FILOBUS DI MODENA

visto che ultimamente inserisco solo foto degli amati SOCIMI... ..ora voglio postare qualche foto anche dei filosnodati in servizio sulla linea più importante di Modena, la linea 7

è in sosta alla fermata di viale Molza - stazione Autocorriere, il filosnodato n° 30 impegnato sulla linea 7

sulla linea 7A stà arrivando alla stazione F.S. il filosnodato n° 34 [SM=x346230]

capolinea alla Rotonda Gottardi, della linea 7 nel POLO UNIVERSITARIO di Modena: qui il filosnodato n° 32 si stà riposando prima di ripartire per il Policlinico ed il centro città.

occorrono veramente i filosnodati da 18 metri sulla linea 7 qui al capolinea del POLO UNIVERSITARIO, perchè ha un carico di utenti veramente "importante".
Sarà che tocca i principali punti della città: Università, Policlinico, centro storico, stazione Autolinee, stadio, stazione F.S.

Saluti.

ALE
http://www.flickr.com/photos/alefilobus/
YouTube: http://it.youtube.com/Alefilobus

Il filobus 31, un Fiat 2411 Cansa del 1959, ripreso mentre rientra al vecchio deposito di viale Sigonio ad un'ora insolita, la luce della foto infatti rivela che la foto (anche questa viene dall'incredibile archivio Botti & Pincelli) è stata scattata di mattina.
Visto anche l'affollamento di autisti in primo piano, potrebbe trattarsi di un rientro dettato da un'agitazione sindacale.
Notare in alto le coppie di bifilari che escono dal deposito che si dirigono in entrambi i lati di viale Carlo Sigonio.
La mancanza del pannello pubblicitario sulla parte posteriore del filobus data l'immagine prima del 1966.

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Saluti filoviari

davanti al Portico del Collegio, in pieno centro storico di Modena, stà transitando il filobus Socimi n° 23 .. in servizio sulla linea 11 - direzione F.S

è sempre interessante questo punto della rete filoviaria di Modena: il filobus Socimi n° 18 sulla linea 11 stà transitando nel fitto groviglio di scambi ed incroci posto tra via Emilia centro e corso Canalgrande.

Foto scattata il giorno 13 Marzo 2008

Come sempre, bellissima foto.. Filobed
ricordo benissimo quell'intrigo di bifilari ed incroci all'entrata del deposito... altri tempi...

Saluti!

ALE
http://www.flickr.com/photos/alefilobus/
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Video dall'ex capolinea POLICLINICO al POLO UNIVERSITARIO, transitando dentro l'area ospedaliera!

Nelle primissime immagini si vede dove per 40 anni i filobus facevano il giro di volta per ritornare verso il centro (dove si vede sulla destra subito all'inizio del video la fermata, ex Capolinea) ora invece entrano DENTRO al Policlinico!
Ripreso a bordo di un filosnodato MAN Autodromo da 18 m. sulla linea 7.
Notare la filopista (il tratto dove a sinistra vi sono degli alti alberi..) riservata ai filobus, con le sbarre che si alzano ed abbassano solo al passaggio dei filobus

Questo di circa 2 km è stato l'ultimo prolungamento filoviario effettuato a Modena nel 2006/2007
Sulla linea 7 circolano quasi esclusivamente i filosnodati da 18 metri, per la grande affluenza di utenti!
Ricordo che questa linea serve dei punti nevralgici della città: il nuovo Polo Universitario, i Poliambulatori, il Policlinico, il Centro storico, la stazione Autolinee, lo Stadio, la stazione delle Ferrovie dello Stato, il popoloso viale Gramsci.
Il filmato termina dopo aver effettuato il largo anello di ritorno alla Rotonda Gottardi, al nuovo capolinea filoviario POLO UNIVERSITARIO.
Video del Febbraio 2008

il filosnodato n° 31 impegnato sulla linea 7 stà percorrendo via Campi, in zona Universitaria (sulla sinistra si intravede una delle facoltà).
Poco dopo svolterà per raggiungere il POLO UNIVERSITARIO attraverso via Braghiroli e dopo aver effettuato il giro di volta alla Rotonda Gottardi.

Foto scattata il giorno 28 Febbraio 2008

Saluti

ALE
http://www.flickr.com/photos/alefilobus/

salve a tutti!!!

eccomi qui nel reparto filobus (un area dove non sono particolarmente afferrato)...
e spero che voi possiate rispondere a dei miei quesiti.
infatti io non riesco ancora a capire come fanno gli autisti a cambiare gli scambi dei bifilari.
Grazie mille, anticipatamente, per le risposte e alla prossima....

Saluti

gli scambi si possono " battere" in diversi modi.. il piu tradizionale che si usa ancora con i mezzi piu vecchi e arrivare sotto lo scambio stesso e percorrerlo con il pedale dell " accelleratore" abbassato in questo modo passando corrente il deviatore si magnetizza e scatta.. sui mezzi piu nuovi e presente un pedale o un pulsante che facilita l operazione dando corrente senza rischiare di passare troppo velocemente e dover fare il gico col freno x cmpensare come si fa a sanremo sui menarini serie 16xx.il modo piu moderno e la radiofrequenza come a genova che da molti vantaggi, il filoviere in pratica non fa nulla e la vettura che e imposta il percorso in base alla linea.. spero di esserti stato d aiuto

Tenete conto che lo scambio in deviata è sempre con corrente, ovverosia per svoltare si deve procedere come descritto da Filobergamo (meglio il pulsante come si usa in Ancona con i Menarini I serie, e dura 8 secondi), mentre per andare diritti basta passarlo per inerzia, senza appunto dare corrente. Ci sarebbe anche, come in Ancona, lo scambio con selettore: una decina di metri prima dello scambio esiste sul bifilare una staffa che permette di selezionare la direzione da prendere. Passandoci con corrente si ottiene l'attivazione della deviata, senza corrente lo scambio rimane diritto. Consultando la sezione anconetana si può avere visione di quest'ultima tipologia di scambio (anche con gli eventuali inconvenienti dovuti al malfunzionamento dello scambio stesso, documentati dall'amico Bifilare). A corollario del tutto, normalmente esiste, appeso al tirante dello scambio, un segnalino che indica il comportamento da tenere nell'affrontare lo scambio: porto l'esempio di Ancona dove esiste, nel caso di scambio in deviata, la freccetta, rivolta verso destra o sinistra, che indica di dare corrente per svoltare, mentre nel caso dello scambio in entrata, così come nei sezionamenti, esiste il segnalino con banda verticale nera su fondo bianco che indica di togliere corrente.

Ci sono poi quelli "meccanici" utilizzati ad esempio in Canada. In città come Vancouver (piena di filobus) vengono azionati solo se il filobus sta effettuando una certa curvatura; in questo modo i 2 pattini si troveranno sui "selettori", montati pertanto sfalzati rispetto a quelli tradizionali. E' certamente migliore il sistema telecomandato, se non altro per questioni di... traffico.
Se vuoi un esempio di 2 scambi effettuati con pulsante vieni pure nella sezione di Ancona dove ho appena postato un piccolo filmato inerente all'argomento.
Saluti agli amici modenesi!

vi ringrazio a tutti voi per le vostre spiegazioni, molto gentili...
alla prossima ciao

da ieri 20 Marzo sono ritornati i filobus SOCIMI sulla cara vecchia linea 6

Ora finalmente sono FILOVIARIE tutte le 3 linee:
6 ed 11 con i SOCIMI

7 con i filosnodati da 18 m. ERA ORA!!!!

Un bel regalo di PASQUA..una bella sorpresa! [SM=x346231]

finalmente sono ritornati i filobus SOCIMI sulla linea 6!!! erano mesi che non erano impiegati su questa linea ..

Socimi n° 21 in viale Storchi, il giorno della ripresa filoviaria: giovedì 20 Marzo 2008


Non ho la connessione ADSL che funziona..ma prometto un mare di foto appena si degnano di restituirmela...

Se non riesco a collegarmi ancora,
AUGURI di una felice PASQUA 2008 a voi tutti!

ALE
http://it.youtube.com/Alefilobus

Mi affaccio anche in questa sezione, dopo avere esordito in quella degli autobus modenesi. Complimenti ad Alefilobus per l'entusiasmo e la passione che trasmette dai suoi messaggi (e dalle fotografie!), e agli impagabili Roberto Amori e Filobed60 per le splendide immagini, che rendono davvero il sapore di un'Italia che non c'è piú. Mi piacerebbe conoscervi, in occasione magari del vostro prossimo giro a Sant'Anna o al prossimo festival filosofia...
Ora, se non scoccia troppo, avrei una domanda di tecnica filoviaria. La regolazione della velocità avviene tramite reostato nelle vetture tradizionali e attraverso controllo elettronico in quelle moderne, giusto? Il pedale che comanda l'accelerazione funziona per "tacche" distinte, se non erro (correggetemi se sbaglio). Quindi, perché è difficile vedere un filobus che viaggia a velocità costante, in condizioni di traffico scarso e assenza di fermate? L'andamento classico è sempre accelerazione-frenatura, oppure sembra (è una mia impressione) che l'autista rilasci il pedale e proceda per inerzia, salvo poi riaccelerare quando la velocità decresce troppo. Sapete spiegarmi la ragione di questo strano procedere?
Perdonate la mia ignoranza, ma il punto m'incuriosisce (anche perché il lato tecnico mi affascina non meno di quello storico).
Saluti a tutti e buona Pasqua!

Fabrizio

...il ritorno dei filobus SOCIMI sulla linea 6

dopo tanto tempo di..."magra"...e di assenza filoviaria..
sono ritornati i filobus SOCIMI sulla vecchia linea 6 e così in corso Canalchiaro si possono incotrare coppie di filobus su linee diverse!

Il primo filobus davanti, la vettura 22 è impegnata sulla linea 11 mentre la vettura 12 è in servizio sulla linea 6 entrambe alla fermata vicino a p.le Risorgimento, come scritto nel cartello! [SM=x346230]

le tre linee 6 - 7 - 11 sono ora tutte filoviarie!
Sulle linee 6 ed 11 sono impiegati i SOCIMI.. ..mentre sulla linea 7 i filosnodati.
Nella foto qui sopra il filobus Socimi n° 12 è in servizio sulla linea 6 mentre il filosnodato davanti è impegnato sulla linea 7
Entrambi sostano alla fermata di piazza Matteotti.
Era ora di vedere più filobus....

Foto scattata il giorno 20 Marzo 2008

Anche ieri, sabato pomeriggio...c'erano filobus su tutte le linee...e ho fatto un mare di foto.. [SM=x346231]
Grazie Fabrizio!
Ma una pizza tutti insieme ce la possiamo mangiare tranquillamente, magari con Alle se vuole aggregarsi, oltre ai mitici Filobed e Roberto...così anzichè un TRIO.. come siamo stati sinora, diventiamo un..QUINTETTO di appassionati modenesi!
(per le domande tecniche ti risponderà l'esperto Filobed, vedrai).

Auguroni ancora a tutti.. e a presto

ALE
http://it.youtube.com/Alefilobus

In realtà il reostato non serve a regolare la velocità, ma a limitare la corrente di avviamento. Infatti un motore fermo collegato direttamente alla linea equivarrebbe ad un corto circuito secco.
Bisogna sapere che il motore elettrico è in realtà un adattamento della famosa dinamo di Pacinotti. Quando è “costretto” a funzionare da motore esso non dimentica le sue radici, ed appena inizia a girare genera una corrente che, guarda caso, è diretta in senso contrario alla corrente assorbita dalla linea.
A questo punto è ovvio che la corrente in gioco è uguale alla differenza delle due correnti, e più il motore accelera più la corrente cala, più il reostato diventa inutile e quindi viene progressivamente escluso.
Sui vecchi tram ci pensa il conducente con il famoso “macinino”, mentre sui veicoli più moderni, compresi i filobus, c’è un avviatore automatico che “legge” la corrente assorbita ed esclude progressivamente il reostato.
Questo vale per tutti i veicoli elettrici, dai potenti locomotori 656 ai piccoli tram a due assi.
Dagli anni 80-90 però il reostato è stato sostituito da circuiti elettronici (chopper, inverter) che sono in grado non solo di regolare la corrente di avviamento, ma anche la velocità di marcia.
Quindi quell’accelerare e frenare continuo dovrebbe essere sparito e la marcia dovrebbe essere diventata più dolce.

Ringrazio Trammue della spiegazione. In effetti, per la mia esperienza di viaggi in filobus, gli snodati MAN di Modena hanno una marcia abbastanza dolce; i Socimi, invece, che fra l'altro sono anche ben piú rumorosi (ma per me è meglio cosí!), hanno al contrario il tipico procedere un po' "a elastico", oltre al caratteristico strappo allo spunto (Alefilobus, correggimi se sbaglio, visto che giri molto piú di me sui Socimi). La mia curiosità è proprio lí: nonostante la ricostruzione degli apparati elettrici di bordo, la marcia è, a mio giudizio, meno dolce di quella di un autobus, il quale, tutt'al piú, sussulta leggermente all'atto del cambio di marcia. In sé e per sé, la cosa non mi disturba affatto, ma m'incuriosisce...

Per Alefilobus: io per una pizza ci sono sempre, basta che lo sappia un po' prima... Quando si vuole, son qua! [SM=x346230]
Se vuoi un altro punto-foto, prova ad appostarti sulle collinette artificiali intorno alla rotatoria di viale Salvo D'Acquisto: la vista dall'alto è assicurata... io l'ho già sperimentato, e se la luce è buona (e non grigiastra come toccò a me) dovresti ottenere un bel risultato!

Fabrizio

Premesso che non sono un tecnico, i reostati avrebbero comunque un altro importante compito da svolgere.
Durante i percorsi in discesa e in frenatura i reostati accumulano energia elettrica da restituire alla rete oppure, qualora in eccesso, dissiparla all'esterno sotto forma di calore.
E' per questo che hanno quelle alette tipo radiatore ed è per questo che si trovano sempre sulle sommità dei veicoli.

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In questa immagine che ho scattato lo scorso anno ad Ancona, al deposito autofiloviario di Vallemiano, potete vedere i vecchi reostati appena smontati dalla vettura 3 e quindi sostituiti con un modello più recente...

si, anche a questo serve il reostato, proprio perchè il motore elettrico è in realtà una dinamo e, se trascinato ad esempio in discesa, genera energia che viene dissipata appunto sul reostato.

Ecco lo schema di un semplice veicolo a trazione elettrica (è la 907 romana, ma vale anche per la maggior parte dei tram ed in linea di principio anche per i filobus tradizionali)

Buon divertimento!

Come hai giustamente notato, durante la guida del filobus, il filoviere accelera per poi procedere per inerzia, quindi riprendere la trazione quando la velocità decresce troppo... La guida filoviaria è così: mentre con un autobus bisogna continuamente accelerare perchè la catena cinematica non offre molta inerzia (il motore stesso, quando non acceleri ti fa da freno, per non parlare delle marce), con il filobus si dispone invece di molta inerzia. Questo perchè fra il motore e le ruote c'è solo l'albero di trasmissione e la scatola del differenziale. Se il filoviere non procedesse per inerzia, il filobus acquisterebbe subito velocità elevate (il che non sarebbe tanto indicato per il centro di Modena) per cui, si accelera solo in partenza dalle fermate, poi si va per inerzia finchè la velocità non cala, quindi la si riprende con un altro colpetto di acceleratore. Con gli snodati MAN Autodromo, accelerando a tavoletta senza lasciare il pedale, si arriva prestissimo a 70 Km/h (limitati, ovviamente), mentre con i Socimi si raggiungono a stento i 50 Km/h, causa i pesanti equipaggiamenti elettrici e le batterie per la marcia autonoma montati qualche anno fa e che tante polemiche hanno suscitato per la laboriosa messa a punto.

Come ho scritto qualche minuto fa sulla sezione dedicata agli autobus di Modena, ecco che Antonio ci ha messo subito a disposizione un 'assaggio' delle sue grandi nozioni tecniche, preziosissime anche per me che sono sempre stato più attento e concentrato sulla parte storica delle reti modenesi.
Grande Antonio, sei un acquisto davvero prezioso per questo forum!

Sono finalmente arrivati a Modena due dei tre nuovi filobus Man Neoplan.
Venerdì sera sono stato ammesso per una brevissima visita al deposito Sant'Anna per vederli in officina e devo dire che sono davvero molto belli, già nella nuova livrea giallo/blu che viene pian piano allargata a tutti gli autobus urbani del parco e presto anche agli snodati.
Al momento non è possibile mostrare foto , in quanto l'azienda vorrebbe tenere la 'sorpresa' sino al momento della presentazione ufficiale, e quindi mi pare corretto, visto che mi hanno fatto il favore di questa visita, rispettare la loro volontà.
Ma non dispero che possano presto cambiare idea....

Saluti filoviari


Per Alefilobus: pare che verranno tutti e tre impiegati sulla tua linea 6....

Provarli sulla linea 6 è una scelta più che azzeccata, ha pochi scambi, ed è abbastanza rettilinea, se escludiamo il centro (e qui si potrebbero fare belle foto) e la rotatoria di Risorgimento.