TRAM DI MILANO

qui da me ci sono stati alcuni autisti che alla sera, su certe corse di linee secondarie, soprattutto prima che mettessero in funzione il gps, che tagliavano il giro e non completavano il turno per rientrare prima in deposito.
così si erano messi a controllare gli orari del rientro. ora con il gps non so se lo facciano ancora.
comunque non penso che in atm ci sia qualcuno che faccia queste cavolate, soprattutto su una linea importante come il 14.

ma milàn l'è un gran milàn.... se ci crolla pure questa certezza......

Da cagliaritano, vedere le immagini dei tram anni trenta mi fa pensare alle vecchie motrici Stanga (piuttosto simili) che circolavano a Cagliari , sullo sfondo di imponenti edifici, soprattutto perché alcuni angoli del capoluogo sardo hanno motivi architettonici simili a quelli milanesi: insomma, vedo Milano e rifletto sul 'tempo perduto.'

qui da me ci sono stati alcuni autisti che alla sera, su certe corse di linee secondarie, soprattutto prima che mettessero in funzione il gps, che tagliavano il giro e non completavano il turno per rientrare prima in deposito.

@Giordano 92 - Italia, eterno paese di "furbetti"!
quelli del cartellino, quelli del taglio del giro....

più che furbetti, veri lazzaroni, anche se i danni, essendo linee secondarie, sono sempre stati limitati e, quei tagli del giro proprio perchè interessavano linee e corse secondarie non hanno mai danneggiato nessun utente. alcuni, un paio di autisti di sicuro, saltavano proprio l'intero percorso dell'ultima corsa della linea 8, anzichè raggiungere il piazzale della raffineria tamoil e poi rientrare su viale po, via massarotti e via ghinaglia verso la stazione, una volta in tangenziale tiravano dritto verso il deposito. ora però, dopo diversi controlli sugli orari dei rientri e con il gps in funzione nessuno fa più queste furbate eclatanti.

invece, al contrario, a palermo, quando ero piccolo, gli autisti della SAIA nel rientrare al deposito accoglievano anche i viaggiatori, non so se paganti o a titolo gratuito

a me, quando andavo alle medie, l'autista del 101 bus qui a Roma se ero in ritardo e se nessun passeggero doveva salire o scendere, saltava le fermate (all'epoca tutte le fermate erano obbligatorie, non esistevano le facoltative).

Fine dell'O.T.

Volevo sapere se anche a Milano sono esistiti o esistono tuttora capilinea tranviari a "triangolo d'inversione".
A Torino fino al 1974 ne sono esistiti diversi, soprannominati dai tranvieri "cappello da prete" (senza offesa per gli ecclesiastici!); eliminati poi gradatamente, sia per la scomodità e l'intralcio al traffico dovuto al tratto da percorrere in retromarcia, sia per l'eliminazione dai tram del bigliettaio, che in retromarcia "guidava" da terra il manovratore con le sue indicazioni.

Da quel che mi risulta attualmente non ce ne sono a Milano, in passato mi sa di si...credo che quello della linea 32 Rogoredo FS - P.le Corvetto, a Rogoredo fosse un "triangolo d'inversione"...ma aspetto Pertegheta per eventuali delucidazioni

mi sa che era tronco, infatti ho visto foto in cui il 32 era effettuato con due vetture agganciate per la coda, che a turno facevano una da motrice e l,altra da rimorchio

anche a napoli c,erano diversi capolinea a triangolo...... fuorigrotta, barra, borrelli, torre del greco, giugliano, e per un certo periodo anche a piazza nazionale

Trammue ha detto il vero: il 32 era monodirezionale ed aveva due motrici urbane attaccate per la coda oppure, più raramente, una extraurbana. Non vi erano triangoli di inversione; solo cappi!

Io ricordo che in passato si era discusso del capolinea a metà di via Giambellino, se non ricordo male all'altezza di largo gelsomini, che era a triangolo e erano state anche postate foto aeree dell'epoca

Buonasera a Tutti.
@Censin49, per quello che ho letto su SkyscraperCitY Milano Sparita (o nella sezione Trasporti), un Capolinea di questo tipo particolare è esistito a Bruzzano sulla Linea Vicinale IV "Piazzale Marengo-Bruzzano", che dal 1961 divenne Linea Urbana 9 "Piazzale Marengo-Bruzzano".
Erano utilizzate le 2 Camere e Cucina monodirezionali, e quindi la vettura arrivata in Via Vincenzo Da Seregno, si fermava ed effettuava la retromarcia, su un'apposito breve binario che continuava in Via Astesani, con il manovratore guidato dal bigliettaio.
Ho visto una foto vecchia dove si vede che in fianco al finestrino del bigliettaio c'era un'apposita bandierina per fermare il raro traffico durante questa manovra.
Non ho però capito se dopo la prima retromarcia, e l'avanzamento la vettura ne effettuava una seconda per posizionarsi in maniera corretta sul raddoppio utilizzato anche dai Tram Interurbani per Limbiate Ospedale, sempre in Via Vincenzo Da Seregno.
Se ben ricordo la storia di questa parte della città, dopo la costruzione della Via Rubicone nell'attuale configurazione, con sottopassi, e sovrapassi fù eliminato l'anello di Capolinea corse urbane/vicinali, in prossimità di Piazza Fortunato, con nuova modalità di capolinea Tram Corse Vicinali/Urbane.

Per quanto riguarda il Tram 32 "P.Le Corvetto-Rogoredo FS", le vetture a due Assi, erano accoppiate tra di loro un pò come i Bloccati Serie 500 e 800, con vari rimorchi in mezzo, e quindi non dovevano effettuare particolari manovre o retromarce ai vari Capolinea.
Ne avevo parlato raccontando la storia di questa Linea sulla Sezione "I Vecchi Tram di Milano", a Pagina 26, il 12 Novembre 2013.

Saluti a Tutti.

Buonasera a Tutti.
Sul Corriere Dela Sera di oggi, nella sezione di Milano, c'è un'ampia intervista all'Assessore ai Trasporti del Comune di Milano "Marco Granelli".
Riporto un breve (ma interessante estratto):

In Città il 57% dei cittadini usa i mezzi pubblici, e il 30% l'auto, nella cintura metropolitana è l'esatto opposto: 37% mezzi pubblici, e il 58% l'auto.

Domanda Corriere: E Questo Perchè?

Risposta: Non perchè i cittadini della provincia siano meno virtuosi, ma perchè per chi abita fuori ci sono maggiori difficoltà. Meno Linee, meno frequenze, niente metrò, treni solo su alcune tratte. E Abbonamenti costosi.
Qui bisogna intervenire.

Domanda Corriere: In Che modo?

Risposta: Con le infrastrutture, costruendo metropolitane, per esempio verso Monza e prolungando la linea rossa del metrò a Baggio, quasi al confine con Cesano Boscone, e Trezzano. Oppure con la M4 a Linate, verso l'area Segrate-Pioltello. Servono Nuove Tranvie che Escono dalla Città. Dobbiamo portare i mezzi pubblici più vicini ai cittadini della provincia.

Commento di Pertegheta: Basta ripartire dal P.U.M.S 2015-2025, e Attuare gli Interventi sulla Linee Tranviarie, e i prolungamenti urbani, e interurbani, incluso le Linee "T", e i semafori asserviti.
Sarebbe molto utile iniziare anche a definire su quali percorsi partire, con relative tempistiche, e finanziamenti.
In fondo come si stà facendo con M5 a Monza, e M1 a Baggio.
Vedremo nei prossimi mesi se dagli annunci, si passa ai cronoprogrammi per i Tram!!

P.S: Restano sempre da completare il prolungamento del Tram 15 a Rozzano Vecchia; e iniziare finalmente una volta per tutte la MetroTranvia "Milano-Desio-Seregno FS", finanziata e appaltata da vari anni, ma ferma misteriosamente "al palo"...

Saluti a Tutti.

speriamo in bene e incrociamo le dita, un saluto a tutti