FILOBUS DI VENEZIA

E' un vero peccato non vedere più transitare sulla strada del Terraglio collegante Mestre con Treviso gli stupendi filosnodati Fiat 2405 Stanga.
Credo che ancor più bello era vedere transitare questi filobus sul cavalcavia ferroviario della stazione di Treviso, appena partiti dal capolinea cittadino sito in piazza della Vittoria.
Mitici anni sessanta del secolo appena scorso !
In Italia in quell' epoca i filobus si facevano largo in mezzo al traffico costituito in prevalenza da autovetture dal fascino intramontabile : le Alfa Romeo Giulietta, le Fiat 1100, 600 e 500, le Lancia Flavia e Flaminia, le Autobianchi Bianchina.

Molte grazie per i complimenti, ragazzi (ma credo che siate della mia stessa età altrimenti non avreste gli stessi ricordi che ho io). Come detto ho ricostruito il mezzo affidandomi alle foto in bianco e nero ed alle foto più recenti a colori del filobus di Verona, lo stesso 2405 FIAT-Stanga, che ha fatto servizio qui a Verona fin quasi agli anni '70. Ebbene, il nostro filobus aveva l'insegna della provincia, il logo, applicato sulla fiancata destra del mezzo, senza scritta particolare, benché facesse parte del parco provinciale degli automezzi pubblici APTV. Sul lato sinistro esisteva il riquadro per i tabelloni pubblicitari. Vedo che anche il 2405 di Venezia aveva la pubblicità sulla sinistra, devo quindi pensare che la scritta SFM fosse presente sul lato destro del veicolo, o no? Ciò mi farebbe comodo per poter applicare la scritta sul mio modello. Comunque appena possibile posterò la foto anche del modello veronese.
Saluti.

Mi risulta da una foto osservata che la scritta SFM era posta sulle fiancate di entrambe le casse del filobus snodato Fiat 2405 Stanga appartenente alla rete veneziana.

A mio parere la filovia Venezia - Mestre - Treviso poteva essere salvata almeno nel tratto da Treviso a Preganziol, in modo da realizzare un servizio suburbano tra queste ultime località.

Bene, è chiaro che la sigla fosse su entrambe le casse, ma mi chiedo se fosse presente solo sul lato destro, poiché sul lato sinistro non è visibile alcun logo, visto che la fiancata era predisposta per la pubblicità. Almeno così era per la filovia di Verona, di cui abbiamo un numero considerevole di testimonianze. La foto che mostra l'articolato sul tracciato di Favaro è del lato sinistro e mi conferma la presenza di cartelloni pubblicitari. Disponi anche di altre foto che possano testimoniare della scritta anche sulla fiancata sinistra?
Se sì, ti sarei grato della conferma.
Grazie ancora per la pazienza e saluti.

Claudio, non ho foto che confermino la scritta SFM anche sul lato sinistro del filosnodato impiegato sulla rete filoviaria veneziana.
Tuttavia, la foto che lo ritraggono impiegato sulla filovia N. 4 per Favaro dovrebbe essere quasi certamente relativa agli anni 1965-1968, quando il servizio filoviario di Venezia - Mestre era stato assunto dall' ACNIL e furono contestualmente soppresse le filovie extraurbane (Venezia) - Mestre - Mirano e (Venezia) - Mestre - Treviso. Non sono sicuro se in quegli anni sulle vetture filoviarie ex SFM vi fosse la nuova scritta ACNIL o meno.
L' unica cosa di cui sono sicuro è che negli anni 1965-1968 alcuni filobus veneziani ex SFM con la nuova gestione ACNIL furono ridipinti di verde bitonale.
Mi risulta però che la nuova verniciatura non fu estesa anche ai 5 filosnodati Fiat 2405 Stanga, che continuarono a circolare fino alla chiusura della rete veneziana con la vecchia livrea color crema.
Quanto agli anni 1958-1965, i suddetti filosnodati erano prevalentemente impiegati dalla SFM sulle linee extraurbane per Mirano e Treviso. Non sono sicuro, ma credo che la scritta SFM in quegli anni era su entrambe le fiancate (destra e sinistra) delle due casse dei filobus in questione.

Grazie Guido, per la cortesia e le notizie. Allora proverò a fissare sulle fiancate la sigla interessata ante-1965. Userò i caratteri che mi suggeriscono alcune foto di altri mezzi dell'epoca, ma che non saprei nominare. Tra i fonts troverò quelli giusti.
Saluti e grazie ancora.

PS: Se ci dovessero essere altre notizie al riguardo fammi sapere. Intanto posto la foto di un articolato veronese nella versione originaria.

La verniciatura non è ancora definitiva e mancano alcuni particolari.

Come ho già sopra evidenziato, i 5 filosnodati Fiat 2405 Stanga, impiegati sulle filovie veneziane, erano dotati di batterie ausiliarie al fine di attraversare a Mestre un passaggio a livello sulla ferrovia Venezia - Trieste.
Tale passaggio a livello era attraversato dalla filovia per Treviso.
Non mi risulta invece che i filosnodati Fiat 2405 Stanga della rete filoviaria extraurbana di Verona avessero batterie ausiliarie (nessuna filovia veronese attraversava passaggi a livello ferroviari).

Non dimentichiamo inoltre che i filosnodati Fiat 2405 Stanga dell' APT di Verona erano predisposti per la tensione a 1.200 Volt c.c., mentre gli analoghi filosnodati che prestarono servizio sulla rete filoviaria veneziana erano predisposti per la tensione a 600 Volt c.c.

Grazie per le info. Questo significa forse che nel servizio le prestazioni di quelli di Verona erano migliori? Perché questa differenza d'esercizio? Non è uno spreco di energia questa differenziazione tra città, tra l'altro così vicine? Come vedi non sono molto competente nella tecnologia specifica, sono solo un modellista.
Saluti.

Si usavano i 1200v nelle tratte molto lunghe e con poche SSE per evitare i cali di tensione.
Esisteva pure nelle Marche la Fermo-Porto San Giorgio e se non sbaglio in Campania la Capua - Maddaloni
E' una questione elettrica!

Comunque le filovie extraurbane di Verona costituirono, a mio parere, la rete italiana migliore sia per i mezzi impiegati sia per gli impianti fissi.
Quanto invece alla bellezza del percorso, come ho già detto, personalmente ritengo che la filovia Venezia - Mestre - Treviso sia stata la più simpatica filovia extraurbana italiana (peraltro la linea era l' unica in Italia a collegare due capoluoghi di provincia).

Formidabile, grazie ragazzi. Certamente qui il filobus è ricordato con molta nostalgia, ma i più non riescono a maturare un concetto del mezzo pubblico economico e funzionale allo stesso tempo. L' idea del disagio momentaneo per i lavori di adattamento delle strade li agita a tal punto da inventarsi qualunque sciocchezza pur di evitarli. Pensate che all'epoca del progetto della tranvia si sparse la voce che per i lavori di posa dei binari in città si sarebbe dovuto scavare una trincea di 6 m di profondità. Sarò ignorante in materia, ma di lavori per la tranvia ne ho visti tanti in giro per l'Europa e di tali scavi me li ricordo solo per la realizzazione della metropolitana e oltre.
Grazie e saluti.
Claudio N.

Ho visto una foto vecchia l’altro giorno, presa in Via Teragglio che guarda verso il soprapasso. Nella foto ci sono i fili del filobus,
una auto, penso circa anni 50, un trattore con il nome di F. Van Den Borre e un distributore di benzina ESSO. Ho provato diverse volte a caricare la foto ma non ci riesco, son curioso ce qualcuno con informazione per favore?

Grazie

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com'erano perfette le curve (addirittura un anello) con poca tiranteria e giuste poligonazioni (che oggi si usano pochissimo).
pali piccoli e non invadenti, mensole appena vedibili...

eppure non cascò mai nessuna filovia...

oggi le scellerate norme "europee" impongono pesi e misure assurde che rendono tutto molto antiestetico e costosissimo...

l'unica cosa brutta, concedetemelo, erano proprio i filobus veneziani...

Proprio 50 anni fa i filobus effettuavano le loro ultime corse sulle belle linee filoviarie extraurbane Venezia - Treviso e Venezia - Mirano.
Infatti, a decorrere dal 15 giugno 1965, il servizio filoviario di Venezia e Mestre iniziò ad essere gestito dalla ACNIL, ma solo limitatamente alle linee urbane e suburbane, mentre le linee extraurbane per Mirano e per Treviso a decorrere da quella data furono sostituite da un' autolinea e rimasero in gestione alla SFM (Società Filovie Mestre), che però poco tempo dopo assunse la nuova denominazione di SVET (Società Viaggi e Turismo)

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/08/19/news/tornano-i-filobus-tre-nuove-rotte-da-collegare-1.11955169

mi auguro in un atto di "intelligenza".......
soprattutto per costruire linee filoviarie semplici, senza troppi fronzoli, interventi rivoluzionari ed invasivi su viabilità ecc, e SENZA TECNOLOGIE INNOVATIVE.....
Filovie semmai con corsie preferenziali e/o semi protette e filobus "normali" con motori ausiliari (meglio a batteria(.
Magari un tocco di estetica non guasta, vedasi VanHool o Solaris
Se guardano in Europa troveranno modernità ed efficenza, non facendosi ingannare da Crealis e via dicendo