02/04/2005 23:41 |
|
| | | OFFLINE | Post: 235 | Registrato il: 03/01/2005
| tranviere junior | |
|
Le notizie di questi giorni mi hanno ricordato un breve articolo firmato "un tranviere" e pubblicato su "Uitenotizie" (notiziario mensile dell'Azienda trasporti di Genova, che allora si chiamava appunto UITE). Si tratta del numero 2 del notiziario (oggi si direbbe house organ), datato giugno 1963.
Ecco come quel tranviere racconta le voci dei suoi passeggeri di fronte a un triste evento che questa sera, a 42 anni di distanza, potrebbero riscrivere molti suoi colleghi di oggi.
Sui tram, sugli autobus la gente non parlava d'altro. Seduto al mio posto di guida, per quattro giorni ho sempre ascoltato la stessa ansiosa domanda "Come sta il Papa?!".
Poi, una sera, la notizia che Papa Giovanni era morto.
Osservavo fuori la gente che si radunava. Le campane di tutte le chiese suonavano mesti rintocchi.
Ricordo una voce alle mie spalle: "Non doveva andarsene.
Qui aveva ancora molte cose da fare. Consoliamoci: è andato lassù a perorare la nostra causa. Col Signore, Lui è uno che ci sa fare!".
Ho capito allora che il mondo aveva perso un grande amico.
Un tranviere
Addio, Giovanni Paolo II.
|