Da "Il Mattino di Padova" di oggi 08-07-2006
Via i lavori al deposito della Guizza
In ottobre si sale sul metrotram. Correranno tre vetture nel tragitto del bus 8 che resta in servizio.
Dopo una notevole sequenza di inciampi (compresi quelli che tanto lavoro danno al comitato rotaia killer), è arrivata l’ora del conto alla rovescia: in ottobre, o al massimo entro l’autunno - questo autunno, è meglio precisare - si potrà salire nel metrotram. Come passeggeri.
Biglietto un euro, unica tratta Guizza-stazione (sei chilometri e mezzo) e ritorno. Il medesimo tragitto del bus numero 8 che peraltro continuerà a correre, onde garantire la certezza del trasporto quando succederà - perché succederà - che il tram verrà bloccato da un inedito quanto inevitabile campionario di imprevisti.
In ottobre si partirà con due vetture on the road, appunto ad integrazione della linea 8, che saliranno a tre nelle ore di punta.
Nella primavera 2007 i veicoli del metrobus che correranno, sempre avanti e indietro lungo lo stesso itinerario, saliranno ad otto; entro l’autunno del 2007 padovani in carrozza!, si parte a pieno regime con tutte le quattordici vetture blu in pista.
La previsione dell’assessore alla tram-mobilità Ivo Rossi affonda la sua concretezza negli accordi, finalmente chiusi, con i proprietari dell’area alla Guizza dove deve sorgere il deposito-officina-centrale operativa del metrobus. Era un intoppo mica da poco, visto che i proprietari in vista dell’esproprio, avevano fatto ricorso: sono poi intercorsi contatti, e una trattativa ha portato le parti a trovare un accordo per l’acquisizione delle aree. L’altro ieri le firme e la consegna dei terreni. Risultato, a settembre cominciano i lavori dell’indispensabile deposito, che sorgerà a fianco del capolinea alla Guizza e sarà l’unico (il capannone alla stazione, costato 750 mila euro, verrà abbattuto): superficie di 17 mila metri quadrati, idurata prevista dei lavori, 16 mesi; costo, 10 milioni e mezzo di euro al netto dell’iva.
Non sarà solo un ricovero per le vetture - spiega Ivo Rossi - piuttosto sarà il cuore del metrotram, la vera centrale operativa, l’officina: ogni sera i veicoli dovranno essere sottoposti a manutenzione e a lavaggio, e poi lì verranno ricaricate le batterie, oltre al resto.
La costruzione non avverrà d’un botto ma a stralci funzionali: entro marzo, se gli astri daranno una mano, dovrebbe essere terminato il primo stralcio che ospiterà la prima flotta di otto dei quattordici veicoli. Attualmente ce ne sono tre di vetture, l’ultima è arrivata in aprile: lunga 25 metri (costo, 2 milioni di euro), il viaggio Strasburgo-Padova l’ha percorso in 28 ore su un carrello costruito apposta dalla Translhor, agganciato a un Tir.
A Strasburgo, sono già pronte tutte le altre undici carrozze: per arrivare, aspettano solo il deposito.
(Alberta Pierobon)