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Tram di celluloide (ovvero, tutte le volte del Tram al cinema, in Italia)

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2023 16:51
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01/09/2004 12:27
 
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maestro tranviere
LA CITTA' SI DIFENDE (Roma)
Eccomi dinuovo quì a segnalare un film con ambintazioni tramviarie (Antonio perché non aggiorni la lista?)
Nonostante il titolo possa far pensare ad un film "poliziottesco" degli anni '70, stiamo invece parlando di un film del 1951 del grande Pietro Germi che si avvale, scusate se è poco, del soggetto e della sceneggiatura di L. Comencini e F. Fellini!
Pellicola di ambientazione neorealista, cmq non tra le più riscite di Germi (vinse, però, il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come miglior film Italiano, alla 12^ Mostra del cinema di Venezia... ma fu prodotto dalla Cines che era una casa di produzione statale...), narra la vicenda di quattro sciagurati (l'operaio Luigi, il calciatore finito Paolo, il pittore Guido e il ragazzo esaltato Alberto) che rapinano l'incasso dello Stadio di Roma durante una partita; i quattro riusciranno a dileguarsi... ma, braccati dalla polizia, non la faranno franca: il calciatore sarà tradito dalla sua "ex" dei tempi d'oro (Daniela-Gina Lollobrigida); l'operaio finirà suicida dopo un alterco col fattorino del tram (parlerò dettagliatamente della scena in seguito); il pittore verrà ucciso dai loschi marinai di un battello sul quale cercherà nottetempo, ormai circondato dalla polizia, di imbarcarsi clandestinamente per Ajaccio; il ragazzo verrà acciuffato in casa sua, non prima di aver tentato uno spettacolare suicidio nel gettarsi dal cornicione del suo palazzo (sarà salvato dalle parole disperate della madre).

Le scene tramviarie sono tre (chiedo l'aiuto di qualche romano per l'individuazione dei luoghi esatti): la prima... siamo su una via di Roma che costeggia la Ferrovia in trincea... mentre l'operaio (Luigi- Fausto Tozzi), dopo aver preso la figlioletta all'asilo, attende l'arrivo della moglie (Lina, alias la bellissima Cosetta Greco) per fuggire insieme dalla città, alle sue spalle si vedono sfilare, quasi in primo piano (tanto che in un fermo immagine se ne potrebbero leggere le matricole!), due vetture formate da motrice (a carrelli) e rimorchiata (2 assi).
Nella scena successiva vediamo la famigliola fuggitiva (la bimba suo malgrado è totalmente ignara di quello che gli sta accadendo!) arrivare (a piedi!) alla periferia di Roma (siamo nel 1951) e prendere un tram extraurbano (deve essere così poiché il protagonista lo chiama proprio tram) formato da una motrice (pantografo ad archetto tipo "Stanga" e cassa molto simile alle vetture napoletane della TPN) e tre rimorchiate... non so a che linea appartenesse il convoglio... ma si sente un passeggero chiedere un biglietto per "Vituliano" (mi pare...); questa scena va avanti per alcuni minuti, con stacchi di inquadrature fra l'interno della vettura (sono saliti su una delle rimorchiate... un occasione per vedere come erano fatte)e vedute della desolante estrema periferia della Capitale negli anni '50. La conclusione della scena sarà drammatica: dopo un alterco col bigliettaio-controllore -avevano la valigia piena di soldi... ma non gli spiccioli per il biglietto spesi dalla mamma per comprare la bambola alla figlia!- sul fatto che non poteva dare il resto di una banconota da 10 mila Lire, questi richiama l'attenzione del solito carabiniere onnipresente il quale lo riconosce come uno degli autori della rapina... la fuga del disgraziato (dopo aver azionato il freno di emergenza) è inevitabile... ma si suiciderà in una non meglio identificata campagna nei dintorni di Roma! La terza scena è ambientata all'alba -dopo l'omicidio del pittore (capo della banda)- quando, dopo una serie di stacchi su strade deserte (ma piene di binari!) viene inquadrata (sempre in primo piano), dopo il passaggio di un autobus (penso un Fiat 635), un convoglio composto da motrice e rimorchiata a 2 assi.

ECCO LA SCHEDA:

titolo LA CITTA'SI DIFENDE
anno 1951
durata min.84 B/N
genere DRAMMATICO
produzone CINES

regia PIETRO GERMI

Pers. e interpreti

DANIELA GINA LOLLOBRIGIDA
PAOLO LEANDRI RENATO BALDINI
LINA GIROSI COSETTA GRECO
LUIGI GIROSI FAUSTO TOZZI
GUIDO MARCHI PAUL MULLER
ALBERTO TOSI ENZO MAGGIO Jr.
MADRE DI TOSI EMMA BARON
DONNA DEL RITRATTO TAMARA LEES

soggetto e sceneggiatura
COMENCINI- FELLINI-GERMI-PINELLI (MANGIONE solo Scen.)

musiche CARLO RUSTICHELLI

[Modificato da Francesco E. 01/09/2004 14.06]


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"Where no man has gone before"
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