00 10/05/2012 14:21
Stefagin76

Ricapitolando: i due carrelli monoasse ruotavano su di un’asse verticale, mantenendo il parallelismo delle ruote. In curva il passo del lato interno diminuiva rispetto all’altra. L'"angolo di sterzata" non credo fosse molto ampio. Certo se si aggiunge il fatto che tutte le ruote sono motrici si ottiene un mezzo in grado di affrontare le salite più ripide e le curve più strette. Oltre che a Firenze, in quale altra città sono state impiegate vetture con questa soluzione?

Ciao e grazie