mentre non vanno bene degli specchietti nuovi uguali a quelli originali? Mah....
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