Mi inserisco nella discussione per dire che bisognerebbe aspettare la fine di un restauro per giudicarlo: mi pare ovvio (ma evidentemente non lo è) che ci siano ancora alcune parti da sistemare e che la 2847 non sia definitiva al 100%
Quanto alle cose fatte "a c. di cane" (scusate, cito) sarebbe bello avere più rispetto per chi lavora e si documenta perché un restauro sia fatto il più possibile a regola d'arte, compatibilmente con quel che si può fare, col tempo, il denaro, i vincoli dell'Ustif, le normative nazionali e/o europee, le famiglie che ci vorrebbero a casa alla domenica o alla sera anziché a montare e smontare pezzi sui tram.
Criticare, mi spiace dirlo, è più semplice che lavorare; per questo, quando vedo qualche "appassionato" che alla domenica dorme fino alle 11 e poi se ne arriva con la mazzetta di fotografie per indicare col ditino che lì è sbagliato, lì era diverso, eccetera, come dire... mi fa venire voglia di scambiarci i ruoli.
Spesso, poi, molto semplicemente, chi non partecipa fisicamente ai lavori non ha idea di quali siano i vincoli che stanno dietro a certe scelte. Per esempio, la scelta di non fare un certo lavoro, o quella di farlo a ragion veduta solo dopo una disamina attenta delle possibilità.
Ciao
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[Modificato da Settantaquarantuno 30/08/2009 15:34]