06/08/2015 21:09 |
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| | | OFFLINE | Post: 9.264 | Registrato il: 22/02/2004
| maestro tranviere | |
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Credo che ce ne sia ancora di strada da percorrere prima di arrivare all'accorpamento.
Si è sempre detto che cinque diverze forze di polizia in un paese fossero troppe (Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Finanza. Ci sarebbe anche il Corpo delle Capitaneie di Porto, ma lasciamo perdere), soprattutto perché non sempre esse si sono mosse in pieno coordinamento.
Se ne poteva scegliere un'altra da accorpare? Si sarebbe potuto decidere di lasciare tutto com'è e cercare di migliorare il coordinamento? Forse, ma la politica è fatta di scelte che non sempre (quasi mai) sono condivise da tutti e, non essendo possibile ipotizzare l'unanimità a tutti i costi (tranne che in alcuni paesi dalle credenziali democratiche assai dubbie) vale il principio di maggioranza.
Posso non essere d'accordo con la scelta fatta, posso non apprezzare la maniera di procedere che molti definiscono assai poco collegiale (magari gli stessi che prima si lamentavano dei governi poco decisionisti), ma autoritarismo e incompetenza sono cose diverse. Questo era il succo del mio ragionamento.
Se poi uno, per portare avanti la propria agenda, spacca il suo partito, se ne assume la responsabilità e si lecca le ferite alle elezioni successive. E magari va a anche finire che vincono quelli che proclamano come propria virtù proprio il fatto di essere dei dilettanti della politica.
Un bene? Un male? Finora vedo solo tanto populismo e demagogia in giro, e non me ne sento particolarmente rassicurato.
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