 24/04/2005 07:26 |
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| | | OFFLINE | Post: 9.264 | Registrato il: 22/02/2004
| maestro tranviere | |
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Foto animatissima, questa, come viene descritta nel linguaggio codificato dei collezionisti di cartoline. Ed effettivamente sono tanti gli spunti che offre per qualche riflessione.
Innanzitutto il contrasto tra il moderno, rappresentato da questa motrice con rimorchiata (bruttarella, in verità. Squadrata e fin troppo essenziale, come certe vetture delle Tranvie Provinciali di Napoli), e rare automobili sullo sfondo (senza voler fare necessariamente il luddista. Ma non erano assai più belle le città senza automobili?) ...
PARTICOLARE
... e l'anziano e un po' pingue vetturino, in attesa di clienti. Dritto, con lo sguardo rivolto in camera, sembra quasi in posa. Avrà visto il fotografo appostato con la sua pesante attrezzatura? Chissà. Si sarà immaginato a girare il mondo in effigie, sul retro di un messaggio di auguri da inviare in Continente o, magari, addirittura al di là degll'oceano, nelle lontane Americhe? E' lì, impettito come il suo cavallo ...
PARTICOLARE
..., che attende qualche spettatore di un matiné del vicino cinematrografo ...
PARTICOLARE
... o un cliente appena dissetatosi al chiosco del venditore d'acqua e granite.
PARTICOLARE
Differenti di certo i pensieri del pio frate, che giunte le mani percorre meditabondo la centrale arteria, apparentemente lontano dal mondo che lo circonda, forse impegnato in orazioni, o preoccupato per essere in ritardo per il ritorno al convento, o semplicemente intento a riflettere sulle stramberie del secolo, mormorando tra sé e sé "che tempi, che tempi ...".
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La gente è indaffarata. Due carusi trasportano sporte pesanti. Il lavoro minorile non è ancora considerato una piaga. Per fortuna che c'è, consentendo a figli di famiglie numerose di apportare sollievo economico a padri, madri, fratelli, quando ancora in Italia la fame era un problema reale e drammatico, e non si parlava di diete.
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Sventola da un balcone il vessillo della Patria. Il tricolore con l'emblema della dinastia del nord che ha sosituito, neanche da tantissimo, i gigli borbonici.
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Un giovane ufficiale passeggia altero, col suo colletto rigido e il cappello con visiera e le insegne del Regio Esercito. Dietro di lui una giovine ...
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... lo segue, lo guarda? Si immagina al centro di una ingenua storia d'amore come quelle che poi racconterà Liala, fatte di intrepidi aviatori, trepidanti crocerossine, eroismo, passione e buoni sentimenti?
PARTICOLARE
Palermo agi inizi del secolo scorso. Pigra, assolata, lontana.
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