L'impianto della funivia Mostra-Posillipo fu inaugurato il 9 maggio 1940... lo stesso giorno della Mostra d'Oltremare (il cui Ente è proprietario degli impianti); gli impianti di trazione della "Ceretti & Tanfani" erano dotati di un motore elettrico da 75 HP; la lunghezza totale dell'impianto era di 1629 metri (e tre cm!) di cui 945 in risalita (dal piede della collina di Posillipo fino alla stazione superiore per un dislivello di 104 metri); le due cabine (pesanti, a vuoto, 1400Kg e con una capienza di 20 persone più il fattorino) viaggiavano alla velocità di 5.5 m/s (pari a poco meno di 20 Km/h) e coprivano il tragitto in circa 8 minuti (OTTO MINUTI per andare da Viale Kennedy a Via Manzoni!!!!!!!); la capacità di trasporto, in un senso e calcolando 90 secondi di sosta ai capolinea, era di circa 175 viaggiatori all'ora (stiamo parlando col metro degli ann'30... probabilmente oggi, se fosse stata in esercizio, con gli aggiornamenti tecnici e di sicurezza l'impianto avrebbe una capacità maggiore); l'esercizio andò avanti per una ventina d'anni ma, nel corso del 1961, l'Ente Mostra fu costretto a chiudere l'impianto per i motivi che ho già spiegato: la costruzione di alcuni alti palazzi paralleli al percorso resero pericoloso l'esercizio... la loro vicinanza era tale che in caso di vento forte le cabine rischiavano di urtargli contro, con conseguenze facilmente immaginabili; Nel 1970 furono smontate le funi di sostegno e trazione; come detto tempo fa, una delle due cabine è ancora presente nella stazione inferiore (oggi c'è un fioraio).
Come mai, all'epoca, furono concesse le licenze edilizie senza verificare le interferenze dei manufatti che si andavano a costruire con l'impianto? Ovvero... forse i fabbricati erano di costruzione abusiva? E perché, nel caso, non furono abbattuti in tempo? La causa primigenia, forse, era la stessa che causò la chiusura del 90% delle linee tranviarie? Meditate, gente, meditate...
[Modificato da Francesco E. 21/02/2007 9.19]
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