548: IL PIU' BEL FILOBUS D'ITALIA

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Cori x
00martedì 25 agosto 2009 23:58
Questione di voltaggio. A patto che non vengan monumentate. Tu ti compreresti una volkswagen maggiolino del 1948 coi finestrini posteriori invece che doppi a pezzo unico?
Photorail
00mercoledì 26 agosto 2009 08:30
E tu mi spieghi quanti altri filobus Viberti allo stato originale ci sono ancora esistenti oltre al 548? Non puoi basare tutto il tuo discorso su originalità dei pezzi e il resto facendo il paragone con quanto si fa nel campo del restauro di un'auto. Quanti milioni di maggiolini sono stati costruiti? Quante ne esistono del 1948 oggi? Quanti Viberti articolati per Milano sono stati costruiti? Quanti ne esistono e quanti pezzi di ricambio originali sono sul mercato? Usi un metro di misura inconcepibile.
Augusto1
00mercoledì 26 agosto 2009 11:46
per Cori

L'ATTS che ha restaurato recentemente 2 tram, almeno, la 2595 e la 2592 l'han fatto documentandosi delle varie epoche ma il risultato è lo stesso: eccellente.



Spiegami perchè il risultato di questi due tram è eccellente e perchè non lo è quello del 548.

Dorafly
00mercoledì 26 agosto 2009 13:27
Quando siamo passati dalla perteghetta al pantografo non è mica cambiato il voltaggio erano 600 volt prima e sono 600 volt adesso se non hanno cambiato le cose

Dfly
Photorail
00mercoledì 26 agosto 2009 13:59
Dfly, è giusto ciò che dici. Corix s'è bevuto oppure deve ancora diplomarsi a scuola di perito elettrotecnico.
Enrico N3C
00giovedì 27 agosto 2009 00:17
proviamo a fare un pò di chiarezza...
come accenno nel titolo proviamo a fare un pò di chiarezza sul tema restauri e su quello specifico del filobus 548. Mi sembrava che nel post di Augusto il concetto fosse stato espresso, e lo avevo ribadito, in maniera più che chiara, ma dopo qualche giorno mi accorgo che così non è.
Esistono diverse scuole di pensiero in merito alla filososfia con la quale ci si approccia a restaurare qualsiasi cosa, nel nostro specifico mezzi di trasporto. Il concetto "americano" prevede che se un mezzo è composto da almeno il 40% di componenti di costruzione antiquata si può considerare storico, anche se poi nel suo aspetto complessivo il veicolo non richiama affatto nessuno degli aspetti che aveva avuto, o non è mai esistito in precedenza. Ad esempio cito il centinaio di vetture tipo "1928" che ATM vendette, tramite Gomaco, negli Stati Uniti a metà degli anni '90; di quel lotto solo una quindicina è giunta intera a destinazione, mentre le rimanenti vennero completamente spogliate di tutti i componenti, che andarono a equipaggiare altrettanti "tram d'epoca" nuovi di zecca. Qualcuno di noi ricorderà bene le casse di queste 1928 accatastate in un capannone nel lodigiano; sicuramente una trovò un riutilizzo come negozio di fiori, per le altre chissà...
Tuttavia normalmente si tende a ripristinare un veicolo nelle condizioni che ha mantenuto per l'arco di tempo più lungo, o in quello che è più realisticamente compatibile con le condizioni in cui è il mezzo stesso quando ci si appresta ad operare. Più si tende a retrodatare e più aumentano le difficoltà nel reperimento della documentazione e di materiali aventi le medesime caratteristiche.
E' inconcepibile pensare di affrontare un qualsiasi restauro confidando solo sulla disponibilità di componenti di ricambio risalenti all'epoca della costruzione del mezzo sul quale si intende operare, l'importante è che le caratteristiche siano conformi a quelle originali: se un sedile era di similpelle marrone dovrà essere ricostruito come tale, con lo stesso disegno e forma, ma la similpelle non potrà essere quella del 1958 nel caso specifico, così come i legni nel caso di panche in legno, ma saranno sicuramente contemporanei. Questo è un concetto che non è contestabile a priori, in quanto è la stessa filosofia che viene utilizzata anche per il ripristino di veicoli di grande pregio e valore economico, in Italia siamo tra i migliori al mondo, la riprova è su tutte le riviste del settore. Da tutti i continenti facoltosi collezionisti portano le loro Ferrari, Maserati, Alfa Romeo a rinascere negli "atelier" di valenti artigiani nazionali, ma nessuno di essi ricostruirebbe cruscotti con radica di sessanta e più anni fa, o interni con pelli conciate da qualche lustro lasciate poi ad ammuffire su qualche scaffale, con il rischio di compromettere poi il risultato finale.
Ci sono poi appassionati che all'opposto, sfoggiano mezzi, anche di pregio, magari con verniciature pesantemente deteriorate, interni con sellerie allo sfascio, meccaniche dall'affidabilità precaria, vantandone la vera originalità; il risultato che se ne ha però è a volte veramente deprimente.
Certo, si può affermare che in qualche caso i restauri siano troppo "spinti" e cioè che da un telaio nudo si arrivi a ricostruire una vettura completa con l'ausilio di componenti "strutturali" tutti ricostuiti, in ambito ASI è una discussione aperta se considerare tali esemplari come ricostruzioni o vere e proprie repliche.
Non è il caso della 548 e del suo incriminato cruscotto, appena trovo il disegno originale lo posterò, non si poteva pretendere che lo si ricostruisse con formica sbiadita dal tempo, così come la verniciatura esterna non sarà stata eseguita con vernice alla nitro ma con pitture a norma, ripeto quello che conta è che il risultato finale del lavoro sia conforme con uno degli aspetti che il mezzo ha assunto nel corso della sua carriera ed all'epoca alla quale fa riferimento.

Ultime righe (!) in merito alle 250 "carrello" che ATM ha revisionato tra il 1988 ed il 1992: in questo caso, Egr. Cori x, non si tratta proprio di restauro ma di revisione generale atta a prolungare la vita operativa del mezzo e a migliorarne l'affidabilità in servizio. A fronte di legni lucidati a flatting, bellissimi a vedersi, i tram in questione ricevettero tubi in rame per il circuito pneumatico in luogo di quelli di acciaio, nuovi cavi AT con isolamento in classe A ignifughi, comando indiretto delle porte tramite elettrovalvole a 24V anzichè tramite rubinetti, circuito di illuminazione a 24V alimentato da convertitore Parizzi installato ex novo, nuovo cruscotto per il conducente raggruppante le principali spie di segnalazione, comando indicatori di direzione e manometro pressione aria serbatoi, impianto aria soffiata per riscaldamento e sbrinamento vetri, rimozione zatteroni base trolley sul tetto e carenatura sui paraurti posteriori anti "portoghesi", più altre meramente tecniche che sarebbe noioso elencare.
Per quanto riguarda il "mio amato" 411, citato ad esempio di correttezza, ad essere proprio pignoli qualche inesattezza invece ci sarebbe: proprio il cruscotto, asportato durante i lunghi anni di accantonamento, è stato ricostruito con forma simile ma non esattamente uguale all'originale; anche il manometro ed il tachimentro sono di disegno diverso e più moderni degli orignali, così come il coperchio del tappo del radiatore non è più quello in fusione di alluminio, ma è un fac-simile nella forma con stemma Fiat applicato; anche i numeri matricolari stencil non sono conformi al capitolato ATM, ma a questo si porrà presto e facilmente rimedio.
Ma piuttosto che un cumulo di ruggine perfettamente conforme all'originale...

Chiedo scusa per la lunghezza del post.

EN
Augusto1
00giovedì 27 agosto 2009 10:34
411
...e il bellissimo autobus (a Napoli è considerato stupendo fra chi di noi si occupa più da vicino di restauri) di incoerente ha anche i fanalini di coda, se è per questo. Ma avercene uno a disposizione...
Cori x
00domenica 30 agosto 2009 06:26
Al di la delle piccole frecciatine di photorail dfly etc....

Enrico,tu hai dato una spiegazione ulteriore piu esaustiva,e ti ringrazio ancor di piu rispetto a quella gente che "sputa sentenze" e che alla fine non sa argomentare. Una cosa che in questo preciso sito fan parte di Augusto Roberto e pochissimi altri....

Il mio discorso l'hai centrato appieno,nel senso: Ci sono "scuole" che la pensano diametralmente opposto l'un l'altra,la mia era solo una constatazione che a me personalmente fa storcere il naso qualcun'altro no!

Esempio praticissimo che viene proprio dall'ATTS gruppo che ammiro ma che con un solo mezzo m'ha fatto storcere il naso





Sul sito dicono che per motivi di sicurezza han mantenuto i carrelli post 1980 e vabbè,ma guardiamo bene,a rigor di logica il castelletto che coprirebbe l'impianto elettrico dovrebbe quanto meno sparire così come la portiera centrale non dovrebbe essere da Viberti ma identica a quella anteriore e da 2500 non di metallo con scorrimano... e la fanaleria posteriore dovrebbe avere solo le freccie di direzione toh per motivi di sicurezza un paio di avvertenza di frenata aggiuntive.... ecco a me ste cose farebbero arrabbiare ma sempre a rigor di logica.

Per quanto riguarda le Peter Witt,revisione a macchine allora 60 enni è assurdo... chiamerei restauri tutto cio che è giocoforza costretto all'usura o per meglio dire "migliorie tecniche" 250 su 500 per di piu già ricostruite durante la guerra credo che faccian un caso a se stante nel parco tramviario mondiale. La Gomaco ha fatto un'americanata che stride col concetto culturale che aleggia in europa,ma lasciamo perdere l'ATM svende i suoi mezzi per 4000 euro e sono veri e propri pezzi d'arte decò,per chi l'arte non la mastica questo sono e per giunta in diversissime citazioni di qualsiasi critico d'arte che non ami constaby o porcate simili..

tralasciando cio e tornando al filobus fa effetto su chi non ha una certa dimestichezza con cio che è originale. Qualora la formica fosse stata presente sul mezzo detto tra me e te Enrico avrei preferito l'originale sudicia e usurata a quello strano effetto posticcio....ma sono come tu dici scuole diverse ed in qualsiasi cosa per lo meno a mio giudizio preferisco coniugare vecchio ed usurato al nuovo che sostituisce cio che è irreparabile ma evitando l'effetto posticcio. Cosa che non c'è sul filobus partenopeo ad esempio. Cosa che non c'è al museo di La Spezia ecco cosa finalmente volevo dire.

"Rimango dell'idea che una ricostruzione simile vada rivista,in piu punti.. L'ATTS che ha restaurato recentemente 2 tram, almeno, la 2595 e la 2592 l'han fatto documentandosi delle varie epoche ma il risultato è lo stesso:eccellente. E chissenefrega se i pantografi non sono con asta e rotella l'importante è che A)funzioni B) sia fedele a quel tempo che fu.E di mezzi quell'associazione ne ha,se non erro ben 9 tram piu 4 in restauro... "

Menzione sul voltaggio non ne faccio,a meno che non mi si menzioni il "questione di voltaggio" in quel caso lo dicevo perchè in diverse città si hanno voltaggi differenti... a Padova va il Playmotram va a 750 come Napoli (causa Sirio) Sassari e Cagliari a Torino invece a 600 lo sanno anche i muri anzi c'è stato pure uno speciale su Tramway & Urban Transit di Luglio.... se lo si vuol far muovere quel tal tram ci vorrà un impianto elettrico no? Sennò finisce per essere monumentato non strumentalizzate discorsi che non capite per dar sfogo alle vostre frustrazioni.



Esempio di mezzo monumentato

Come dunque dicevo i due Peter witt torinesi (tra poco 3) sono stati restaurati divinamente mentre il fratellino minore (2800) mica tanto.... ergo,non mino certo un'azienda,un'associazione per favorirne altre,certo è che personalmente prediligo una certa fedeltà ed una cura nel restauro non certe cose fatte alla cazzo di cane. l'ATTS non è certo diversa da maestranze partenopee o meneghine ognuno fa il meglio che può a patto però che vengan fatte con criterio.

E non mi si venga additato per questo e per quello come dice Enrico sono solamente pensieri personali di diverse scuole di pensiero,io la penso come potete leggere sopra.

Edit:
Photorail,di maggiolino 2 finestrini ce ne sono 50 in tutto il mondo valore commerciale 50.000 euro del 1946 25.000 quelle fino al 1950 che sono 70 Ora del 1929 abbiamo come auto Duesenberg Sj Hispano Suiza Horch che non superano la 20 di pezzi in 3 modelli differenti ciascuna visto che in quell'anno il costo di tali automobili s'aggirava sull'attuale 4 milioni di euro.... e tale oggi è il loro valore in quanto nessuna è uguale esteticamente all'altra MA per ricambi guarda un po ci sono 4 indirizzi a cui i fortunati possessori di tali mezzi a voi totalmente sconosciuti posson far fronte avendo gli stampi originali. E c'è una rivista sola che ne parla che non puoi avere così,devi possedere una di quelle creature. Una volta era "Queste"....e per la Rolls-Royce pure.

Come vedi ci sono almeno 20 case automobilistiche oltre quelle che non conosci morte prima del 1939 ma tutte coi ricambi disponibilissimi a patto che tu prenda armi e bagagli e contatti il cristiano che ti sostituisca il pezzo. Piu recentemente la De Lorean che chiuse nel 1985 o le Tucker veri mostri sacri dell'avanguardia automobilistica 49 auto una su una i pezzi di ricambio che Francis Ford Coppola chiede per le sue 31 li trova in quel di Oklahoma City... come i restanti 16 altri fortunatissimi possessori. Le altre non videro gli anni '60....

Si parla di restauri eh e non menziono i carri armati o aerei.mmmah!
Augusto1
00domenica 30 agosto 2009 10:28

Enrico,tu hai dato una spiegazione ulteriore piu esaustiva,e ti ringrazio ancor di piu rispetto a quella gente che "sputa sentenze" e che alla fine non sa argomentare. Una cosa che in questo preciso sito fan parte di Augusto Roberto e pochissimi altri....



Bene, vuol dire che da questo momento mi asterrò dallo sputare alcuna sentenza quando leggerò certe farneticazioni, grazie del pensiero.
XJ6
00domenica 30 agosto 2009 15:19
Al di là di certe gratuite affermazioni ...

... mi pare che l'impagabile Cori abbia anche ingiustamente bistrattato un bel po' anche grammatica e sintassi del periodo ...

Una cosa che in questo preciso sito fan parte di Augusto Roberto e pochissimi altri....

[SM=x346225]
Settantaquarantuno
00domenica 30 agosto 2009 15:31
Restauri
Mi inserisco nella discussione per dire che bisognerebbe aspettare la fine di un restauro per giudicarlo: mi pare ovvio (ma evidentemente non lo è) che ci siano ancora alcune parti da sistemare e che la 2847 non sia definitiva al 100%
Quanto alle cose fatte "a c. di cane" (scusate, cito) sarebbe bello avere più rispetto per chi lavora e si documenta perché un restauro sia fatto il più possibile a regola d'arte, compatibilmente con quel che si può fare, col tempo, il denaro, i vincoli dell'Ustif, le normative nazionali e/o europee, le famiglie che ci vorrebbero a casa alla domenica o alla sera anziché a montare e smontare pezzi sui tram.
Criticare, mi spiace dirlo, è più semplice che lavorare; per questo, quando vedo qualche "appassionato" che alla domenica dorme fino alle 11 e poi se ne arriva con la mazzetta di fotografie per indicare col ditino che lì è sbagliato, lì era diverso, eccetera, come dire... mi fa venire voglia di scambiarci i ruoli.
Spesso, poi, molto semplicemente, chi non partecipa fisicamente ai lavori non ha idea di quali siano i vincoli che stanno dietro a certe scelte. Per esempio, la scelta di non fare un certo lavoro, o quella di farlo a ragion veduta solo dopo una disamina attenta delle possibilità.
Ciao
7041
Cori x
00domenica 30 agosto 2009 18:03
Esatto settantaquattro uno....siamo sulla stessa linea d'onda,per questo e lo ripeto molti mettono dubbi ed estrapolano una parolina messa li pur di aver ragione. Prendere una macchina e farci delle foto è cosa da tutti,farsi il sedere cubo aspettare settimane per un pezzo farlo testare entro la settimana sennò ti rimane in casa (7 giorni di garanzia) nonostante tutti lavorino o non abbian mai tempo è altra cosa. Infatti non ho mai messo in discussione l'operato di nessuno solo "che" ci vorrebbe più oculatezza. Intanto all'ATTS hanno un bilancio di 40.000 euro per restauro di una motrice,ancora una volta un merito che appartiene a loro ed è cosa di enorme rispetto. E comunque inviterei molti a Breil sur Roya o Berna per poter poi avere un confronto più diretto....
Photorail
00domenica 30 agosto 2009 18:05
cori, alla fine si può sapere cosa pensi? Hai cambiato bandiera già 3 o 4 volte. Il 548 fa cacare, però la 2847 no, anzi si, anzi......mah?
Cori x
00lunedì 31 agosto 2009 03:05
photorail leggi BENE per favore,rimango della stessa idea,il 548 va rivisto,anche quel posticcio cruscotto potevano mantenere la cabina originale...e mettere a posto anche qualche dettaglio del musetto... tutto qui.

Stessa cosa è del tram torinese dove evidenziando alcuni particolari abbastanza palesi si potrebbe metter mano ad un prodotto finale davvero originale

E da qui sostengo e ripeto che un restauro fatto bene debba necessariamente coniugare il nuovo (ove necessario per logorio) col vecchio evitando il piu possibile l'effetto posticcio!

A me questa discussione sui restauri piace,se son stato poco chiaro o ambiguo senza rendermene conto me ne scuso e parecchio. e scusate anche la petulanza :(

Monopiatto
00lunedì 31 agosto 2009 15:19
Concordo con quanto detto dal mio collega 7041. La ricostruzione della 2847 la reputo comunque un eccellente lavoro.Qualche sbavatura c'è è noi di ATTS cercheremo di risolverli tenendo presente ovviamente che la vettura per forza di cose non potrà mai essere allo stato ante 1979:per chi si ostina a non capirlo(ed in questo forum noto che c'è ne sono...) è meglio che cambi hobby.
Vorrei inoltre aggiungere a quanto già detto dal mio collega che ATTS oltre ad essere un'associazione che si basa principalmente al contributo dei suoi vari soci operativi-volontari(ed anche qui mi pare che qualcuno non l'abbia ancora capito) ha attualmente sparsi tram in restauro un po' in mezza Italia(Torino,Moretta,Mondovì,Montirone fra due mesi anche a Salerno): capirete che seguire passo dopo passo tutte queste vetture non è così semplice....
***
Tornando in topic il restauro del 548 è ottimo, sicuramente uno dei migliori fatti in questi ultimi anni in Italia(assieme alla 907 di Roma e alla 2592 di Torino). Corix cambia hobby: che ne dici del giardinaggio? [SM=x346232]
davto
00lunedì 31 agosto 2009 15:42
Ma perchè tante discussioni...
...l'abbiamo detto tante volte che la 2847 necessita ancora di numerose lavorazioni,il che vuol dire che non è finita!
Prima di parlare aspettiamo di vedere il risultato finale!

Cori, sbagli: non ci sono cose da rivedere, ma un lavoro da completare come abbiamo detto più e più volte, nessuno si è mai sognato di lasciare la "porta Viberti", come la chiami tu, ad es.
[SM=x346219]
Cori x
00lunedì 31 agosto 2009 20:12
Monopiatto anche il giardinaggio fa parte del mio corredo hobbystico [SM=x346220] Sulla storia ATTS non ci vuole un genio a capirlo che è un associazione che sostanzia sulla partecipazione economica sia di associati che non.... ma sui restauri quando tornerai a casa con le unghie nere e sorridente dopo aver ricevuto un pacco col pezzo di ricambio originale di una macchina che non viene prodotta da 70 anni e la cui azienda non esiste da piu di 60 capirai cosa dico....per un mezzo i cui ricambi son facili da reperire grazie tante... la 907 del Graf credo sia quella vettura che meriti in assoluto avendo una storia travagliata e soprattutto una dei due tram romani ante guerra del mondo...

Sulla 2800 ho visto 4 siti diversi e solo dopo ho visto alcune precisazioni,sto attendendo i risultati fin'ora è direi a ottimo punto...e me ne scuso presumendo un lavoro terminato...

Monopiatto smettila di leggere "Repubblica" le notizie van dette una volta sola! [SM=x346232]
Augusto1
00lunedì 31 agosto 2009 20:14
per Cori

soprattutto una dei due tram romani ante guerra del mondo...



Perchè, le MRS di quando sono...?
Augusto1
00lunedì 31 agosto 2009 20:16

Vorrei inoltre aggiungere a quanto già detto dal mio collega che ATTS oltre ad essere un'associazione che si basa principalmente al contributo dei suoi vari soci operativi-volontari (ed anche qui mi pare che qualcuno non l'abbia ancora capito)



Madò, ancora con questa storia...
Cori x
00martedì 1 settembre 2009 06:25
Urca Augù... le 3 o 4 Saglio..... pardòn... a proposito come sono ridotte? La 2047 la ricordo ben messa,poi una 2055 messa male e la 2137... poi c'è quella tipo scuolaintram romana che fine avrà fatto non si sa,la 2001 ex addestramento ricostruita m'ha fatto abbastanza male vederla sotto la fiamma..


edit: mancava la 2035 che era la vecchia scuolaintram.



sto perdendo colpi..


Monopiatto
00martedì 1 settembre 2009 12:28

Madò, ancora con questa storia...

Rimani pure nelle tue convinzioni. [SM=x346219]
Augusto1
00venerdì 4 settembre 2009 23:13
per Monopiatto
Il semplice fatto che i tram li mandiate in giro per i restauri vuol dire che:
1) non è affatto vero che fate tutto da soli;
2) per fare quello che fate ci vogliono i soldi, e sicuramente quelli che occorrono non li potete raccogliere con i tesseramenti e le sottoscrizioni.

Ma poi non capisco cosa ci sia di strano, visto che stai sempre lì a negare e a voler nascondere. Certo, poi, che incuriosisce questa affermazione:


ha attualmente sparsi tram in restauro un po' in mezza Italia(Torino,Moretta,Mondovì,Montirone fra due mesi anche a Salerno):



Cosa andrà a Salerno?
Monopiatto
00venerdì 4 settembre 2009 23:57
Risposte
Siamo completamente OT comunque....

1) non è affatto vero che fate tutto da soli;


Leggi bene quello che ho scritto, perchè io non ho detto questo.


per fare quello che fate ci vogliono i soldi, e sicuramente quelli che occorrono non li potete raccogliere con i tesseramenti e le sottoscrizioni.

Ma infatti:http://www.atts.to.it/documenti/raccoltafondi.php

Cosa andrà a Salerno?

La 1031 [SM=g8806] [SM=g9295]
Augusto1
00sabato 5 settembre 2009 09:33
per Monopiatto
Lo conosco il link della raccolta fondi, con 100000 euro un tram lo fate, ma attualmente con 40000 non ci fate neanche la 961. E tutti gli altri come li avete fatti o li farete? Esclusivamente con la vostra perizia di restauratori?


La 1031



Bravo, mi hai fatto ridere! [SM=x346231]

Monopià, la storia dell'ATTS e delle sue fortune (meno male, voglio dire...) a Napoli la si conosce meglio di quanto non immagini tu, anche se so che fai l'indiano...

[SM=x346219]
Francesco E.
00sabato 5 settembre 2009 11:46
Fin'ora non sono intervenuto... ma quando è troppo è troppo!! A me 'sta storia dell' ATTS e delle sue fortune mi sembra proprio come "il segreto di Pulcinella"; oppure, come si dice da noi, "zitto zitto dint'o mercato"!
Giovanni Kaiblinger
00domenica 6 settembre 2009 14:50
Io non riesco a capire perchè certe volte vi mettete su tgrincee contrapposte, nè perchè debbamnon girare mezze voci e mezze verità.
Il voler cercare di mantenewre in vita rotabili storici deve essere una cosa che deve accomunare e non dividre , e poi un bel chissenefrega se alla fine non si riesce ad avere un retauro filologicamente al 100%!
Meglio avere un mezzo ricostruito originale al 90% che non avcerlo affatto.
Ringraziate piuttosto che ci riuscite, sia con fondi vostri che pubblici, perchè in questo paese di peracottari calciofili già è tanto che abbiamo la possibilità di vedere girare la 8021 o la 2847.
Augusto1
00domenica 6 settembre 2009 18:36
Caro Giovanni, se ti agganci agli ultimi post palesemente OT posso dirti che non ci sono trincee contrapposte (benché qualcuno si sia posto fin dall'inizio su un atteggiamento di questo tipo, anche in presenza di una evidente volontà altrui di "appoggiare la mozione"): semplicemente si vuol trasmettere per buona una storia che ha una genesi differente. Il fatto che lo si sappia non toglie meriti all'iniziativa, semmai li aggiunge. Chissà perchè, però, deve "passare" un altro concetto, come se ci fosse un ordine di scuderia prestabilito.
Se invece restringi il campo alla discussione relativa al "Vibertone", come si fa a non essere d'accordo con te...
filobergamo
00domenica 6 settembre 2009 19:21
intanto il 19 settembre il vibertone esce x l ennesima volta con un giro che riprende in parte tutte 4 le linee milanesi.. a voi i commenti, io sono di parte e x me atm e superiore.. altro che torino!
Pianeta Preferito
00domenica 6 settembre 2009 23:35
Quoto filobergamo!
Milano è la città leader sia in campo TPL che di mezzi storici!
Nessuna città può vantare un filosnodato storico e così tanti tram 28!
A Torino abbiamo i tram tarocchi e il il filobus è stato sciaguratamente eliminato nel 1980 [SM=x346221] .
VERGOGNA!
Settantaquarantuno
00lunedì 7 settembre 2009 09:45
Considerazioni
"x me atm e superiore.. altro che torino!"
Ecco... mi riallaccio al discorso di Giovanni Kaiblinger, persona sensatissima, per chiedermi: perché bisogna esprimere concetti come questi, quando stiamo lavorando tutti per lo stesso obiettivo?
E su cosa si basa questa affermazione? Sul fatto che la nostra città è sempre la più bella... mah, mi sembra un discorso che porta a poco.
***
E' un po' come andare sempre a cercare i difetti nei lavori degli altri; non mi pare per niente simpatico, specie per chi non li ha visti personalmente.
***
Sul fatto dei tram ATTS è OVVIO che non possiamo restaurare cinque o sei tram all'anno soltanto lavorando alla domenica e alla sera. Questo pensavo che fosse chiaro, non credevo che ci dovessimo ancora discutere.
D'altra parte mi pare che neanche l'ATM di Milano abbia restaurato "da sola" il 548, visto l'elenco lunghissimo (decine) di sponsor che erano visibili su tutti i manifesti: sponsor entusiasti di partecipare, immagino, visto che mi sembrano tutti fornitori (o potenziali fornitori) di ATM. E sul 411, se non ho capito male, non ci ha proprio messo mano.
Tornando ai tram, sbaglia chi pensa che un tram ti arrivi perfettamente a posto da un'azienda esterna: dopo, sempre, ci sono ancora mesi e mesi di lavoro: e questo sì, che viene fatto dai volontari!
Ciao a tutti
7041
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