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I NUOVI TRAM DI PADOVA

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2021 08:56
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07/12/2012 06:00
 
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tranviere veterano
Roberto caro, sto iniziando in questi giorni a considerarlo tram (di serie b) forse perchè vivo ancora della speranza di vederlo un giorno trasformato in mezzo tradizionale (campa cavallo) Sicuramente quello che ha intravisto Liquidatore è stato proprio il Translohr,corto da distante ancora più corto nella realtà è stato oggetto di contenzioso politico cittadino per almeno 7 anni. I veri e propri mezzi patavini scelti dall'amministrazione degli anni '90 (la stessa di oggi) finirono altrove ed erano gli Eurotram quando al tempo proprio la Stanga di Padova (creatrice del primo lotto bolognese,delle triestine e delle romane) ne produceva su licenza diversi componenti. Oggi sembra sia stata la panacea di tutti i mali quando nellla realtà è proprio l'alto costo manutentivo ad aver fatto si che molte linee automobilistiche, ingestibili coi tagli,venissero fuse in uniche linee con logiche conseguenze per l'intera rete. Logicamente potete ben capire per quale motivo sono ostile a questo sistema. E dalla prima ora. Rispondo quindi anche a questa affermazione fatta:

Roberto Amori:

Ma il Trans...
... carica di più ed ogni volta che vengo a Padova lo vedo sempre strapieno. Non avesse quell'assurda limitazione della marcia autonoma al Prato della Valle avrebbe come a Mestre la quarta cassa e sarebbe ancor più performante.
Della serie l'erba del vicino: magari lo avessimo a Bologna. Prima del disastro Civis anche qui venne ipotizzato il Translohr: fosse stata quella la scelta oggi lo avremmo in giro da almeno tre anni ed io immagino lo spettacolo di un tram su gomma rosso sotto le Due Torri da Borgo Panigale a San Lazzaro e Corticella...




La descrizione fatta poc'anzi delinea bene perchè il mezzo sia pieno in almeno 5 fasi della giornata. Le vecchie linee 8 e 19 inglobate per farne il tracciato erano le più usate dall'utenza dell'allora ACAP perchè si dirigevano nelle zone più popolose della città. Ed attraversavano pure zone della città densamente popolate. Se ne resero conto già nel 1985 i tecnici del comune di allora che implementarono le corse della linea 14 (oggi defunta) e cancellarono la linea 21 (poi rinominata 10 e dal 1989 inglobata alla linea 18 dalla precedente e defunta linea 17 che dal quartiere S.Famiglia si dirigeva a Bragni poi sostituita dalla linea 4 anch'essa oggi QUASI defunta per 3/4 della giornata in quanto fa solo orari mattutini e serali implementando proprio il tram. Ed il cui percorso s'è fuso con la linea 5. Non è andata meglio alla 19 che è stata inglobata alla linea 6.

In poche parole questo mezzo ha sacrificato nell'altare della pseudo modernità linee quali:

-19 (5+19) divenuta linea 5.
- 4 (6+4) divenuta linea 6
-14 distrutta dopo 40 ani di servizio resasi insufficiente dopo 3 cambi di capolinea.

E questo solo negli ultimi 4 anni non solo a causa dei tagli (che a Padova nella realtà non sono stati notevoli) ma soprattutto alla politica distruttiva dell'amministrazione che ha via via devastato tutto ciò che in 40 anni si era certosinamente costruito. Ed ora si parla dell'ennesimo atto di svendita a Venezia nella logica del tutto miope ed opportunistica di regalare ciò che è nato per volontà proprio degli stessi cittadini privati nel 1956 dopo l'abbandono di SAER. Bolognese,che a fine mandato chiudendo la tranvia patavina e implementando la filovia istituì le linee che oggi esistono e che a fatica continuano ad esistere su modello guarda caso,bolognese. La linea 21 bolognese che procede verso la filanda nacque in simbiosi con la linea 21 patavina diretta alla filanda di Ponte di Brenta che dal 1975 anno della chiusura e demolizione della stessa filanda si tramutò in linea 10 e dal 1989 linea 18.

Di padovano a bologna c'è l'Autostazione che in realtà doveva essere costruita in quello che fino a ieri era piazzale Boschetti. Lo avessimo avuto prima non avremmo avuto alucn problema di sorta. In veneto si dice "Chi ga denti no ga pan e chi ga pan no ga denti" cioè " Chi ha denti non ha il pane e chi ha pane non ha denti" per definire terra terra l'Erbavoglio. C'è un sito che descrive fotograficamente tutti i 16 mezzi,è il solito russo:

http://transphoto.ru/

Le più significative sono: Quella che ritrae il numero 5 è il mezzo più testato dell'intera flotta ed anche quello più robusto qui in via Cavallotti di fianco la vecchia sede di una clinica di salute per indigenti:

E la matricola 16 arrivata a Padova nel 2009 qui in Piazzale S.Croce dove riposa nel monastero vicino le spoglie di S.Leopoldo Mandic di cui si racconta anche un episodio tranviario degno di nota.

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