00 11/05/2005 22:23
Filobus, colonnelli, dittatori e reperti archelogici
Caro Kaonashi, cari amici
la notizia della vendita di filobus romani ad Atene non risponde a verità: l'azienda della capitale greca manifestò, in effetti, il suo interesse per le vetture filoviarie non più utilizzate a Roma dopo la chiusura del sistema nel luglio 1972, ma la trattativa non superò lo stadio dei contatti preliminari poiché non ci si volle sporcare le mani instaurando rapporti con una azienda operante in quello che, a buona ragione, veniva considerato un regime di stampo fascista. A Firenze, capoluogo tradizionalmente orientato a sinistra, non si ebbero gli stessi scrupoli ed alcune vetture filoviarie dismesse, come più volte ricordato, presero la via di Atene.
Negli stessi anni, se ricordo bene nel 1976, prese la via non di Atene, nel frattempo tornata alla democrazia, ma di Tirana una testa in marmo di buona fattura, risalente al periodo traianeo: dono del Comune di Roma al capo di stato albanese, ritenuto evidentemente degno di ricevere il prezioso reperto archeologico in base ai propri meriti di sincero democratico.
Le conclusioni traetele voi, cari amici, ma prima lasciatemi affermare che vi scrive ha a sua volta il cuore a sinistra, e da tempi non sospetti: l'episodio dei filobus romani si inquadra, a mio avviso, nel consueto filone dello strabismo politico, ipocrita e vigliacco, di una consistente parte dell'intelligenza di sinistra, per cui chi si proclamava "socialista" era comunque degno di lode e di stima, fosse stato anche un sanguinario dittatore. Dopo il 1989 le cose sono fortunatamente cambiate, per fortuna.
Un caro saluto a tutti, a presto,
Paolo
PS- Fossi stato il sindaco di Roma, avrei senz'altro venduto i filobus ad Atene: l'esperienza storica dimostra che i tentativi di embargo non riescono mai a fare crollare un regime dittatoriale, ma solo a danneggiare l'incolpevole popolazione civile.
Per contro, non avrei mai permesso la cessione di un prezioso reperto archeologico, tantomeno ad Enver Hoxa, che non ne aveva fatto richiesta e probabilmente non sapeva neppure cosa farsene. Non si capisce in ogni caso perché lo si valutasse moralmente superiore ai colonnelli greci.