Area C e trasporto elettrico.

Mi rendo conto che le mie possono sembrare cose trite e ritrite (soprattutto nel forum), ma io vorrei concentrare l'attenzione degli amici forumisti su di un aspetto.
Quando d'inverno a Milano ci impongono le domeniche a piedi (ora le chiamano A spasso....)i dati sull'inquinamento ambientale regolarmente si innalzano.
A mio avviso, responsabili sono i mezzi pubblici a gasolio che, alla faccia della tanto decantata ecologia, usano, solo in parte, un gasolio gabellato per ecologico, ma che è soltanto a ridotto apporto di zolfo, quindi ugualmente inquinante, seppure in misura più lieve di quello "classico".
Si tenga conto che, in queste giornate, dai depositi ATM esce di tutto.
La mia soluzione.
Lasciando stare le ragioni del cuore (fosse per me tornerei e supererei la massima espansione delle linee tranviarie dei bei tempi che furono) cerco di tenere i piedi per terra.
Si parta dall'idea di riconvertire ai filobus, cominciando dalle linee più trafficate, predisponendo la linea aerea.
Man mano che gli autobus a gasolio devono essere sostituiti, li si sotituisca con i filobus.
Predisporre solo la linea aere rende il filobus più economico del tram e la mia idea renderebbe, da punto di vista economico, il passaggio meno traumatico del cambio da un giorno all'altro.
Certo, un filobus costa più di un autobus (almeno così ho letto), ma il loro utilizzo è di gran lunga più produttivo, avendo una vita operativa molto più lunga.
Se la vita di un autobus è, ad esempio 8/10 anni, un filobus può durare il triplo, con una adeguata manutenzione.
Tutto ciò nulla togliendo alla possibilità di tornare al tram per molte linee (a Milano esistono enormi viali che potrebbero essere utilizzati per fare andare i tram in sede protetta).
In cauda venenum.
Ormai, in Italia fabbriche "nostrane" di bus non ne esistono più con la chiusura della Irisbus.
Quindi, chi li vuole, si dovrà rivolgere all'estero.
A questo punto viene meno l'aspetto "protezionistico" e possono cadere le ultime remore.
Cosa ne pensate?